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Meta, torna la musica sui social (ma fino al 6 ottobre). Continuano la negoziazioni con Siae per l’accordo a lungo termine

Siae-Meta, pace fatta fino al 6 ottobre. Grazie a un accordo transitorio tra l’azienda di Menlo Park e la Società degli autori e editori, la musica italiana tutelata da Siae torna su Instagram e Facebook.

Ad annunciarlo la stessa Siae, che esprime “soddisfazione per questo risultato, cercato e raggiunto, ma rimane comunque impegnata a tutelare gli interessi dei suoi iscritti, continuando a lavorare instancabilmente per raggiungere un accordo definitivo e duraturo improntato all’equità e alla trasparenza, così come chiede anche la direttiva europea sul Copyright. Si impegna inoltre a portare avanti le negoziazioni nel rispetto delle decisioni e delle misure cautelari dettate dall’Antitrust”.

“Abbiamo concordato – annuncia un portavoce di Meta – un’estensione dell’accordo di licenza con Siae. Questo consentirà ad utenti e creator di accedere alla nostra libreria musicale completa, incluso il catalogo Siae, nel pieno rispetto del diritto d’autore di artisti e compositori. I brani del repertorio Siae saranno ripristinati sulle nostre piattaforme, fino al 6 ottobre. Continueremo le negoziazioni con Siae in buona fede nella speranza di raggiungere un accordo a lungo termine”.

L’accordo transitorio raggiunto grazie all’antitrust

Il 21 aprile l’Antitrust ha obbligato Meta la ripresa delle trattative con Siae nell’ambito dell’istruttoria avviata il 4 aprile per presunto abuso di dipendenza economica nei confronti di Siae nella negoziazione avente ad oggetto la stipula della licenza d’uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali.

La replica di Meta non si è fatta attendere. “Non condividiamo le misure cautelari adottate dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), tuttavia accogliamo con favore l’opportunità offerta a tutte le parti coinvolte di tornare al tavolo delle trattative per raggiungere una soluzione condivisa”, ha detto un portavoce della Società Meta, che sta analizzando il provvedimento dell’Autorità prima di avviare il ripristino della musica sui suoi canali social.

Le motivazioni di Agcm

Dopo la presentazione delle memorie scritte e l’audizione delle parti, l’Autorità ha ritenuto che sussistano i presupposti per adottare le misure cautelari. In particolare, l’Antitrust ha individuato la dipendenza economica di Siae da Meta sulla base della presunzione prevista, per le piattaforme digitali, dall’articolo 9 della legge n. 192 del 1998, sottolineando come in questo caso i criteri valutativi debbano essere differenti rispetto a quelli utilizzati di solito per gli altri settori economici tradizionali. In tale contesto, il comportamento di Meta sembra avere natura abusiva e tale da determinare un danno grave e irreparabile alle dinamiche competitive nei mercati relativi alla gestione dei diritti d’autore, incidendo su tutti i soggetti che compongono la filiera (autori, soggetti che contribuiscono alla creazione dell’opera e tutelati dalla legge sul diritto d’autore, collecting societies che tutelano questi diritti, utenti finali).

Siae-Meta: lo scontro di marzo

Lo scontro tra i due si era aperto a metà marzo, quando la società di Mark Zuckerberg, holding proprietaria di Facebook e Instagram oltre che di WhatsApp, aveva comunicato di non aver raggiunto l’accordo con Siae per il rinnovo della licenza sul diritto di autore con la decisione di rimuovere o silenziare, entro le successive 48 ore, i contenuti con all’interno tracce del repertorio Siae (la maggior parte, per capirci, considerando che Siae, in quanto ex monopolista, è la collecting leader di mercato in Italia).

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