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Mercato unico digitale: la Ue pronta a un rimpasto nella DG Connect, ma Viola non si tocca

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Roberto Viola resterà  Direttore Generale ma le direzioni e le unità sottostanti verrebbero rimaneggiate per riflettere quelle che sono le priorità della Ue, dalla gestione dello spettro all'Internet of things e all’eCommerce.

A un anno e poco più dal varo della strategia Ue sul mercato unico digitale, la Commissione europea starebbe pensando a un rimpasto nella DG Connect, il dipartimento nato per promuovere, appunto, lo sviluppo del Digital Single Market.

Secondo un documento anticipato dal sito Euractiv.com e su cui la Commissione non ha voluto commentare, il rimpasto sarà attuato entro l’estate. Roberto Viola resterà  direttore generale.

Le direzioni (directorate) diventeranno 10, molte di quelle attuali verranno rinominate.

Il Directorate A ‘Components & Systems’ diventerà ‘Digital Industry’.

Il Directorate B ‘Electronic Communications Network and services’ manterrà la sua denominazione, ma ci saranno cambiamenti nelle unità sottostanti: quella attualmente chiamata ‘Broadband’ diventerà ‘Investment in high-capacity networks’ ma sarà sempre guidata da Anna Kryzanowska. Il cambiamento indica la volontà di accelerare gli investimenti nelle infrastrutture a banda larga e nelle reti veloci di nuova generazione. L’unità denominata ‘Spectrum’ diventerà ‘Radio spectrum policy’. Un’aggiunta non da poco – spiega Euractiv – che sottintende la ‘lotta di potere’ tra la Commissione e i governi sulla gestione dello spettro radio. La guida di questa unità resterà sempre ad Andreas Geiss.

Il Directorate C ‘Excellence in Science’ cambierà nome in ‘Digital Excellence & Science Infrastructure’. La direzione D ‘Cooperation’, diventerà ‘Policy Strategy & Outreach’.

Il Directorate E ‘Net Future’, guidata da Mario Campolargo diventa ‘Future Networks’ e, in base al nuovo organigramma, vedrà una riduzione delle unità da 5 a 4, ma con importanti novità in termini di focus sulle tecnologie. L’unità E1 ‘Network Technologies ‘ diventerebbe ‘Future Connectivity Systems’; l’unità E2 ‘Software & services, Cloud’, diventerebbe ‘Cloud & Software’.

L’unità ‘Net Innovation’ diventa ‘Next Generation Internet’ mentre viene creata un’unità ad hoc per l’Internet of Things.

Il Directorate F ‘Digital economy & Coordination’ verrebbe ribattezzata ‘Digital Single Market’, prendendo quindi il nome di quella che prima era l’unità F1. Viene quindi creata un’unità ad hoc per ‘eCommerce & online platform’ – senza però indicazione su chi la guiderà – e l’unità dedicata a ‘Innovation’ diventa ‘Startup & Innovation’.

Altra novità sarebbe la divisione in due direzioni separate dell’attuale Directorate G ‘Media & Data’ in due direzioni separate, ‘Data’ e  ‘Media Policy’.

La strategia per il mercato unico digitale, adottata lo scorso anno, comprende 16 priorità che l’Europa si era fissata di raggiungere entro il 2016: dall’introduzione norme intese ad agevolare l’eCommerce all’eliminazione del geoblocking; dall’aggiornamento della legislazione sul diritto d’autore alla presentazione di un’ambiziosa revisione della regolamentazione europea in materia di telecomunicazioni (coordinamento più efficace dello spettro radio; incentivi agli investimenti nella banda larga ad alta velocità; condizioni di concorrenza eque per tutti gli operatori del mercato; instaurazione di un quadro istituzionale efficace), passando dal riesame del quadro dei media audiovisivi e dall’ analisi dettagliata del ruolo delle piattaforme online.

Sono però davvero pochi gli obiettivi raggiunti e la Ue ha urgente bisogno di accelerare per non rimanere ancora una volta nelle retrovie dello sviluppo digitale.