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NASA, 22-23 settembre presentazione nuova classe di astronauti e missione Artemis II. Le dirette

La presentazione in diretta dei nuovi astronauti NASA e della missione Artemis II (e III)

L’Agenzia spaziale americana, più conosciuta come NASA, si prepara ad un settembre di grandi appuntamenti per il futuro dell’esplorazione spaziale. Al Johnson Space Center di Houston, in Texas, l’agenzia presenterà la nuova classe di astronauti americani e aprirà ai media l’agenda degli eventi dedicati alla missione Artemis II, il primo volo con equipaggio del programma Artemis attorno alla Luna.

Il primo evento è fissato per lunedì 22 settembre 2025 alle 12:30 (ora della costa Est degli Stati Uniti), quando la NASA annuncerà ufficialmente la classe 2025 di candidati astronauti, selezionati da un bacino di oltre 8.000 domande ricevute.

La cerimonia sarà trasmessa in diretta su NASA+, Netflix, Amazon Prime Video, sul canale YouTube di NASA e sull’account X dell’agenzia. Subito dopo l’annuncio, i candidati saranno disponibili per interviste con i media. I nuovi selezionati inizieranno un percorso di quasi due anni di addestramento, al termine del quale diventeranno astronauti pienamente abilitati per missioni in orbita bassa terrestre, verso la Luna e in prospettiva verso Marte.

Il giorno successivo l’attenzione si sposterà sulla missione Artemis II, che segnerà il ritorno di un equipaggio umano verso la Luna. Martedì 23 e mercoledì 24 settembre 2025 la NASA organizzerà una serie di briefing dedicati alla missione, che è programmata per il lancio non oltre aprile 2026. Artemis II sarà un volo di circa 10 giorni attorno alla Luna a bordo del razzo Space Launch System (SLS) e della capsula Orion.

Chi sono i nuovi astronauti?

L’equipaggio è già stato designato ed è composto da quattro astronauti: Reid Wiseman (NASA), comandante della missione; Victor Glover (NASA), pilota; Christina Koch (NASA), specialista di missione; e Jeremy Hansen (Canadian Space Agency, CSA), anch’egli specialista di missione. Sarà il primo equipaggio a viaggiare a bordo di Orion nello spazio profondo, aprendo la strada ai futuri sbarchi sulla superficie lunare.

Durante il volo, la navicella Orion effettuerà un sorvolo della Luna a una distanza compresa tra 6.400 e 9.600 chilometri dalla superficie. In questa fase, gli astronauti condurranno osservazioni scientifiche, documentando crateri da impatto, colate laviche e altre caratteristiche geologiche.

Grazie all’addestramento ricevuto in ambienti analoghi sulla Terra, gli astronauti saranno in grado di descrivere forme, texture e colori del paesaggio lunare, informazioni che saranno fondamentali quando, con Artemis III, un equipaggio esplorerà il polo sud lunare.

Come ha sottolineato Kelsey Young, responsabile scientifica per Artemis II presso il Goddard Space Flight Center della NASA, “questa missione è un’opportunità per gli astronauti di mettere in pratica le competenze acquisite nella scienza lunare ed è anche un’occasione per scienziati e ingegneri del controllo missione di collaborare in tempo reale, dopo anni di test e simulazioni”.

Il ruolo dell’Italia

Alla missione Artemis II non ci sarà un contributo italiano diretto in termini di astronauti a bordo o moduli specifici dedicati, ma l’Italia è parte integrante del programma Artemis attraverso accordi industriali e istituzionali più ampi, che avranno un ruolo nelle missioni successive.

In particolare, l’ESA (Agenzia Spaziale Europea), di cui l’Italia è tra i principali contributori, fornisce a NASA il modulo di servizio europeo (ESM, European Service Module) della capsula Orion.
Questo modulo è fondamentale perché fornisce propulsione, energia elettrica, acqua e ossigeno agli astronauti. Anche per Artemis II il modulo di servizio è europeo e quindi in parte “italiano”, dato che l’Italia contribuisce in modo significativo ai programmi ESA.

Il nostro Paese, infatti, ha un ruolo di primo piano attraverso Thales Alenia Space (joint venture Thales-Leonardo), che produce a Torino componenti pressurizzati per l’ESM e parte delle strutture della capsula Orion.

Sempre in ambito Artemis, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’industria nazionale sono coinvolte nello sviluppo dei moduli pressurizzati di Gateway, la futura stazione spaziale in orbita lunare, che sarà utilizzata a partire dalle missioni successive (Artemis IV e oltre).

Qui entra in gioco anche ALTEC, società con sede a Torino e partecipata da Thales Alenia Space Italia e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che svolge il ruolo di centro di controllo e supporto a terra per diversi programmi di esplorazione spaziale.

In particolare, ALTEC è considerata una delle strutture che in futuro potranno svolgere funzioni di controllo missione per i moduli pressurizzati di costruzione italiana destinati a Gateway.
Supporta ESA e NASA nelle attività collegate al programma Gateway, la futura stazione in orbita lunare, fornendo competenze operative e logistiche.

La visita al Johnson Space Center

Il calendario degli appuntamenti si completerà con la giornata di mercoledì 24 settembre 2025, quando la NASA ospiterà un Media Day dedicato ad Artemis II al Johnson Space Center. In questa occasione i giornalisti potranno visitare i centri di supporto alle missioni, osservare i simulatori e le infrastrutture di addestramento, oltre a incontrare dirigenti, flight director, astronauti, scienziati e ingegneri impegnati nel programma Artemis.

Le scadenze per l’accreditamento stampa sono fissate al 10 settembre 2025 alle 17:00 per i media internazionali non statunitensi e al 17 settembre 2025 alle 17:00 per i media statunitensi. Entro la stessa data del 17 settembre dovranno pervenire anche le richieste di interviste, sia per i candidati astronauti sia per gli esperti Artemis e per l’equipaggio di Artemis II.

Con Artemis II, la NASA punta a testare in condizioni reali i sistemi e le procedure necessarie per l’esplorazione umana dello spazio profondo. La missione sarà un passaggio fondamentale verso Artemis III e i futuri allunaggi al polo sud lunare, gettando le basi per l’obiettivo di lungo termine: inviare astronauti americani su Marte.

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