WCIF 2018

Luigi Di Maio in Cina, scambi per 42 miliardi nel 2017. Al via cooperazione su innovazione, ambiente e smart city

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All’interno del Padiglione Italia della “Western China International Fair” i cinque settori di collaborazione prioritaria tra Italia e Cina: innovazione tecnologica, ambiente e urbanizzazione sostenibile, sanità, agroalimentare e vini, lifestyle.

Partita ieri la XVII edizione della Western China International Fair (WCIF 2018, 20-24 settembre), a Chengdu, in Cina. Presenti all’inaugurazione del “Padiglione Italia” il nostro Ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, e il vice Premier cinese, Hu Chunhua.

L’Italia quest’anno è il Paese ospite d’onore della fiera.

Una manifestazione che è vista dal nostro Governo come un’ottima occasione di scambio internazionale per le nostre aziende, in grado di favorisce la nascita di nuove opportunità economiche, di nuovi progetti e ulteriori attività di cooperazione tra i due Paesi.

Al centro delle attività di cooperazione c’è la possibilità per le nostre piccole e medie imprese di trovare più spazio di manovra in Cina, soprattutto nelle regioni occidentali del grande Paese asiatico, nei settori di economia e commercio, scienza e istruzione, protezione ambientale e studi umanistici.

Nel 2017 ci sono stati scambi commerciali tra Italia e Cina per 42 miliardi di euro, grazie soprattutto ad un incremento delle esportazioni italiane verso la Cina.

Lo spazio espositivo del Padiglione Italia di 1200 mq, che nel design riproduce la struttura elicoidale del DNA, è stato organizzato e suddiviso in maniera tale da rappresentare simbolicamente i cinque settori di collaborazione prioritaria tra Italia e Cina: innovazione tecnologica, ambiente e urbanizzazione sostenibile, sanità, agroalimentare e vini, lifestyle.

Per quanto riguarda il ruolo della manifestazione di promozione per il commercio di importazioni ed esportazioni tra i due paesi e per il settore di cooperazione e investimento tra le piccole e medie imprese, si legge in un articolo pubblicato su China Radio International, il presidente della Camera di commercio italiana in Cina, Davide Cucino, ha affermato che “il Sichuan e la Fiera hanno istituito una nuova piattaforma di cooperazione per gli scambi tra i due paesi e costruito un ponte per permettere alle Pmi italiane di entrare nel mercato cinese”.

In termini di cooperazione internazionale, saranno sviluppati ulteriori progetti in settori quali economia delle isole marittime, medicina e sanità, esaminazione e controllo, le ferrovie tra Chengdu e l’Italia, il Parco a tema di auto da corsa e la maggiore mostra alimentare d’Italia, promuovendo nuove iniziative relative all’economia occidentale e cinese e a “One belt one road“.

sulla Nuova via della seta, Di Maio ha espresso la speranza di svolgere cooperazioni in più settori: “Per noi è molto importante chiarire che siamo contenti di essere l’unico paese del G7 ad aver portato avanti fino a questo punto i negoziati sulla Belt and Road initiative, ed è chiaro anche che entro la fine dell’anno si potrebbe arrivare alla firma e quindi alla chiusura dei negoziati, qualora si potrà discutere nei prossimi mesi con il governo cinese di alcune questioni della Via della Seta che per noi sono dirimenti”.