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Mobility as a Service, mercato mondiale a 1.750 miliardi nel 2028. In Italia primi test Torino

La MaaS, acronimo inglese per Mobility as a Service, la Mobilità come Servizio, è un nuovo modello finalizzato ad erogare i diversi servizi di mobilità presenti in città (dal trasporto pubblico al taxi, ai servizi di bike sharing) in modo integrato, dando la possibilità ai dipendenti dell’azienda di scegliere opzioni diverse per i loro spostamenti da casa al lavoro e tra i luoghi dove li porta la loro occupazione.

A livello mondiale ne è nato un mercato di servizi che entro il 2028 potrebbe raggiungere il valore complessivo di 1.760 miliardi di dollari. Elevato anche il tasso di crescita annuo composto o Carg, che dovrebbe sfiorare il +50% nel periodo 2018-2028.

La penetrazione dei servizi MaaS in città è attesa attorno al 40% tra una decina di anni.

Grazie alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, alle soluzioni più avanzate di trasformazione digitale delle telecomunicazioni, dei trasporti, del settore dei servizi, si è giunti ad uno sviluppo veloce ed avanzato di queste applicazioni, utili a ripensare e rendere più efficiente la mobilità in ambito urbano.

Le soluzioni MaaS, secondo gli sviluppatori, avranno un’ulteriore accelerazione a partire dal 2020 con l’entrata in funzione delle reti 5G, che proprio a Torino saranno sperimentate nel prossimo biennio.

In Italia, saranno i dipendenti della sede torinese di General Motors a testare la mobilità come servizio.

Per pianificare, prenotare e pagare il proprio viaggio/spostamento, si legge in una nota diffusa da Torino Wireless, potranno utilizzare la piattaforma tecnologica realizzata dalla startup Urbi, appartenente a Telepass e partner della Città di Torino nel progetto europeo IMove: “una semplice app consentirà loro di accedere comodamente a tutti i servizi disponibili. La sperimentazione rientra nelle attività del “Living Lab” di Torino coordinato da 5T per gli aspetti tecnologici e da Fondazione Torino Wireless per gli aspetti organizzativi e di stakeholder engagement”.

Grazie alla collaborazione attivata in tre progetti europei, IMove, Solez e Sumps-Up, di cui la città di Torino è partner con 5T e Fondazione Torino Wireless, ci apprestiamo a sperimentare, prima città in Italia,  questo nuovo modello di mobilità con  l’obiettivo di facilitare gli spostamenti delle persone e di favorire un maggiore utilizzo condiviso dei mezzi individuali”, ha commentato la sindaca di Torino, Chiara Appendino. “La trasformazione della mobilità in un servizio, oltre a vantaggi economici e in termini di efficacia, porterà anche benefici all’ambiente e alla qualità dell’aria”.

Il progetto “Sumps-Up” ha ’obiettivo di supportare le autorità di pianificazione della mobilità in tutta Europa nell’adozione del Sustainable Urban Mobility Plan, il Piano di Mobilità Urbana Sostenibile, come approccio di pianificazione strategica. All’interno di questo progetto, Torino Wireless per la Città di Torino analizza possibili scenari e supporta il coordinamento e l’implementazione del servizio MaaS per Torino, identificando buone pratiche e raccomandazioni.

Il progetto “Solez” ha invece il compito di ridurre il traffico tramite strumenti tecnologici avanzati e di identificare, mediante il confronto e l’analisi di buone pratiche a livello europeo, un mix di soluzioni per affrontare l’aumento della domanda di trasporto tra centri cittadini, hinterland e aree adiacenti il centro urbano.

Il progetto “iMove”, infine, contribuirà al cambiamento del paradigma della mobilità, adottando elementi abilitatori di business e strumenti tecnologici, aprendo la strada ad una mobilità condivisa e interoperabile tra varie città per gli utenti MaaS a livello europeo.

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