Vorticidigitali

Marketing digitale, e se il prossimo fosse l’anno dei podcast?

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Trasmissioni radiofoniche musicali o sportive e talk show dedicati alla cronaca o alla politica si accostano a podcast originali che condividono informazioni ed esperienze legate alla crescita personale, alla scienza, all’arte e alla storia. E se, dopo aver parlato per anni di e-book e audiolibri, una delle frontiere della letteratura fossero i podcast?

Vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Di podcast se ne parla dai tempi dei primi smartphone e molte, fino ad oggi sono state le sperimentazioni, che sia dal lato degli editori e degli “opinion leader” che dal lato delle aziende hanno avuto luogo fino ad oggi.

La ricerca commissionata da Amazon Audible e realizzata da Nielsen mostra però che il tempo è arrivato: con una platea di 2,7 milioni di italiani prevalentemente 18-40enni, i podcast intercettano l’abitudine di essere connessi anche in momenti – a casa e fuori – in cui non possiamo leggere o guardare video al punto che è lecito concludere che “the audio is the new video”.

Trasmissioni radiofoniche musicali o sportive e talk show dedicati alla cronaca o alla politica si accostano a podcast originali che condividono informazioni ed esperienze legate alla crescita personale, alla scienza, all’arte e alla storia. E se, dopo aver parlato per anni di e-book e audiolibri, una delle frontiere della letteratura fossero i podcast?

Anche le aziende – dall’assicurazione Verti a Molino Pasini – stanno, come da tempo negli Stati Uniti, creando i propri podcast come strumento di comunicazione e relazione con i propri clienti e stakeholder al punto che merita condivider qualche suggerimento di marketing:

  • promuoverli all’interno del sito grazie all’integrazione negli articoli e nei contenuti (tagging e raccomandazioni)
  • suggerire al termine episodi correlati privilegiando quelli che hanno rendimenti migliori (subscription, downloads, average consumption)
  • invitare ospiti e mettere a loro disposizione «soundbites» e quotes per favorire la loro promozione;
  • curare la descrizione dei podcast sui diversi player con logiche SEO ed in particolare su Google Podcast;
  • distribuire al meglio, anche su YouTube, non dimenticandosi di rendere disponibile la trascrizione.

La maggiore propensione alla fruizione dei contenuti audio, la diffusione dei dispositivi come Google Home e l’evoluzione della pubblicità in programmatic sempre più disponibile renderanno i podcast una nuova opportunità di comunicazione e business per il digital marketer.