l'amara sorpresa

Mediaset-Vivendi: intanto per Premium 200mila abbonati meno del previsto

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Franco Ricci, Ad di Mediaset Premium: 'Nei mesi tra agosto e ottobre, a causa della mancata fusione con Vivendi, non siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi di crescita previsti rimanendo indietro di 200mila clienti'.

“Finalmente si torna a parlare di Premium non per le note controversie internazionali, ma per la qualità e l’innovazione dell’offerta al pubblico di contenuti esclusivi”. Lo ha detto Franco Ricci, amministratore delegato di Mediaset Premium, durante la presentazione delle novità tecnologiche della piattaforma, aggiungendo che “Siamo l’unica pay tv in Italia ad offrire match di Serie A in 4K.

Mancata fusione Mediaset Premium-Vivendi: 200mila abbonati meno del previsto

Però, troppo ghiotta l’occasione della conferenza stampa per non riparlare della vicenda Mediaset-Vivendi, ossia dell’incredibile dietrofront di Vivendi che ha fatto saltare il tanto atteso accordo con Mediaset chiuso ad aprile dopo oltre un anno di trattative.

“L’interim management con i francesi è caduto proprio nel periodo per noi più delicato frenando la velocità decisionale che serve a gestire adeguatamente un’offerta pay”, ha detto Ricci, che poi ha svelato quanto è costata la mancata fusione con Vivendi: “in quello che per noi è la ‘peak season’, cioè il momento di massima raccolta in termini di abbonamenti, siamo stati rallentati nella gestione. Nei mesi tra agosto e ottobre non siamo quindi riusciti a raggiungere gli obiettivi di crescita previsti rimanendo indietro di 200mila clienti, di cui 100mila non potranno più essere recuperati”.

Un danno molto rilevante nel periodo più caldo e decisivo della stagione per la campagna abbonamenti, prima dell’inizio della Champions League e del Campionato.

Chi sono i 100mila irrecuperabili? I tifosi della Roma, eliminata ai prelimanari?

E i 100mila recuperabili? I tifosi di Napoli e Juve disposti ad abbonarsi in caso di passaggio del turno?

Certo, i diritti della Champions sono un investimento considerevole, 700 milioni di euro dal 2015 al 2018, legato alla performance delle italiane: dipende dai risultati sul campo e quest’anno i giallorossi, usciti ai preliminari, si sono rivelati una brutta sorpresa per le casse di Mediaset Premium.

A settembre 2016 il numero degli abbonati era di 2 milioni.

La telenovela continua solo in tribunale

Da circa tre settimane l’interim management è terminato. Adesso la disputa tra i due gruppi sarà decisa nelle aule del tribunale di Milano dove Mediaset e Fininvest hanno già fatto ricorso chiedendo 1,5 miliardi di euro di risarcimento danni. La prima udienza si terrà il 23 novembre.

“Finalmente ci hanno tolto il bavaglio”, dice il direttore dei contenuti Premium Yves Confalonieri: “inizia una nuova fase dopo lo stallo durato circa sette mesi, ora torniamo a lavorare”.

Mediaset-Vivendi nessun contatto dal 25 luglio

Mediaset non ha avuto alcun contatto diretto con Vivendi dal 25 luglio, giorno del dietrofront formale dei francesi sull’accordo per l’acquisto di Premium”, ha detto il cfo del gruppo Mediaset, Marco Giordani, negando trattative con Sky.

Il bilancio del 2016

“Il 2016 si chiuderà in perdita, ma la perdita era stata prevista. Sapevamo che i grandi investimenti per la Champions League e la Serie A non potevano essere recuperati nel primo anno. Nel secondo anno, per certi aspetti, siamo stati costretti a fermarci”, ha concluso Franco Ricci, amministratore delegato di Mediaset Premium.

Le novità: Serie A in 4k e Cinema in Ultra HD fino all’HDR

Le novità tecnologiche e  le offerte commerciali in arrivo per le feste di natale presentate da Premium a Cologno Monzese sono tante: sarà il derby di domenica a San Siro tra Milan e Inter a dare il via alle prime trasmissioni live in 4k della Serie A su Premium. A dicembre  partirà anche l’offerta in UltraHd sul Cinema e a gennaio si giunge alla “perfezione tecnologica assoluta” dell’HDR.