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Meta investe 3,5 miliardi di dollari in EssilorLuxottica per spingere sugli occhiali AI

Meta ha acquisito una partecipazione minoritaria in EssilorLuxottica, il colosso mondiale dell’occhialeria, consolidando così il proprio impegno finanziario nello sviluppo di occhiali intelligenti basati su AI.

L’operazione, del valore di circa 3,5 miliardi di dollari, conferisce a Meta poco meno del 3% delle azioni del produttore dei Ray-Ban, con la possibilità, secondo fonti riservate, di salire fino al 5% nel tempo.

La partnership con EssilorLuxottica apre a una sinergia tra capacità manifatturiere e reti di distribuzione globale, elementi essenziali per portare questo tipo di dispositivi a un pubblico di massa.

Questa mossa strategica consente a Meta di avvicinarsi al controllo diretto sulla produzione hardware, superando la dipendenza da dispositivi mobili progettati da terzi. Per Mark Zuckerberg, CEO dell’azienda, gli occhiali intelligenti rappresentano una frontiera chiave nella diffusione dell’AI e nella creazione di un ecosistema autonomo di prodotti e servizi.

Per EssilorLuxottica, l’accordo rafforza la propria posizione nel panorama tecnologico e potrebbe trasformarsi in un vantaggio competitivo se le scommesse futuristiche di Meta si concretizzassero. Attualmente, il colosso francese sta già collaborando con Meta su linee di prodotto come Ray-Ban e Oakley, entrambe dotate di funzionalità AI.

In un contesto in cui Meta punta a un futuro in cui il lavoro e il tempo libero si svolgeranno attraverso occhiali o visori, questa operazione rappresenta una scommessa importante sulla convergenza tra moda e tecnologia.

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Meta avrebbe assunto il responsabile dei modelli AI di Apple

Ruoming Pang, ex capo del team che sviluppava i modelli fondamentali di AI per Apple, ha deciso di abbandonare l’azienda di Cupertino per unirsi a Meta.

Questo passaggio rappresenta un ulteriore colpo messo a segno da Mark Zuckerberg, il quale ha recentemente intensificato la campagna di reclutamento di figure di alto profilo nel campo dell’AI, con l’intento di rafforzare la nuova divisione dedicata alla superintelligenza artificiale.

Pang era responsabile della progettazione dei modelli AI nativi utilizzati per Apple Intelligence e per altre funzionalità di AI integrate nei dispositivi, ma le soluzioni sviluppate finora si sono dimostrate meno potenti rispetto a quelle proposte da concorrenti come OpenAI, Anthropic e la stessa Meta.

Secondo fonti interne citate da Bloomberg, il trasferimento di Pang potrebbe segnare solo l’inizio di un’emorragia di talenti dall’unità AI di Apple, attualmente considerata in difficoltà. Meta punta a integrare le competenze di Pang nella realizzazione di modelli leggeri ed efficienti, capaci di funzionare direttamente sui dispositivi degli utenti, senza necessità di cloud computing esteso.

Questo approccio potrebbe rivelarsi strategico in un mercato dove la privacy e l’autonomia dell’elaborazione locale stanno acquisendo sempre più rilevanza.

Zuckerberg, nel frattempo, continua ad attrarre ingegneri e ricercatori da realtà leader nel settore, tra cui Google DeepMind e Safe Superintelligence, consolidando il posizionamento di Meta come polo d’eccellenza per lo sviluppo dell’AI di nuova generazione.

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