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Moto a guida autonoma, in strada il nuovo prototipo di due ruote ‘self riding’ (Video)

Immaginiamo una motocicletta che si accende da sola, si mette in strada da sola, accelera, frena, curva, riparte, fino a fermarsi e parcheggiare. È quanto accaduto sull’area test del Gruppo BMW di Miramas in Francia, dove un prototipo di motocicletta a guida autonoma, la BMW R 120 GS, ha fatto alcuni giri sul circuito di prova.

Il test è stato condotto in occasione dei BMW Motorrad Techdays 2018 di fronte a giornalisti ed esperti del settore. Come spiegato in una nota del Gruppo, la BMW R 1200 GS non va intesa come mezzo di trasporto su due ruote completamente autonomo.

La tecnologia di base servirà da piattaforma per lo sviluppo di futuri sistemi e funzioni che rendano le due ruote ancora più sicure e confortevoli: “L’obiettivo per lo sviluppo di questo prototipo è quello di raccogliere ulteriori conoscenze sulle dinamiche di guida in moto al fine di rilevare immediatamente situazioni pericolose e quindi supportare il conducente con sistemi di sicurezza appropriati, ad esempio nella svolta ad un incrocio o durante una brusca frenata”.

A livello tecnologico, l’innovazione dei progetti presentati è relativa a diversi livelli strutturali: ad esempio i fari, dalle luci che seguono la traiettoria del veicolo ai proiettori laser; fino al telaio da moto interamente realizzato con un processo di stampa 3D, incluso il forcellone posteriore.

Il vantaggio della stampa 3D, hanno spiegato i ricercatori, “risiede nella completa libertà di progettare componenti che non potrebbero essere prodotti in altri modi”.

Ulteriore frontiera della mobilità su due ruote in modalità ‘self driving’ è lo studio della comunicazione V2V tra due veicoli, frutto di una sinergia BMW tra comparti Motorrad e Auto, e i relativi benefici in termini di sicurezza e comfort per il motociclista dovuti alle interazioni digitali.

Ovviamente la concorrenza non sta a guardare e l’anno passato in occasione del Tokyo Motor Show, Yamaha e Honda hanno presentato rispettivamente i prototipi di MotoroiD e Riding Assist-e, non solo sistemi avanzati per la guida autonoma su due ruote, ma anche intelligenza artificiale e motori elettrici super potenti e in grado di durare molto più a lungo delle tradizionali auto a batteria.

L’intelligenza artificiale in questo caso servirà al mezzo meccanico per meglio adattarsi al tipo di guida del conducente, per adattarsi alle esigenze del proprietario, magari controllando sempre i livelli di prestazione della moto e di sicurezza prima di tutto, con il vantaggio di sapere che la nostra AI ci farà trovare magari la moto accesa e pronta davanti casa, con i percorsi già memorizzati per evitare traffico e intoppi vari sul percorso da casa al lavoro, o verso la palestra o al locale dove ci attendono gli amici.

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