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MWC 2018, i temi caldi a Barcellona (non ci sarà la Vestager)

Il Mobile World Congress di Barcellona scalda i motori. La kermesse di riferimento della tech industry (insieme al CES di Las Vegas) si terrà come di consueto nell’ultima settimana di febbraio, dal 26 febbraio al primo marzo. Attesi più di 100mila visitatori per un appuntamento che di norma vive di grandi annunci e presentazioni. Una formula, quella del Mobile World Congress, che quest’anno si concentrerà su otto elementi precisi: Innovazione, Content & Media, Il Network, AI applicata, Service Provider del futuro, Quarta rivoluzione industriale (Industry 4.0), Il Digital Consumer e Tech nella società.

Otto macroaree

Otto macro aree che lasciano poco spazio “alle crescenti sfide regolatorie che si trovano a fronteggiare gli operatori Tlc a livello globale, con effetti negativi sugli investimenti e sull’innovazione”, sottolinea John Strand, Ceo e fondatore della società di analisi Strand Consult, che analizzando il programma del MWC 2018 (una brochure di 83 pagine) nota come la parola “regolazione” sia presente soltanto 5 volte, legata a 3 presentazioni. La parola roaming è presente soltanto 4 volte, idem per il GDPR mentre la net neutrality è citata soltanto una volta.

Gsma

Indicazioni semantiche che, secondo Strand Consult, segnalerebbero una sorta di svalutazione o meglio derubricazione in corso rispetto ai problemi reali della industry da parte degli organizzatori della Gsma, poco inclini ad affrontare pubblicamente i nodi reali che bloccano lo sviluppo del mercato. In primis il gap d’investimenti quantificato in 150 miliardi di euro di investimenti nella Ue, che mancano all’appello secondo Strand Consult soprattutto a causa di una “grottesca” iper regolazione (vedi la net neutrality).

Vestager assente

Al di là delle polemiche sulla scarsa presenza di manager donne nei vari panel in programma a Barcellona (il nome mancante fra gli speaker che fa più rumore è quello della commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager) Strand Consult fa una lista di nomi e tenta di prevedere quale sarà il succo del loro intervento.

Chi ci sarà

Un altro aspetto criticato da John Strand riguarda la scarsa presenza femminile alla kermesse di Barcellona, con Margrethe Vestager, pugnace commissaria alla Concorrenza, che se ci fosse potrebbe invece esporre la sua opinione su temi caldi come il consolidamento delle telco in Europa. “Vestager ha più potere di Ansip in Europa, e sembra l’erede designata per prendere il posto di Jean Claude Juncker quando andrà in pensione”, aggiunge Strand.

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