L’Umbria punta ai servizi tv su fibra ottica

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L’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti, ha incontrato stamani una delegazione dell’associazione Assoprovider, guidata dal vicepresidente Giovanbattista Frontera. Lo comunica l’assessore regionale, precisando che al centro dell’incontro erano i contenuti della bozza di accordo con Rai da parte della Regione Umbria, per la sperimentazione di servizi televisivi sulla rete in fibra.

Nel corso dell’incontro, dopo aver rinnovato il plauso per il modello di rete pubblica NGN, interconnessa con cittadini ed imprese, in corso di realizzazione, il vicepresidente di Assoprovider, Frontera, ha evidenziato che la bozza di accordo “va nella giusta direzione, di stimolo alla connessione di cittadini ed imprese. Altresì – ha detto – viene auspicata la possibilità della creazione di un fondo regionale di rotazione, creabile attraverso i fondi strutturali europei, per il finanziamento dell’ultimo miglio in fibra, quello dalla rete pubblica alle case ed alle imprese, visto che la legge umbra sulle ‘TLC’ recita in tal senso, ma che la pessima congiuntura economica, potrebbe far sì che il comunque piccolo investimento (800/1000 euro medi, da rilevamenti dell’associazione), potrebbe essere un ostacolo alla completa interconnessione del territorio regionale”.

Per l’Associazione quindi, “l’accordo con RAI, potrebbe rappresentare un ottimo incipit –  visto che la televisione è sempre più connettibile in rete e navigabile ora con il semplice telecomando –  per una convergenza e fruibilità dei servizi della PA umbra, anche attraverso questo mezzo, anche in considerazione  dell’invecchiamento della popolazione che, nella maggior parte, è poco avvezza all’uso dei computer e degli smartphone”.

Nel corso della discussione, l’assessore  Vinti ha indicato la possibilità che, “attraverso l’accordo con la Rai, sia possibile creare un terreno fertile per lo sviluppo di un sistema di imprese innovative fondate sulle nuove tecnologie, come d’altra parte, la proposta dell’Umbria relativamente ai fondi strutturali, ha previsto”.