Finestra sul mondo

Macron incontra Putin in Russia, La Ue richiede più investimenti alla Germania, Allarme in Europa per il nuovo governo italiano

di Agenzia Nova |

Poteri, economia, finanza e geopolitica nelle ultime 24 ore.

Finestra sul mondo è una rubrica quotidiana con le notizie internazionali di Agenzia Nova pubblicate in collaborazione con Key4biz. Poteri, economia, finanza, lette in chiave di interdipendenza con un occhio alla geopolitica. Per consultare i numeri precedenti, clicca qui.

Francia-Russia, il presidente Macron a San Pietroburgo per incontrare Putin

24 mag 10:40 – (Agenzia Nova) – Il presidente francese, Emmanuel Macron, comincia oggi una visita di due giorni a San Pietroburgo, dove incontrera’ il suo omologo russo, Vladimir Putin, e partecipera’ al Forum economico internazionale come ospite d’onore insieme al premier giapponese, Shinzo Abe. Lo riferisce la stampa francese, spiegando che al centro dei colloqui tra i due capi di Stato ci saranno i principali dossier internazionali, come quelli riguardanti l’Ucraina, la Siria e l’ambiente. L’accordo sul nucleare iraniano, pero’, avra’ un ruolo rilevante, vista la recente decisione di Washington di uscire dai patti di Vienna. Macron si fara’ portavoce dell’Unione europea, cercando di calmare le tensioni tra Mosca e il blocco occidentale formato da Parigi, Londra e Berlino. Il capo di Stato francese provera’ a stabilire dei punti di convergenza con Putin, anche lui contrario alla mossa statunitense. Eventi come il caso Skripal, l’attacco delle forze occidentali in Siria e la conferma delle sanzioni contro Mosca hanno inasprito i rapporti tra l’Europa e la Russia, arrivando a un’escalation di tensione che non facilitera’ il dialogo tra i leader. Nonostante gli attriti internazionali e l’opinione contraria di buona parte del suo staff, Macron ha deciso comunque di compiere questo viaggio.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Guatemala, l’ex procuratore simbolo della lotta alla corruzione, Thelma Aldana, non lascera’ il paese nonostante le minacce

24 mag 10:40 – (Agenzia Nova) – Ha lasciato il suo incarico di procuratore generale della repubblica una settimana fa dopo quatto anni ma, nonostante le gravi minacce subite, ha annunciato di non voler lasciare il paese. Lo ha assicurato – come riporta il quotidiano “El Pais” – la stessa Thelma Aldana, magistrato guatemalteco simbolo della lotta alla corruzione, nel corso di una conferenza organizzata dall’Associazione delle donne del Guatemala alla quale ha preso parte a Madrid. Una scelta coraggiosa visto il clima che si e’ creato intorno al suo operato, al punto che il giorno dopo la fine del suo mandato, e’ stato aperto un procedimento per cercare di impedirle di lasciare il paese. Una mossa intimidatoria cui Aldana, nel corso del suo intervento ha replicato: “Penso che non si siano resi conto che non ho paura”. L’azione di Thelma Aldana si e’ mossa nel solco dell’indipendenza con l’obiettivo di dare risposte concrete alla piaga della corruzione che affligge il Guatemala. Un’attivita’ che le e’ valsa anche un posto nella classifica della rivista Time come una delle 100 persone piu’ influenti del mondo nel 2017. Nonostante questo – si legge sul quotidiano “El Pais” “in Guatemala, la corruzione e’ a tutti i livelli, in tutti gli strati. Sono stati compiuti piccoli e solidi passi ma c’e’ sempre il rischio di regressione” afferma. Secondo “Transparency International” il paese rimane nelle ultime posizioni tra le nazioni dell’America centrale e dell’America Latina per percezione della corruzione, appena prima del Venezuela e del Nicaragua. Non fa sconti ai politici del suo paese Thelma Aldana che afferma di non aver goduto della collaborazione del governo guidato da Jimmy Morales: “L’attuale presidente non e’ stato un alleato nella lotta contro la corruzione”. A poco piu’ di una settimana dalla scadenza del suo mandato, Aldana pensa al futuro, alla ricerca di un modo per continuare ad essere utile nella sua terra: “Sono sicura che non saro’ un semplice spettatore. Devo trovare uno spazio che mi permetta di continuare a contribuire alla trasformazione del paese non lascero’ il Guatemala anche se sono minacciato di morte” conclude.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Usa-Venezuela, segretario Stato Pompeo: Washington rispondera’ in maniera “proporzionata” alle espulsioni di diplomatici da Caracas

24 mag 10:40 – (Agenzia Nova) – Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha annunciato oggi che il dipartimento di Stato rispondera’ in maniera “proporzionata” alla decisione del governo venezuelano di espellere due diplomatici statunitensi da Caracas. Il dipartimento ha ricevuto formale comunicazione da Caracas nella mattinata di ieri che il funzionario diplomatico statunitense, Todd Robinson, e il suo vice, Brian Naranjo, verranno espulsi dal Venezuela. “Risponderemo in maniera appropriata e reciproca, forse anche in maniera proporzionale”, ha commentato il capo della diplomazia di Washington durante un’audizione presso la commissione Esteri della Camera dei rappresentanti. Ieri il presidente venezuelano Nicola’s Maduro aveva annunciato l’espulsione di Robinson e del suo vice Naranjo, in quanto “cospiratori contro il suo governo”. Ai due diplomatici sono state concesse 48 ore per lasciare il paese. Il Venezuela e gli Stati Uniti non hanno ambasciatori nei rispettivi paesi dal 2010.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Usa, ripristinato pieno accesso a dossier top secret per il genero del presidente Trump

24 mag 10:40 – (Agenzia Nova) – Il consigliere della Casa Bianca e genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner, ha riottenuto libero e permanente accesso ai dossier “top secret” dell’amministrazione, dopo che il suo status era stato “declassato” a fine febbraio. Kushner, riferisce il quotidiano “Washington Post”, e’ stato anche interrogato per quasi sette ore dal procuratore speciale Robert Mueller, che indaga nell’ambito del “Russiagate”, su una serie di questioni tra cui il licenziamento da parte del presidente dell’ex direttore del Federal Bureau of Investigation (Fbi), James Comey. La modifica dello status di sicurezza di Kushner e’ stato concesso dopo le verifiche effettuate dall’Fbi. A fine febbraio il capo di Gabinetto, John Kelly, aveva disposto una revisione dei criteri per accedere alla Casa Bianca anche per i piu’ stretti collaboratori della presidenza. Il generale Kelly era stato costretto ad intervenire dopo la vicenda dell’ex collaboratore Rob Porter. Accusato di violenze domestiche dalla sue due ex mogli, Porter aveva messo in difficolta’ Kelly, che era stato accusato di consentirne la libera circolazione per la Casa Bianca nonostante fosse a conoscenza del suo passato violento. Da qui la decisione del capo di gabinetto di rivedere in senso restrittivo la politica del “security clearance”. Lo stesso presidente aveva dato carta bianca al generale circa la decisione da prendere su Kushner, anche alla luce degli affari della sua famiglia con paesi quali Emirati Arabi Uniti, Cina, Israele e Messico.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Catalogna, la polizia fiscale spagnola indaga sui fondi destinati al processo indipendentista

24 mag 10:40 – (Agenzia Nova) – La Unita’ di criminalita’ economica e fiscale (Udef) della Polizia di Stato ha avviato ieri una maxi operazione a Barcellona contro il Consiglio provinciale per una presunta frode il cui obiettivo era quello di finanziare illegalmente le associazioni e i movimenti politici e sociali che hanno collaborato al progetto indipendentista e all’organizzazione del referendum dello scorso 1° ottobre, considerato illegale dal governo centrale spagnolo. L’indagine, denominata Operazione stella, ha portato per ora alla detenzione di otto persone, ma gli arrestati potrebbero aumentare fino a venti, inclusi funzionari appartenenti allo stesso Consiglio e alla Generalitat catalana. L’Udef sta cercando di raccogliere la documentazione relativa alla presunta deviazione di 10 milioni di euro da fondi pubblici destinati a programmi di aiuto per la cooperazione e lo sviluppo, alcuni dei quali sarebbero serviti a finanziare il referendum. L’operazione si concentra ora sul monitoraggio della destinazione finale di alcuni sussidi della Diputacio’n di Barcelona, consiglio provinciale di Barcellona presieduto da Merce Conesa, formalmente destinati all’assistenza tecnica ai paesi in via di sviluppo per implementare progetti idrici e la raccolta dei rifiuti in aree svantaggiate.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Francia, il presidente Macron accoglie a Parigi i grandi nomi dell’high tech

24 mag 10:40 – (Agenzia Nova) – Ieri il presidente francese, Emmanuel Macron, ha ricevuto a Parigi i dirigenti dei grandi gruppi mondiali dell’hi tech e del digitale per il summit “Tech for good”. Ne parla “Les Echos”, spiegando che all’evento erano presenti rappresentanti di aziende come Google, Uber, Facebook, Intel, Deliveroo, Samsung e Tencent. Il quotidiano economico sottolinea l’importanza dell’evento dal punto di vista della comunicazione. Mostrandosi al fianco dei grandi nomi del settore, Macron “ha messo in scena una presidenza dinamica” capace di ascoltare e comprendere un settore in piena innovazione. “Tech for good” e’ stata inoltre un’occasione per dimostrare l’attrattivita’ della Francia, sempre piu’ aperta ad investimenti stranieri. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati temi riguardanti l’intelligenza artificiale, l’ambiente e l’impegno a favore della collettivita’. Macron spingera’ i suoi ospiti ad impegnarsi concretamente su questi dossier. Come sempre, il presidente si e’ mostrato “diretto nelle sue discussioni”. Tra gli interlocutori che hanno avuto l’opportunita’ di parlare direttamente con il capo dell’Eliseo ci sono i dirigenti di Facebook, Ibm, Uber e Micrsoft.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

La Ue richiede piu’ investimenti alla Germania

24 mag 10:40 – (Agenzia Nova) – La Commissione europea chiede alla Germania di pagare di piu’ per l’istruzione e la ricerca, e per un sistema fiscale piu’ favorevole. Le politiche finanziarie e strutturali dovrebbero essere utilizzate per aumentare gli investimenti, secondo Bruxelles. Inoltre dovrebbe essere migliorato l’accesso alla rete Internet nazionale a banda larga ad alta velocita’. Nonostante alcuni progressi degli ultimi anni, il sistema fiscale tedesco deve diventare piu’ efficiente e piu’ favorevole agli investimenti. “La Commissione europea ha centrato il punto con le sue raccomandazioni”, ha dichiarato in proposito il presidente dell’Associazione Federale dell’Industria tedesca (Bdi, la Confindustria tedesca), Joachim Lang. “La Germania ha bisogno di molti piu’ investimenti in materia di istruzione, ricerca e sviluppo, nonche’ di un’infrastruttura moderna”, ha rimarcato. La grande coalizione vuole impiegare 2,4 miliardi di euro quest’anno per promuovere l’espansione della banda larga. Secondo la Commissione dovrebbero anche essere alleggeriti gli oneri fiscali per i lavoratori a basso reddito e lo Stato dovrebbe mettere in atto provvedimenti atti ad allungare la vita lavorativa, oltre che favorire le condizioni per una crescita dei salari.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

“Handelsblatt”, la Germania dovrebbe far valere di piu’ la propria visione sul futuro dell’unione monetaria

24 mag 10:40 – (Agenzia Nova) – La Germania ha un approccio difensivo al dibattito sul futuro dell’unione monetaria europea, scrive in un editoriale il quotidiano “Handelsblatt”, secondo cui tale approccio dovra’ cambiare, o Berlino rischia di trovarsi a gestire una “unione dei trasferimenti” proprio in concomitanza con l’ascesa di un governo italiano inaffidabile sul fronte della spesa. La Germania dovrebbe sviluppare la propria visione per l’unione monetaria e promuoverla in modo offensivo, sostiene l’editoriale, che ripercorre la storia dell’eurozona: sin dalla stipula del trattato di Maastricht, la maggior parte dei paesi dell’Europa occidentale puntava a spezzare il dominio della Bundesbank, e al contempo avvalersi dei bassi tassi di interesse del mercato dei capitali tedeschi, senza rinunciare alla loro autonomia fiscale. Per questo, scrive il quotidiano, i paesi dell’eurozona hanno prima accettato le regole del trattato di Maastricht, e in seguito le hanno ammorbidite. Nel 1996, ad esempio, si sono opposti all’allora ministro delle Finanze tedesco, il cristiano sociale Theo Waigel, che chiedeva misure piu’ dure contro i paesi con disavanzi di bilancio eccessivi. In seguito, la maggioranza degli Stati si assicuro’ che l’Italia diventasse membro dell’Unione monetaria, anche se era troppo indebitata. Quando queste contraddizioni nella crisi del debito sovrano divennero evidenti, scrive “Handelsblatt”, i paesi del Sud e la Francia “elaborarono la visione di un’unione dei trasferimenti”. Un anno fa, il neoeletto presidente francese Macron propose addirittura un bilancio comune e un ministro delle Finanze per l’unione monetaria. Ora il Movimento 5 stelle e la Lega si apprestano a governare l’Italia con un programma che prevede massicce voci di spesa pubblica. La Germania, di fronte alle visioni dei paesi del Sud di un’unione monetaria finanziariamente salutare e solidale, si e’ posta sulla difensiva: secondo “Handelsblatt”, Berlino ha urgente bisogno di elaborare un visione alternativa per l’eurozona, che non si basi solo sul trattato di Maastricht, ma che tenga anche conto degli insegnamenti tratti dalla crisi del debito sovrano. Una tale alternativa all’unione di trasferimento sarebbe l’unione di responsabilita’. I singoli Stati membri dovrebbero essere responsabili dei loro debiti, afferma il quotidiano, anziche’ scaricarne la responsabilita’ su paesi membri, o un fondo di salvataggio europeo, o anche la Bce. Inoltre gli Stati non dovrebbero essere finanziati incautamente, per evitare di mettere a repentaglio il sistema monetario.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

La Germania tenta di escludere la Gran Bretagna da un cruciale programma militare

24 mag 10:40 – (Agenzia Nova) – Responsabile dello scontro sulla partecipazione della Gran Bretagna al programma satellitare Europeo dopo la Brexit e’ una cricca di alti funzionari della Commissione europea spalleggiati dalla Germania, che ha suscitato persino le proteste della Francia: e’ quanto denuncia il quotidiano britannico “The Times” nell’articolo pubblicato oggi giovedi’ 24 maggio in apertura della sua prima pagina. Il giornale londinese cita “esponenti del governo francese”, che hanno fatto sapere in maniera informale di non essere affatto d’accordo con l’intenzione di negare ai britannici l’accesso a quella parte del programma di navigazione satellitare Galileo che riguarda i codici segreti per usi governativi e militari, dopo il divorzio della Gran Bretagna dall’Unione Europea: la posizione della Francia, scrive il “Times”, e’ appoggiata anche da Spagna, Svezia, Olanda e dai Paesi Baltici. I diplomatici di questi paesi privatamente accusano un gruppo di alti burocrati di Bruxelles di eccedere i propri poteri; ed a guidarli sarebbe il piu’ alto “mandarino” della Commissione, il tedesco Martin Selmayr che e’ spalleggiato da Peter Altmaier, il ministro dell’Economia della Germania. Sono loro, accusa il giornale britannico, che hanno avviato le procedure per escludere la Gran Bretagna dal programma Galileo senza averne alcun mandato da parte delle massime istituzioni Ue. Uno dei diplomatici europei sentiti dal “Times” ha detto che “e’ inaccettabile come la sicurezza comune sia sacrificata da una cricca desiderosa di usare la Brexit quale ‘esempio pedagogico’ per dimostrare i benefici dell’adesione all’Ue ed i costi per uscirne; quest’idea piace particolarmente alla Germania, ma altri paesi come Francia e Spagna sono piu’ pragmatici e sono piu’ interessati agli aspetti della sicurezza comune”. La controversia su Galileo ieri mercoledi’ 23 maggio e’ stata affrontata dal capo negoziatore britannico, Oliver Robbins, in un incontro a Bruxelles con la vice commissaria Ue per la Brexit, Sabine Weyand: secondo le informazioni raccolte dal “Times”, Robbins ha detto che il governo di Londra e’ pronto a portare avanti un proprio programma alternativo di navigazione satellitare, se i capi di Stato e di governo dell’Unione Europea nel vertice di meta’ giugno non accetteranno un compromesso che permetta la piena partecipazione della Gran Bretagna al sistema Galileo.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Allarme in Europa per l’ascesa al potere dei populisti in Italia

24 mag 10:40 – (Agenzia Nova) – L’Italia si e’ votata a un’imbarazzante confusione: si e’ affidata a una coalizione di governo, formata dalla destra anti-immigrazione e da una sinistra populista priva di alcuna esperienza di governo, che per il nome del suo primo ministro si e’ accordata sulla scelta di un professore non eletto. Cosi’ il quotidiano britannico conservatore ed euroscettico “The Times” oggi giovedi’ 24 maggio presenta in un editoriale la notizia dell’incarico che il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha conferito ieri al poco noto professore 53enne Giuseppe Conte, indicato come primo ministro dal Movimento 5 stelle (M5s) e dalla Lega: il suo compito sara’ di guidare il primo governo populista di un paese dell’Europa Occidentale, che minaccia di infrangere le regole dell’Unione europea in materia di spesa statale con profondi tagli alle tasse e generosi sussidi pubblici. Dopo aver ricevuto l’incarico dal presidente della Repubblica, in una breve dichiarazione Conte ha detto di essere “consapevole della necessita’ di confermare la collocazione europea e internazionale dell’Italia”; ma subito dopo ha aggiunto come il “contratto di governo” stretto da M5s e Lega, che comporta spese per almeno 100 miliardi di euro, “rappresenti le aspirazioni al cambiamento del popolo italiano” e ha detto di voler essere “l’avvocato difensore degli italiani”. Il programma di governo, commenta l’editoriale del “Times”, rischia di far precipitare l’Italia nell’insolvenza in modo cosi’ rapido da essere largamente considerato come uno scherzo. Per il momento, nota il quotidiano britannico, le conseguenze di questo caos investono solo la politica interna italiana: ma se sara’ gestita in maniera malaccorta, questa situazione politica rischia di diventare una malattia che indebolira’ la gia’ fragile economia dell’Italia e potrebbe velocemente infettare il resto dell’Unione europea. Bruxelles e gli altri paesi Ue, sostiene l’editoriale del “Times”, sarebbero folli a sottostimare il potenziale distruttivo della confusione italiana, non ultimo perche’ sono stati proprio loro a crearla ed essa non puo’ essere risolta senza il loro aiuto.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata