la bonifica

#MePA: Consip elimina dal catalogo dalle offerte obsolete o illegittime

di Francesco Porzio - Porzio & Partners |

Basta a offerte non rispondenti ai capitolati tecnici o troppo vecchie. Ecco le le indicazioni per inserire offerte nel catalogo con successo.

#MePA, è una rubrica settimanale promossa da Key4biz e Porzio & Partners.

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I dati dell’Osservatorio MePA di Porzio & Partners fino al mese scorso hanno evidenziato che una offerta ogni quattro presenti nel catalogo del MePA non è fedele ai capitolati tecnici e che, in aggiunta, nel catalogo vi sono numerosissime offerte troppo datate per essere ancora attendibili.

Dopo mesi di inviti e comunicati benevoli, Consip ora mostra il proprio carattere, cancellando le offerte troppo vecchie e ricordando che l’inserimento di offerte non conformi ai capitolati tecnici è una violazione per cui sono previste sanzioni da 500 a 10.000 Euro. Sebbene sia una operazione spiacevole, non può esimersi dal farlo.

Se le offerte obsolete si limitano con la loro presenza inutile ad appesantire il sistema informatico e rendono più complesse le ricerche nel catalogo, le offerte non conformi ai capitolati tecnici possono essere chiamate con il vero nome: offerte illegittime. Non solo disorientano gli Enti acquirenti, ma danno luogo a procedure di acquisto viziate, con danno tanto per l’Ente quanto per l’Impresa. I bandi del mercato elettronico per tali offerte prevedono anche il sanzionamento dell’Impresa a seguito di un procedimento di accertamento di violazione delle norme che disciplinano il MePA.

È importante comprendere le ragioni della presenza di tali offerte, sia prevenirne la presenza sia per migliorare nel complesso il sistema MePA. Infatti, limitarsi a sanzionare le Imprese non risolverebbe ma inasprirebbe le difficoltà che molte Imprese già incontrano nell’utilizzo del MePA, sistema a cui nessuno può sottrarsi poiché l’uso è obbligatorio per legge.

Le migliaia di Imprese con cui interagiamo ci hanno confermato che le offerte obsolete spesso sono dovute alla comune pratica di inserire nuove offerte nel Catalogo del MePA invece di modificare quelle preesistenti nonché all’errata percezione che più si inseriscono offerte nel catalogo e più si aumenterebbe la probabilità di vendere qualcosa.

Ricordiamoci che il MePA non è né un motore di ricerca ne una vetrina pubblicitaria. Il MePA è un sistema telematico con cui gli Enti Pubblici eseguono procedure di acquisto previo confronto di offerte da catalogo o previa negoziazione.

Di seguito riportiamo, a beneficio delle Imprese, le indicazioni per inserire offerte nel catalogo con successo. Le stesse indicazioni sono utili agli Enti per risconoscere le offerte illegittime ed escluderle dalle proprie ricerche.

  • Le offerte devono avere ad oggetto beni e servizi conformi alle caratteristiche dei Capitolati Tecnici allegati ai bandi che disciplinano il MePA. È quindi indispensabile spendere del tempo a studiare i capitolati tecnici ed è bene farlo prima dell’abilitazione. Potrebbe infatti anche accadere che una Impresa abbia requisiti per abilitarsi al MePA ma effettivamente non venda alcuno degli specifici beni e servizi ricompresi nei capitolati tecnici.
  • La descrizione dei beni e dei servizi deve essere veritiera, corretta e non ingannevole. Il carattere ingannevole potrebbe risultare nel prezzo o nelle descrizioni che potrebbero arrivare a negare gli impegni assunti con l’offerta fino a negare i requisiti minimi del capitolato che l’offerta deve possedere.
  • La descrizione deve essere precisa, perché con l’inserimento di una offerta nel Catalogo, l’Impresa si assume un impegno nei confronti dell’Ente che l’accetta, e le conseguenze in caso di violazione sono l’inadempimento contrattuale nei confronti dell’Ente che ha accettato l’Offerta.

Da ultimo, non dimentichiamo che l’intera descrizione, le informazioni inserite e la terminologia impiegata dovrebbero agevolare il reperimento e il confronto dell’offerta da parte degli Enti, altrimenti l’offerta rischia di non essere considerata nelle ricerche effettuate dagli stessi Enti. E ciò che chiamiamo semplicemente “ricerca” è nella realtà una procedura di acquisto disciplinata da legge che termina con un Ordine da catalogo oppure con la scelta delle Imprese che saranno invitate ad una Richiesta di Offerta.