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MEF e Partecipazioni statali, 34 aziende e 279, 6 miliardi di fatturato. Crescita del 45,1%

Le 34 Società industriali e di servizi controllate dallo Stato, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, mostrano di avere superato il difficile periodo della pandemia ed affrontano con buone prospettive le incertezze derivanti dalla crescita dei costi delle materie prime, da un’inflazione ai massimi, dal rialzo dei tassi d’interesse, da una frenata dei consumi.

Il loro fatturato complessivo è stato di 279,6 miliardi, in aumento di 86,9 miliardi di euro (+45,1%); gli utili si attestano su 11,4 miliardi, in miglioramento di 15,6 miliardi di euro sulle perdite precedenti; i debiti ammontano a 182,8 miliardi, in crescita di 18,6 miliardi (+11,3%); i dipendenti sono 462.880 (+1,13%).

E’ quanto emerge dalla quarta edizione del “Rapporto sui bilanci delle Società partecipate dallo Stato 2017-2021” realizzato dal Centro Studi CoMar, nel confronto tra fine 2021 e 2020, con le previsioni sul 2022.

Nell’analisi, più in particolare, si evidenzia che:

Delle 34 Società, alcune presentano risultati fortemente negativi, da anni, cui non si pone rimedio. Altre, di più recente costituzione, evidenziano, già ora, situazioni di grave problematicità.

L’analisi di CoMar ha valutato anche l’andamento tendenziale per il 2022, sulla base dei dati dei primi 9 mesi che 11 Società quotate hanno comunicato ai mercati, confrontandoli con quelli analoghi dei primi 9 mesi del 2020. Queste 11 Società rappresentano tra il 75 e l’80% del totale del fatturato e degli utili delle Partecipate statali prese in esame. Pertanto, nei 12 mesi settembre 2021 – settembre 2022:

Alle 34 Società già ora considerate nel presente Documento, potrebbero aggiungersi altre 11 Società, sempre industriali e di servizi, dove il MEF ha quote non di controllo, pur esercitando influenza (Telecom Italia, Webuild, ecc.). Non si includono nemmeno le partecipazioni del MEF in Banche, Assicurazioni, Agenzie, che rispondono a principi contabili diversi, non comparabili, ma che renderebbero ancora più evidente il ruolo dello Stato nell’economia (Amco, Banca MPS, Istituto Credito Sportivo, Sace, ecc.).
Nella classifica per fatturato di tutte le aziende italiane, tutto il podio è occupato da Società partecipate, come metà delle prime 10 posizioni (e 7 nelle prime 20). Il loro peso è significativo anche considerando la presenza in Borsa: 12 quotate, con Eni ed Enel al primo ed al terzo posto assoluto per capitalizzazione.

Le Società quotate sono 12: Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Leonardo, Italgas, Poste Italiane, Raiway, Saipem, Snam, STMicroelectronics, Terna. Per 4 di esse, la percentuale di partecipazione dello Stato (considerando anche CDP) è superiore al 50%: Enav (53,3%), Fincantieri (71,32%), Poste Italiane (64,26%), Raiway (65%). Le partecipazioni minori si hanno per Enel (23,6%), Terna (29,85%), Eni (30,62%), Leonardo (30,2%), Snam (31,35%). A queste 12 quotate, si aggiungono, per strumenti finanziari quotati, Ferrovie dello Stato Italiane e Rai.

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