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Media. I trend e le nuove sfide dell’Industry

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Di seguito le previsioni del 2020 nell’Industry dei media raccolte da Adweek.com, che ha intervistato alcuni manager del settore.

Dal 2010 abbiamo assistito alla disruption dei social media, con la perdita di lettori soprattutto per i giornali cartacei, mentre dal 2020 l’Industry dei media ha la possibilità di riprendersi il rapporto con il pubblico, costruire la fedeltà al brand attraverso la lealtà e la qualità dei contenuti, per i quali gli utenti sono sempre più disposti a pagare un prezzo, se riconoscono un valore reale.

Di seguito le previsioni del 2020 nell’Industry dei media raccolte da Adweek.com, che ha intervistato alcuni manager del settore.

Cory Haik, Chief Digital Officer, Vice Media:

Fare giornalismo con le storie sui social. La disruption continuerà nel prossimo decennio, mentre i modelli e i meccanismi che supportano la produzione e il consumo dei media continuano a cambiare.

Ci sono alcune tendenze emergenti interessanti, che ci portano ad offrire più contenuti premium e cura del consumatore. È chiaro che parte del futuro dello storytelling sono formati creati nativamente per dispositivi mobili. Ciò non significa semplicemente prendere un articolo e renderlo performante al telefono o assicurarsi che il tuo video si carichi sul cellulare. Significa fare giornalismo nei formati più in grado di intercettare la maggior attenzione e il tempo degli utenti, quindi stories. Come Google AMP Stories, Snap, TikTok, Instagram e simili.

Come fare il giornalismo con le storie sui social? Con motion graphics, brevi testo, video, interattività, con l’obiettivo finale di giungere alla maturazione della monetizzazione, ma prima prevediamo di continuare a investire.

Catherine Levene, presidente/chief digital officer, Meredith:

Esplosione di video e audio. Una più ampia distribuzione della rete 5G ha il potenziale per frammentare ulteriormente il consumo di video e influire sulla pubblicità televisiva tradizionale su larga scala. I consumatori saranno in grado di visualizzare i contenuti desiderati non solo dalle app e dalle reti esistenti oggi, ma anche dagli OTT attraverso il browser della TV o di qualsiasi dispositivo. Verranno creati più contenuti sia da studi televisivi sia da privati. Le aziende dei media dovranno trovare il modo di aggregare un pubblico significativo, personalizzare le esperienze e tracciare attraverso un ecosistema molto più complesso.

Per quanto riguarda la proliferazione di contenuti ed esperienze audio, sempre più persone desiderano comodità e mani libere per le attività quotidiane. Ciò avrà un impatto su ricerca, notizie e informazioni, narrazione e persino attività come cucinare. Infatti il 71% delle donne di Meredith.com cucina con l’ausilio di assistenti vocali dotati di schermo.

Heather Dietrick, CEO, The Daily Beast:

Se dal 2010 abbiamo assistito alla disruption dei social media, con la perdita di lettori per i giornali cartacei, dal 2020 i media hanno la possibilità di riprendersi il rapporto con il pubblico, costruire la fedeltà al brand attraverso la lealtà e la qualità del giornalismo.

Pam Wasserstein, presidente, Vox Media:

Il 2020 potrebbe offrire alcune soluzioni alle fake news. Dopo aver subìto l’assalto delle bufale online, il pubblico ha fame di relazioni basate sulla fiducia ed è disposto a pagare dove percepisce un valore sufficiente. La qualità e la differenziazione del brand saranno fondamentali nello sviluppo di questi legami con i consumatori; dovremo tutti impegnarci affinché valga la pena far acquistare il nostro prodotto.

Thomas Hjelm, Chief Digital Officer, NPR:

Questa è l’era dell’orecchio. Sempre più contenuti sono disponibili in podcast, e i broadcaster, in particolare i produttori di audio-first come la radio pubblica – devono esplorare nuove forme di partnership di distribuzione, canali personalizzati, interfacce di conversazione e altri orizzonti.

Ben Lerer, CEO, Group Nine Media:

Non c’è dubbio che il pubblico continuerà a trasferirsi sul cellulare. Sulla scia di un enorme periodo di consolidamento, ci sarà un piccolo gruppo di editori digitalmente nativi per far intercettare agli inserzionisti un pubblico giovane su tutte le piattaforme chiave.

Per approfondire:

L’articolo è tratto dall’Book gratuito di Key4biz TechTrend2020. (Scarica l’eBook in PDF)