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Musk, l’opa su Twitter, i suoi capricci e le regole che mancano per regolare lo strapotere sul web

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Shoshana Zuboff, autrice del best seller ‘Capitalismo della sorveglianza’, critica la volontà di Musk di acquistare il 100% di Twitter: “Con la scusa di garantire la libertà di parola, uole unirsi agli dei che governano lo spazio dell'informazione e controllano le risposte alle domande essenziali di conoscenza, autorità e potere nel nostro tempo. Abbiamo bisogno di leggi, non di capricci”.

Avere un solo uomo al comando di Twitter è preoccupante per lo “stato di salute” del social, per lo strapotere nelle mani dell’unico proprietario e perché sarebbe la dimostrazione che la democrazia (anche digitale) è alla mercé dei più ricchi che puntano a controllare le informazioni e a influenzare il mondo per fini economici personali con la scusa di garantire la libertà di parola (stesso mantra di Mark Zuckerberg). Quest’analisi critica nei confronti dell’opa di Elon Musk a Twitter è di Shoshana Zuboff, autrice del best seller ‘Capitalismo della sorveglianza’.

Dopo l’offerta di 43 miliardi di dollari per acquistare il 100% di Twitter da parte della persona più ricca al mondo, Zuboff ha postato diversi tweet al veleno:

Siamo ossessionati da un uomo e dai suoi capricci perché non abbiamo ancora lo stato di diritto democratico necessario per governare i nostri spazi di informazione. Senza legge il potere è pericoloso”.

E ancora: “Il risultato: le persone, la società e la democrazia sono alla mercé degli individui che esercitano la proprietà e/o il controllo esecutivo sulle informazioni…Il profitto vince. Solo la legge può cambiarlo”.

Zuboff fa riferimento alla necessità di avere nuove leggi per regolare il web sia per evitare, finalmente, ai predatori dei dati di continuare a farla franca nella società della sorveglianza, sia per impedire al ricco di turno di svegliarsi la mattina ed acquistare uno dei più importanti social al mondo per cambiarne le policy.

Musk”, scrive la scrittrice, “vuole unirsi agli dei che governano lo spazio dell’informazione e controllano le risposte alle domande essenziali di conoscenza, autorità e potere nel nostro tempo: Ma non li abbiamo mai eletti per governare. Chi decide? Abbiamo bisogno di leggi, non di uomini”.

La democrazia avanzerà solo con leggi e istituzioni progettate per garantire i nostri diritti alla conoscenza e l’integrità delle informazioni nel secolo digitale. In assenza di legge, siamo costretti a preoccuparci: ‘Cosa farà Elon?’ Gli imperatori hanno tutti i vestiti, mentre noi corriamo nudi”. Così Shoshana Zuboff prova ad aprire gli occhi a chi può intervenire e a reagire. 

“Abdicare i nostri spazi informativi al controllo privato”, conclude, “concentra un potere irresponsabile nel regime del capitalismo della sorveglianza. Il nostro destino non dovrebbe dipendere dai capricci degli individui. Ciò che decidono oggi potrebbe non valere domani. Nessuna democrazia può sopravvivere a queste condizioni”.

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Musk: “Non sono sicuro” di poter acquistare Twitter, ma ho un piano B

Il consiglio di amministrazione di Twitter sta valutando l’offerta di Elon Musk tramite un “processo rigoroso”, ha affermato l’amministratore delegato di Twitter, Parag Agrawal, incontrando i dipendenti della società. L’ha riportato l’agenzia Bloomberg.

Nel frattempo, è stato registrato un nuovo capriccio di Musk. 

Elon Musk ha detto di “non essere sicuro” di poter acquistare Twitter, spiegando l’offerta punta a creare un’“area inclusiva per la libertà di parola“. L’amministratore delegato di Tesla ha parlato alla conferenza TED2022 a Vancouver, in Canada. Alla domanda se abbia un piano B, nel caso dovessero respingere la sua offerta, ha detto: “Si’, ce l’ho”. 

Staremo a vedere. 

Financial Times: “Operazione per la quale il finanziamento è tutt’altro che assicurato” 

Per il Financial Times si tratta di un’operazione per la quale “il finanziamento è tutt’altro che assicurato” e analizza i modi diversi in cui il miliardario potrebbe procurarsi la somma astronomica necessaria a portarla a termine: 43 miliardi di dollari, anche se secondo i calcoli di Moody’s potrebbero essere ‘solo’ 36 dato che Musk possiede già il 9% di Twitter. Un calcolo preciso non è semplice, anche perché’ “l’offerta di Musk di 54,20 dollari per azione potrebbe non soddisfare il consiglio di amministrazione di Twitter: le sue azioni sono state scambiate al di sopra di quel livello nella maggior parte dei giorni dell’anno scorso”. 

Infine, si apprende che il consiglio di amministrazione di Twitter riterrebbe l’offerta di Elon Musk “indesiderata“. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando Information.