Key4biz

Mobilità sostenibile e bike sharing, Milano punta a 12 mila biciclette. C’è anche l’Internet delle cose

Da luglio il capoluogo lombardo ha avviato il piano cittadino per il “bike sharing free floating”. L’amministrazione ha definito le caratteristiche del servizio di condivisione delle biciclette che da poco più di 4.600 attualmente disponibili dovrà raggiungere i 12.000 veicoli a due ruote.

Il piano per la mobilità dolce e sostenibile nella Città di Milano durerà tre anni ed è possibile partecipare al bando direttamente dal sito del Comune.

La sperimentazione prevede un periodo di tre anni per una flotta massima complessiva di tutti gli operatori di 12.000 biciclette.

Bike sharing free floating e l’internet of Things

l servizio dovrà essere assicurato 24 ore su 24 tutti i giorni per la durata complessiva della sperimentazione; le biciclette in servizio non potranno essere meno del 90% della flotta disponibile composta da un minimo di 1.000 e da un massimo di 4.000 veicoli per operatore.

Le biciclette devono essere disponibili su tutto il territorio di Milano secondo la modalità “one way” ovvero la possibilità di rilasciare la bicicletta in un punto diverso da quello di prelievo.

Il sistema di gestione sarà completamente automatizzato per l’utente che visualizzerà le biciclette disponibili, potrà prenotarle, sbloccarle/bloccarle, pagare e segnalare guasti tramite una applicazione per smartphone.

La bicicletta avrà un sistema GPS integrato per la localizzazione durante l’utilizzo e, in caso di furto, un sistema di bloccaggio/sbloccaggio attivabile da remoto tramite mobile app concepito in modo che la bicicletta possa essere parcheggiata senza essere legata a un supporto.  Il mezzo potrà essere utilizzato senza limiti di tempo.

Caratteristiche del servizio

Le biciclette devono pesare al massimo 30 chili, avere un telaio resistente all’uso intensivo e alle intemperie ed essere riconoscibili rispetto alle biciclette commerciali e di altri servizi analoghi con, ben visibile, il logo del Comune di Milano. La bicicletta deve essere dotata di cambio con almeno 3 velocità.

Il “bike sharing free floating” potrà avere anche veicoli a pedalata a batteria o con sistema “smart wheel con la possibilità per l’utente di attivare/disattivare il motore elettrico quando non lo desidera. La ricarica della batteria all’80% della capacità deve avvenire entro 4 ore al massimo e la stessa deve essere a litio di alta qualità.

Tutti gli operatori del “bike sharing free floating” dovranno garantire l’interoperabilità con il trasporto pubblico urbano.

Sarà anche possibile per il gestore prestare lo stesso servizio nei Comuni confinanti. La ricollocazione dei veicoli da parte del gestore sarà svolta esclusivamente con veicoli elettrici o dotati della più alta classe ambientale.

(Foto milano.repubblica.it)

Exit mobile version