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Mark Zuckerberg ‘Facebook? Un ibrido fra un giornale e una telco’. E oggi incontra la Vestager a Bruxelles

Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Facebook, ha detto che il social media da lui creato si trova a metà fra un giornale e una compagnia di telecomunicazioni, in termini di responsabilità sui contenuti, e dovrebbe quindi essere regolata di conseguenza. Lo ha detto l’ad del social media ad una conferenza sulla sicurezza in corso a Monaco, rispedendo così al mittente l’equiparazione di Facebook ai grandi media tradizionali, che sono di norma considerati responsabili dei loro contenuti. Un bel cambio di registro da quando nel 2016 Zuckerberg diceva che Facebook non è una media company, per poi cambiare opinione dopo qualche tempo.

Facebook a metà fra medium tradizionale e telco

Secondo il Ceo Facebook, un paragone diverso riguarda le compagnie di telecomunicazioni, che di norma non sono considerate responsabili per i contenuti come le comunicazioni voce e dati, che passano tutti i giorni sulle loro reti. “Una telco non è considerata responsabile per qualcosa di male che viene detto sulla linea telefonica”, ha detto Zuckerberg, secondo cui appunto Facebook dovrebbe essere considerata qualcosa che si trova a metà fra un medium tradizionale e una telco e che servono sicuramente nuove regole per le big tech.   

Oggi confronto a Bruxelles

Le dichiarazioni di Zuckerberg non a caso arrivano alla vigilia del suo incontro, in programma oggi a Bruxelles, con i vertici dell’Unione Europea per discutere delle nuove regole in arrivo per le Big Tech: i commissari europei Margrethe Vestager, Vera Jourova e Thierry Breton.

Le nuove regole europee in materia di big tech sono peraltro attese per mercoledì.

Zuckerberg su web tax: ‘Ok a nuove regole dell’Ocse’

Peraltro, ieri Zuckerberg ha fatto sapere cosa pensa delle nuove regole in arrivo in materia di web tax. Le aziende tecnologiche dovrebbero servire la società” e “pertanto sosteniamo gli sforzi dell’Ocse volti a creare regole fiscali globali eque per Internet”: lo scrive sul Financial Times il Ceo di Facebook, precisando che dal suo punto di vista le tech company hanno bisogno di più regolazione.

Dalle colonne del quotidiano della City, il Ceo di Facebook chiede “una buona regolamentazione delle Big Tech“: “può danneggiare i nostri affari a breve termine – sottolinea – ma nel lungo periodo darà benefici a tutti”. 

Già a partire da marzo Zuckerberg ha cominciato a dire che servono regole chiare per le tech company in particolare per quanto riguarda i contenuti politici ed elettorali; la moderazione dei contenuti; privacy; portabilità dei dati.

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