Le risorse

L’UE investe 1,1 miliardi di euro per tagliare 76 milioni di tonnellate di CO2 in dieci anni. C’è anche il progetto “Tango” di Enel

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Timmermans (UE): “Si tratta di un investimento intelligente nella decarbonizzazione e nella resilienza della nostra economia in quanto rafforza la nostra posizione nel settore delle tecnologie pulite, crea posti di lavoro locali e contribuisce ad accelerare la transizione verde”. Il progetto di Enel Green Power in Sicilia.

Un fondo per accelerare la transizione green dell’UE

Accelerare la transizione ecologica dell’Unione europea, anche con lo sviluppo di soluzioni innovative, è l’obiettivo delle diverse convenzioni firmate dalla Commissione europea per 1,1 miliardi di euro di sovvenzioni.

Attraverso il Fondo europeo per l’Innovazione, infatti, Bruxelles ha dato il via a sette progetti che mirano a ridurre le emissioni di oltre 76 milioni di tonnellate di CO2 (diossido di carbonio) nei primi dieci anni di attività, utilizzando tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio su scala industriale, in settori chiave quali l’idrogeno, l’acciaio, le sostanze chimiche, il cemento, l’energia solare, i biocarburanti e la cattura e lo stoccaggio del carbonio.

Risorse rilevanti, ha spiegato Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, messe assieme “per responsabilizzare le imprese innovative e lungimiranti che sviluppano tecnologie all’avanguardia e guidano la transizione climatica nei rispettivi settori. Si tratta di un investimento intelligente nella decarbonizzazione e nella resilienza della nostra economia in quanto rafforza la nostra posizione di leader mondiali nel settore delle tecnologie pulite, crea posti di lavoro locali e contribuisce ad accelerare la transizione verde“.

Il progetto Tango di Enel Green Power a Catania

Per il nostro Paese c’è il progetto “Tango” (iTaliAN pv Giga factOry) di Enel Green Power in Sicilia, a Catania, che consentirà di sviluppare una linea pilota su scala industriale per la produzione di moduli fotovoltaici innovativi e ad alte prestazioni.

Il progetto moltiplicherà la capacità di produzione per 15, si legge in una nota della Commissione, passando da 200 MW a 3 GW all’anno e i moduli prodotti potranno evitare fino a 25 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 nei suoi primi dieci anni di attività.

La domanda mondiale di moduli solari fotovoltaici sta crescendo a un ritmo accelerato”, ha affermato Francesco Starace, CEO del Gruppo Enel, in occasione dell’annuncio del progetto europeo. “Si prevede che l’Europa da sola assorbirà gran parte della domanda aggiuntiva grazie alla grande competitività e convenienza di questa tecnologia. La provenienza degli approvvigionamenti di queste importanti componenti rappresenta un punto debole nella filiera globale e vediamo la necessità di riequilibrare la sua distribuzione geografica che oggi è eccessivamente dipendente da un’unica fonte in Asia. Questo investimento riporterà 3.000 MW di capacità produttiva l’anno in Europa e segnerà per l’Italia un grande passo in avanti nel mantenimento della sua leadership tecnologica”.

Inoltre, il progetto TANGO dovrebbe contribuire a rafforzare la catena del valore nel settore europeo del fotovoltaico a monte.

L’investimento totale per la realizzazione della fabbrica da 3 GW ammonta a circa 600 milioni di euro, di cui all’impegno di EGP si aggiungerà un finanziamento dell’UE per quasi 118 milioni di euro. Si prevede che l’investimento aumenti l’occupazione locale diretta e indiretta, creando circa 1.000 posti di lavoro entro il 2024, oltre a fungere da catalizzatore per il rilancio di una catena del valore del fotovoltaico in Europa.