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mPayment, perché Apple Pay è esclusa sui mezzi pubblici di Pechino?

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La società del trasporto pubblico di Pechino consente ai viaggatori di pagare il biglietto con lo smartphone, ma ha escluso gli iPhone perché ‘Apple Pay non consente l’accesso ad applicazioni esterne, come alla smart card degli abbonati’. Un’altra batosta per la mela morsicata che in Cina detiene solo un sesto del mercato degli smartphone.

Se hai uno smartphone con sistema operativo Android, come Huawei, Oppo e Xiaomi, allora a Pechino puoi pagare la corsa sui mezzi pubblici con il cellulare. Se, invece, hai un iPhone allora devi accontentarti del pagamento tradizionale, magari facendo anche la fila allo sportello. La società del trasporto pubblico della capitale cinese ha spiegato così l’esclusione: “Gli utenti Apple non possono usufruire di questa modalità a causa della sua politica restrittiva sui pagamenti digitali, infatti Apple Pay non consente l’accesso ad applicazioni esterne, neanche alla smart card (Yikatong) degli abbonati”.

Invece i concorrenti Android, come Samsung, Huawei e Xiaomi permettono l’acquisto del biglietto e dell’abbonamento ai mezzi pubblici di Pechino con le app di pagamento più popolari nel Paese: WeChat Pay e Alipay di Alibaba.

La politica di Apple è “controproducente”, ha dichiarato Mark Natkin, amministratore delegato di Marbridge Consulting, una società di consulenza nel settore tecnologico con sede a Pechino. “Potenzialmente li blocca da una serie di iniziative all’avanguardia che si stanno sviluppando in città”. Ricordiamo che le cinesi WeChat Pay e Alipay sono integrate nelle applicazioni di messaggistica e di eCommerce di Tencent e di Alibaba e sono quindi estremamente utilizzate dai cinesi. Inoltre, i sistemi di pagamento di Tencent e Alibaba prevedono la scansione di un QR code con una telecamera telefonica, piuttosto che toccare lo smartphone con il touch ID per effettuare un pagamento.

Il risultato è che Apple, uno dei primi ad offrire pagamenti digitali in Cina, è relegato a meno dell’1% del mercato dei pagamenti mobili e sta perdendo sempre più terreno sull’mPayment nel Paese asiatico.

Questa grave esclusione rappresenta un’altra batosta per la mela morsicata: infatti in Cina le vendite di iPhone sono diminuite l’anno scorso, solo un sesto degli smartphone è un iPhone, mentre i concorrenti locali che utilizzano il sistema operativo Android hanno registrato un forte incremento.

Cosa insegnano ad Apple sia questi dati sia l’esclusione dai pagamenti col cellulare sui mezzi pubblici a Pechino? Che almeno in Cina va rivista la policy su Apple Pay, altrimenti si resta a terra.

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