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L’Unione dell’Energia prende forma: la Commissione lancia l’European Grids Package

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La Commissione europea ha presentato ufficialmente l’European Grids Package e l’iniziativa Energy Highways, con l’obiettivo di accelerare l’elettrificazione, modernizzare le infrastrutture energetiche e ridurre i costi in bolletta. L’annuncio arriva nello stesso giorno in cui Parlamento e Consiglio UE hanno concordato una riduzione del 90% delle emissioni di gas serra entro il 2040.

Oggi la Commissione europea ha presentato ufficialmente l’European Grids Package e l’iniziativa Energy Highways, con l’obiettivo di accelerare l’elettrificazione e costruire la vera spina dorsale di un sistema energetico comunitario. L’ambizione è riuscire a garantire maggiore efficienza delle infrastrutture strategiche e dunque, costi più bassi in bolletta per cittadini e imprese.

Un passo senza dubbio importante, che non solo arriva in un momento storico particolare, in cui l’Europa si allontana dalle importazioni di energia dalla Russia per raggiungere la tanto millantata indipendenza, ma che contribuisce a rendere questo giorno ancora più speciale. 

Sempre oggi, Parlamento e Consiglio europeo hanno, infatti, finalmente concordato l’obiettivo di riduzione del 90% delle emissioni di gas serra entro il 2040.

Perchè ancora non c’è un’Unione dell’Energia

Va ricordato che, nonostante i progressi compiuti nell’attuale quadro giuridico dell’UE, il livello di interconnessione tra Stati membri non ha ancora raggiunto la soglia che consentirebbe una vera Unione dell’Energia, e diversi Paesi non sono ancora in linea per raggiungere l’obiettivo del 15% entro il 2030. I costi di quest’inerzia finora sono stati enormi: nel 2022, i combustibili fossili rappresentavano il 70% dell’energia disponibile nell’UE, con il 98% del petrolio e del gas importato. Questo espone l’Unione sia a rischi geopolitici, sia ad una maggiore volatilità dei prezzi.

Basti pensare che nel 2024, i prezzi dell’elettricità per l’industria nell’UE hanno raggiunto 0,199 €/kWh, contro 0,082 € in Cina e 0,075 € negli Stati Uniti. Nel primo semestre del 2025, il prezzo medio dell’elettricità per i consumatori nell’UE variava da 0,3835 €/kWh in Germania a 0,1040 €/kWh in Ungheria, mentre i prezzi per gli utenti non domestici andavano da 0,2726 €/kWh in Irlanda a 0,0804 €/kWh in Finlandia. Tra le cause principali di queste disparità vi è proprio un livello insufficiente di investimenti e di integrazione delle infrastrutture energetiche europee.

Che cos’è il Grids Package

Nel quadro finanziario pluriennale 2028–2034, la Commissione ha dunque proposto di aumentare il sostegno finanziario al CEF Energy: da 5,84 miliardi a 29,91 miliardi di euro. Il finanziamento pubblico sarà integrato da misure volte a mobilitare investimenti privati nella futura Strategia per gli Investimenti in Energia Pulita.

Più nel dettaglio, il Grids Package presentato oggirappresenta un nuovo approccio alle infrastrutture energetiche, il primo ad adottare una prospettiva veramente europea nella pianificazione, accelerando le procedure di autorizzazione e garantendo al contempo una ripartizione più equa dei costi legati ai progetti transfrontalieri. 

L’European Grids Package mira, infatti, innanzitutto a fornire maggiore trasparenza ed equità nella valutazione di costi e benefici. É ormai risaputo che infrastrutture energetiche transfrontaliere sempre più integrate generano benefici che vanno oltre i territori in cui sono costruite. Per questo, distribuire il peso degli oneri è essenziale.

Per migliorare e rendere più resilienti le infrastrutture di rete, la Commissione propone, quindi, ulteriori modalità di finanziamento. Inoltre, il bundling dei progetti può facilitare il finanziamento, ad esempio tramite la creazione di veicoli societari dedicati, attirando così investimenti aggiuntivi.

Le 8 Energy Highways 

Già annunciate dalla Presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2025, le otto Energy Highways affrontano i bisogni infrastrutturali più urgenti che richiedono un sostegno aggiuntivo a breve termine e un impegno concreto per l’attuazione. Sono state selezionate sulla base della loro importanza strategica per completare l’Unione dell’Energia, nonché del livello di supporto politico da parte dell’UE necessario a garantire la loro realizzazione.

Con i nuovi documenti la Commissione si impegna a velocizzare immediatamente le Energy Highways attraverso un coordinamento politico rafforzato, basandosi sui Gruppi regionali di alto livello, mobilitando il sostegno dei coordinatori europei e lavorando a stretto contatto con la Task Force per l’Unione dell’Energia. Ogni progetto sarà considerato prioritario a livello UE e la Commissione supporterà gli Stati membri affinché assumano lo stesso livello di priorità anche a livello nazionale.

Le prossime tappe

Le proposte legislative dell’Esecutivo europeo passeranno ora al Parlamento europeo e al Consiglio, secondo la procedura legislativa ordinaria. Parallelamente, la Commissione continuerà a collaborare strettamente con gli Stati membri e con tutti gli attori coinvolti per attuare i principali progetti energetici transfrontalieri, in particolare in materia di energia rinnovabile, impianti di stoccaggio e infrastrutture di ricarica, come indicato nella seconda lista dell’Unione dei Progetti di Interesse Comune e dei Progetti di Interesse Comune e Reciproco. 

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