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Masseria Santa Lucia – Agnone

Le prime volte che venni da queste parti fu per scoprire la valle dei tartufi bianchi. Pochi lo sanno ma la gran parte dei tartufi che si acquistano ad Alba vengono da qui o dalla zona di San Miniato in Toscana. I comuni di Carovilli e di San Pietro Avellana fanno parte dell’Associazione Nazionale Città del tartufo. Se capitate d’agosto non vi perdete la sagra del Tartufo Nero di San Pietro Avellana.

Mi devo armare di santa pazienza per salire da Isernia a Pescolanciano e poi a Carovilli e Pietrabbondante, prima di approdare alla Masseria Santa Lucia. Intorno vedo olivi e viti in quantità e sullo sfondo gli Appennini. Siamo nel comune di Agnone, ‘Bandiera Arancione’ – marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano. Sono sperduto tra boschi e colline ma non sono a metà strada tra mare e montagna – come si dice qui – perché quando arrivi non hai più voglia di fare altre curve. Posteggi l’auto e speri di non riprenderla più per le prossime cento ore. I tre appartamenti sono molto accoglienti e completi di tutto, per un massimo di 12 posti letto che, con le aggiunte necessarie possono aumentare. Si mangia in quella che, la signora Emma, chiama ‘la Taverna’ dove, di fronte al camino ti offrono le specialità locali di produzione propria. Mi fanno assaggiare le cancelle, dolci che hanno un origine nell’antica Roma (crustulum). Come le ferratelle abruzzesi, sono prodotte mediante uno stampo di acciaio o ghisa che imprime la propria forma con scanalature incrociate che ricordano i cancelli, da qui il nome. La gastronomia è un punto di forza della regione, che va a braccetto con la gentilezza della gente, dalle ‘sagne a taccune’ alle ‘sagne e fagioli’, dai ‘maccheroni alla chitarra’ alla famosissima ‘zuppa alla santé’ la scelta è ampia e gustosa. Per i secondi piatti a base di carne ci sono il cosciotto di agnello al ragù, tacche di agnello arrosto e al forno, capretto ciff e ciaff, salsicce, prosciutti, nodi di trippa, cazzemarre e soppressate. Non insisto sui dolci come i confetti ricci, le zeppole e le pizzelle…

Siamo nella terra dei tratturi ma non ne parlerò perché non li sopporto più e invece ci sono tante altre cose del presente del Molise che andrebbero valorizzate meglio. Come l’artigianato che è rimasto florido perché le botteghe di questi paesi lavoravano per fabbricare arnesi da lavoro che ancora servono in campagna e in cucina: ferro battuto, rame lavorato e sbalzato, le zampogne e le campane! Calderai, orafi, fabbri e ramai hanno reso possibile la vita su queste montagne producendo tini, bracieri, piatti e mestoli e lanterne, portavasi e alari per i caminetti. Se potete fate un salto al Museo Storico della Campana, accanto alla fonderia Marinelli, dove si producono le più prestigiose campane al mondo!

Masseria Santa Lucia
C.da S.Lucia, 23 – 86081 Agnone (IS)
Tel. 0865 773 47   Cell. 338 620 8752

E-mail info@masseriasantalucia.com   www.masseriasantalucia.com

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