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Mpmi e liberi professionisti, in Toscana fondi per la ripresa degli investimenti

La Regione Toscana intende favorire la ripresa degli investimenti del sistema produttivo delle imprese artigiane, industriali, manifatturiere, nonché del settore turistico, commerciale, cultura e terziario, finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 e quindi a garantire la ripresa delle attività economiche in sicurezza.

Pertanto, la Regione Toscana intende agevolare la realizzazione di progetti di investimento in beni materiali e immateriali delle imprese, in questo particolare momento di carenza di liquidità, finalizzati alla ripresa dell’attività imprenditoriale.

Beneficiari

Possono presentare domanda Micro, piccole e medie imprese, in forma singola o associata, anche di nuova costituzione, nonché professionisti, aventi la sede principale o almeno un’unità locale ubicata nel territorio regionale, operanti nei settori economici afferenti i due raggruppamenti di settori industria, artigianato, cooperazione e altri settori e, rispettivamente, turismo, commercio e cultura (per maggiori dettagli, si rimanda alla DGR n. 643/2014.).

Le imprese devono essere regolarmente iscritte alla CCIAA territorialmente competente. 

Per poter essere ammessi a beneficiare dell’aiuto di cui al presente bando, detti soggetti non devono aver operato licenziamenti per ragioni economiche o giustificato motivo oggettivo del proprio personale dipendente a partire dal 1 febbraio 2020. I soggetti devono altresì impegnarsi a non operare licenziamenti per ragioni economiche o giustificato motivo oggettivo del proprio personale dipendente nei 12 mesi successivi alla comunicazione di ammissione al finanziamento.

Tipologia di interventi ammissibili

I costi ammissibili, ulteriormente dettagliati nelle “Linee guida per l’ammissibilità della spesa e per la relativa rendicontazione”, in allegato G al presente Bando, sono le spese comprese in una o più delle seguenti categorie:

-interventi sugli immobili: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ampliamento (esclusa la nuova edificazione), eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell’efficienza energetica, adozione di misure antisismiche; ai fini della qualificazione degli interventi edilizi ammissibili delle relative spese si applicano le disposizioni previste dalla vigente legislazione edilizia;

-acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, mobili e arredi e altri beni materiali funzionali all’attività di impresa, anche mediante ricorso a noleggio o leasing;

– acquisto di software strettamente funzionali all’attività di impresa anche nella modalità “in cloud”;

-messa in sicurezza dei locali: sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti;

-acquisto di mezzi mobili, strettamente necessari al ciclo di produzione, purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’impianto, immatricolati come “autocarri” e con un rapporto tra potenza del motore espressa in KW e portata del veicolo espressa in tonnellate non superiore a 180, anche mediante ricorso a noleggio o leasing;

-progettazione e direzione lavori in misura non superiore al 10% dell’investimento complessivo ammissibile appartenente alla categoria “interventi sugli immobili”.

– spese per capitale circolante (quali, ad esempio, utenze e locazioni relative ai locali aziendali oggetto di intervento, scorte), spese di costituzione (così come definite dal Codice Civile) e spese per il rilascio delle attestazioni da parte del revisore contabile, cumulativamente in misura non superiore al 30% del costo totale ammissibile dell’intervento.

Possono essere riconosciute ammissibili le spese sostenute a partire dalla data del 01/02/2020.

Entità e forma dell’agevolazione

Per l’attuazione degli interventi di sostegno alle imprese di cui al presente bando si applica la procedura automatica a sportello e l’aiuto sarà concesso nella forma di contributo a fondo perduto

La dotazione finanziaria disponibile è pari ad Euro 7.093.243,00 . Tali risorse potranno essere integrate, fino alla concorrenza dell’importo di euro 115 milioni, a seguito della riprogrammazione del POR FESR 2014-2020. La ripartizione delle suddette risorse tra i settori economici sarà effettuata in base alla seguente percentuale:

Il costo totale ammissibile del progetto presentato a valere sul presente bando non deve essere inferiore a € 20.000,00 e superiore a € 200.000,00 pena l’inammissibilità della domanda.

L’agevolazione è concessa nella forma di contributo in conto capitale a fondo perduto nella misura minima del 40% del costo totale ammissibile sugli investimenti. Tale percentuale può essere incrementata del:

• 5% se le spese di investimento riguardano gli investimenti finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 (sia investimenti per la messa in sicurezza dei lavoratori che per l’organizzazione del lavoro con modalità di smart working);

• 10% se l’investimento riguarda beni materiali ed immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese;

• 10% per imprese che assicurano un incremento occupazionale durante la realizzazione dell’intervento e comunque entro la conclusione dello stesso; e comunque non oltre la soglia massima di intensità di aiuto dell’80%

Scadenza

Domande dalle ore 9.00 del 24/09/2020 alle ore 23.59 del 15/11/2020. Procedura a sportello.

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