Drammatico

Marguerite

a cura di cinematografo.it |

2015 – Francia, Repubblica Ceca, Belgio

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Parigi, 1921. Al castello di Marguerite Dumont è festa. Come ogni anno gli appassionati di musica della periferia francese si riuniscono nella casa della ricca donna. Di lei non si sa molto a parte l’essere benestante e innamorata della musica. Marguerite canta con anima e cuore, ma è terribilmente stonata. Da tutta la vita crede di avere un grande dono, ma in realtà il pubblico ipocrita la applaude nelle sue performance e si approfitta della sua benevolenza. Qualcosa cambia quando un giovane giornalista, in tono provocatorio, scrive del suo talento. Marguerite inizia a credere ancor di più nella sua “bella voce” e decide di seguire il proprio sogno: esibirsi in un grande teatro. A tentare di fermarla sarà il marito.

Marguerite di Xavier Giannoli è stato presentato alla 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, in Concorso. A vestire i panni dell’affascinante ricca baronessa è Catherine Frot. Marguerite Dumont è una donna dall’animo nobile con una grande passione per la musica e ogni anno organizza un recital di beneficienza per gli orfani della Prima Guerra Mondiale. Marguerite crede di essere una brava cantate, in realtà è “stonata come una campana” e il tempo è stato gentile con la sua voce. L’incontro con un gruppo di giovani anarchici, che vedono in lei un manifesto dadaista, la incoraggia a uscire dal castello e a esibirsi in pubblico. Ma l’entourage di borghesi, che per anni ha sopportato i suoi strilli e ha approfittato della situazione, prima della “catastrofe” la allontana dal giro.

Quella narrata da Xavier Giannoli è la storia della peggiore soprano di tutti i tempi, un racconto della contraddizione ed è liberamente tratto dalla storia vera di Florence Foster Jenkins. Questo film non deve essere considerato come la sua biografia, in quanto la storia è trasferita dagli Stati Uniti alla Francia e dagli Anni Quaranta ai folli e frenetici anni Venti e Jenkins diventa così Marguerite Dumont. A girare il biopic sul peggior soprano di sempre ci sta pensando anche il regista Stephen Frears (Philomena, The Queen – La regina) e ha scelto come protagonista la diva hollywoodiana Meryl Streep, da pochi giorni in sala in versione canora con Dove eravamo rimasti di Jonathan Demme.

Marguerite è un film elegante e ironico che ha emozionato i critici presenti alla Mostra. Marguerite Dumont intona l’aria di Cherubino delle Nozze di Figaro e quella della Regina della notte nel Flauto Magico e lo fa con estrema naturalezza e leggerezza impersonando le grandi figure tragiche dell’opera e della commedia (greca e latina). Catherine Frot è felice di aver preso parte al film. L’attrice nutre infatti grande ammirazione nei confronti del regista e della sua arte: il saper raccontare di persone che vivono dentro un’illusione e al tempo stesso sopravvivono grazie a essa.

Marguerite inizia come un’incantevole commedia e finisce in tragedia. Xavier Giannoli ha il grande merito di mostrare lungo tutto il film un’illusione, un’ossessione meno rara di quanto si pensi. Marguerite Dumont vive in ‘bolla di sapone’ convinta di saper cantare, immagine di molte, tante persone che sono convinte e credono in qualcosa che non esiste.

Regia: Xavier Giannoli

Attori: Catherine Frot (Marguerite), André Marcon (Georges Dumont), Michel Fau (Atos Pezzini/Divo), Christa Théret (Hazel), Denis Mpunga (Madelbos), Sylvain Dieuaide (Lucien Beaumont), Aubert Fenoy (Kyril Von Priest), Sophia Leboutte (Félicité La Barbue), Théo Cholbi (Diego)

Sceneggiatura: Xavier Giannoli, Marcia Romano

Fotografia: Glynn Speeckaert

Musiche: Ronan Maillard

Montaggio: Cyril Nakache

Scenografia: Martin Kurel

Costumi: Pierre-Jean Larroque

Durata: 127’

Genere: Drammatico

Data di uscita in sala: 17 settembre 2015

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