Ultime novità

Maturità 2020, chi potrà sostenerla da remoto. Azzolina: “Altri 5 milioni di euro per l’acquisto di device digitali”

di |

Continua l’azione del Miur per il potenziamento della didattica a distanza e l’accelerazione del processo di trasformazione digitale dell’istruzione scolastica nel suo insieme. In attesa di una nuova ordinanza ministeriale, le ultime anticipazioni sugli esami di maturità e su chi li sosterrà in telepresenza. Le modalità di valutazione.

Stamattina, oltre alle novità sugli esami di maturità, la pagina social della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, riportava un nuovo provvedimento per incrementare di 5,2 milioni di euro il fondo per l’acquisto di dispositivi digitali per la didattica a distanza.

Le risorse PON saranno destinate ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), alle sezioni carcerarie e alle scuole polo in ospedale.

Prosegue l’impegno per non lasciare indietro nessuno. Dall’inizio di questa crisi abbiamo deciso di investire risorse per il digitale che oggi servono per l’emergenza, domani resteranno come patrimonio alle scuole”, ha dichiarato nella nota la ministra.

Colgo l’occasione per ringraziare il personale scolastico impegnato nei CPIA, nelle sezioni carcerarie, nelle sezioni ospedaliere – ha aggiunto – veri e propri fiori all’occhiello del sistema nazionale di Istruzione, che consentono di garantire il diritto allo studio davvero a tutti”.

Di questa settimana anche la notizia del raddoppio dei fondi, passati a 400 milioni di euro, per il cablaggio degli edifici scolastici, finalizzato al potenziamento della connettività e degli strumenti di rete di cui possono datarsi gli istituti

Maturità 2020, prove “in presenza”

Ieri alla Camera, durante il “Question Time”, Azzolina aveva risposto alle domande dei deputati sul futuro della scuola in Italia, in particolare sull’esame di maturità di quest’anno e sullo stato della didattica a distanza.

In attesa dell’ordinanza dedicata agli esami, la ministra ha voluto tranquillizzare famiglie e studenti, “sul fatto che stiamo tenendo conto della tutela della salute e delle difficoltà negli apprendimenti affrontate dagli studenti proprio a causa dell’emergenza non ancora conclusa”.

Gli esami di maturità 2020 inizieranno il 17 giugno e il colloquio durerà al massimo un’ora, ha precisato la ministra. Le prove si sosterranno “in presenza” e in sicurezza, “stiamo lavorando a specifici protocolli, insieme alle forze sociali”.

La prova si svolgerà davanti ad una commissione composta da membri interni e un presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio.

Tenendo conto del percorso didattico effettivamente svolto, secondo quanto riportato da Orizzontescuola.it, questi sono i punti principali attorno a cui si svolgeranno le prove:

discussione di un elaborato concernente le discipline di indirizzo;

discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno;

analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione.

Maturità 2020, prove “da remoto”

In un’informativa esposta dal Ministero dell’Istruzione ai sindacati, convocati in video conferenza, si è poi stabilito quali fasce di studenti potranno sostenere l’esame di maturità in telepresenza.

Questi saranno: “gli studenti con disabilità, oppure immunodepressi, o che sono andati all’estero (per es. stranieri che frequentano CPIA) potranno realizzare la prova a distanza”.

La modalità a distanza varrà per tutti “solo nel caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano”, in quel caso quindi “i lavori delle commissioni e le prove d’esame potranno svolgersi in videoconferenza o con altra modalità telematica sincrona”.

Le valutazioni finali

Come ha più volte spiegato la Azzolina, non è un “tutti ammessi”, ma si cercherà di applicare un metro di valutazione che sappia tenere in conto tutte le difficoltà dell’anno scolastico portato avanti in lockdown e in piena epidemia di Covid-19.

I voti saranno decisi non su una media matematica, ma su valutazioni delle attività svolte, anche di quelle in didattica a distanza: “ci si baserà sul processo formativo”.

Nel dettaglio, bisognerà attendere l’emanazione dell’ordinanza ministeriale dei prossimi giorni, che forse si sta spingendo un po’ troppo in là con i tempi. Siamo quasi ad un mese dagli esami e gli studenti cominciano ad entrare in fibrillazione.