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L’obbligo dell’e-Fattura è stato un goal per il Sistema Paese. Ora costruiamo lo stadio (prima parte)

Ad un anno e mezzo dalla sua entrata in vigore è interessante capire perché l’obbligo generalizzato dell’e-Fattura per le operazioni commerciali verso i privati abbia segnato una delle stagioni più significative della storia della digitalizzazione del Paese.

Certamente, non mancano gli elementi da migliorare per costruire una strategia di digital transformation sempre più inclusiva e collaborativa, in grado di rafforzare la squadra di attori in campo. Facciamo il punto.

L’aiuto in campo: il Sistema di Interscambio (SDI)

Lo scorso 24 giugno il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla VI commissione Finanze alla Camera dei deputati, ha sottolineato l’importanza del Sistema di Interscambio (SDI) durante l’emergenza epidemiologica Covid-19. Effettivamente il Sistema ha permesso in questo una gestione del processo di fatturazione elettronica all digital, garantendo la certificazione della fase di emissione e ricezione, ma soprattutto la disponibilità, la condivisone e la ricerca delle fatture da remoto, da ogni dove e in qualunque momento.

Pensiamo a cosa sarebbe stato in un contesto come quello del lockdown mantenere la consegna delle fatture tramite postalizzazione cartacea/invio tramite mail ordinaria e la gestione e ricerca dei documenti per mezzo di un archivio fisico cartaceo.

La dematerializzazione dei documenti e l’adozione di soluzioni di firme elettroniche e di identità digitali, oltre che di un servizio di conservazione, con l’esperienza del Coronavirus è diventata un’esigenza prioritaria per tutte le imprese italiane e per i professionisti. Si tratta di un modello in costruzione dal 2014, che si svilupperà sempre più nei prossimi anni, per garantire il cambiamento digitale.

e-Fattura: tutti i numeri di una stagione vincente

I numeri riscontrati nel primo anno di avvio ci restituiscono un successo:  2,066 miliardi di fatture elettroniche veicolate dal Sistema di Interscambio emesse da circa 3,9 milioni di operatori economici di cui 100.000 forfettari;  una bassa soglia di scarto da parte dello SDI di appena il 2,4%; circa 4,4 milioni di indirizzi telematici di destinazione registrati per la ricezione delle e-fatture sul portale web “Fatture e Corrispettivi”; oltre 4,2 milioni di richieste di generazione di QRCode e una media di circa 200 mila accessi giornalieri al portale dell’Agenzia con 3,4 milioni di deleghe ai servizi di consultazione.

Risultati positivi dello SDI si sono registrati anche nei primi mesi del 2020 anche se bisogna considerare che l’emergenza Covid-19 ha avuto un forte impatto negativo sull’economia italiana e di conseguenza si è riscontrata una contrazione sulle vendite di beni e servizi con una diminuzione dei volumi di fatturazione.

Come dichiarato dal Direttore nella sua recente audizione, il sistema e-Fattura tramite SDI consente all’Amministrazione di contrastare i fenomeni di evasione sul nascere, di intercettare tempestivamente le frodi, nonché di selezionare con maggiore puntualità e tempestività le posizioni da sottoporre a controllo.

In merito alla lotta contro l’evasione, grazie alla fatturazione elettronica sono stati recuperati circa 3.5 miliardi di euro, di cui 2 miliardi circa di maggior gettito IVA con effetto positivo sulle imposte sui redditi di circa 580 milioni e oltre 1 miliardo circa dall’azioni di contrasto alle frodi fiscali (blocco compensazioni falsi crediti IVA, individuazione di soggetti privi dei requisiti di esportatore abituale, frodi intracomunitarie per operazioni inesistenti).

e-Fattura: un goal senza precedenti per il sistema Paese

Con l’obbligo e-Fattura, l’Italia ha totalizzato un goal senza precedenti, poiché ha contribuito a creare una maggior cultura digitale tra gli imprenditori, i professionisti e le organizzazioni del sistema economico Italia.

È un goal perché ha avviato un processo strutturale di modernizzazione, innovazione ed automatizzazione dei processi amministrativi e gestionali di molti operatori economici e pubbliche amministrazioni italiane.

È un goal perché è diventato modello di riferimento anche a livello internazionale: molti Paesi europei e non solo guardano all’Italia, il primo stato con un’economia importante ad aver adottato massivamente l’obbligo di e-Fattura tramite un modello di piattaforma hub governativa, generando un miglioramento della tax gap ed ottenendo una serie di risultati positivi correlati.

È un goal perché è un sistema che si basa sul “valore dei dati” che sono rappresentanti dal file strutturato XML della fattura elettronica. Nel medio-lungo termine i vantaggi introdotti dalla fatturazione elettronica saranno nel riuscire a sfruttare al massimo questi dati.

Come in un autentico gioco di squadra, gli obiettivi possono essere raggiunti solo grazie a una strategia adeguata, in grado di indirizzare tutti gli elementi in campo.

Ad esempio, una contabilizzazione sempre più automatica per gli operatori economici, elaborazioni dei dati per un miglior monitoraggio dell’andamento gestionale dell’azienda con indicatori in real time sulle vendite e gli acquisiti, fruizione di una serie di servizi di natura finance agganciati alla fattura elettronica come la cessione del credito o l’e-Invocing trading, fruizione di servizi di data-risk, riconciliazione automatizzata degli incassi e dei pagamenti grazie ad una maggiore diffusione dei pagamenti cashless, nuovi servizi a valore aggiunto di collaboration digitale tra le varie parti di un processo commerciale e diffusione dell’e-procurement, una maggiore semplificazione fiscale e riduzione del numero degli adempimenti fiscali.

È il momento di progettare il prossimo passo

In Italia servono proposte costruttive. Abbiamo vinto un campionato, ma non basta. La vera ambizione è quella di progettare lo “stadio e-Fattura” in grado di ospitare gli appassionati e i tifosi, riuscendo a soddisfare quel del 30-40% di operatori che ancora critica il sistema. È indubbio che tutto ciò richieda un grande sforzo.

L’e-Fattura da sola non riuscirà ad ottenere nei prossimi anni i risultati governativi programmati, ossia generare un’acquisizione automatica dei dati esaustiva, capace di potenziare le attività di analisi di rischio e controllo ed offrire, da parte dell’Amministrazione finanziaria, servizi a valore aggiunto volti, nel tempo, a semplificare e ridurre gli adempimenti fiscali. Per raggiungere questo traguardo è necessaria una strategia coordinata per affiancare alla fatturazione elettronica il processo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, cosiddetti scontrini elettronici previsti dall’art. 2 del Dlgs n. 127/2015 con l’obbligo a regime dal 1 gennaio 2021, ma soprattutto creare una società cashless in cui i pagamenti elettronici di beni e servizi vengono premiati e qui ci vorrà tanta determinazione da parte del governo perché ci si scontra con una cultura italica che è molto legata al contante per tutta una serie di fattori tra cui un’economia “ del nero” dominante e il diffuso riciclaggio di denaro di indubbia provenienza.

Ci attendono degli sforzi rilevanti per migliorare l’attuale sistema di fatturazione. Bisogna che lo Stato gli operatori economici dialoghino, per ottenere semplificazioni e maggior efficienza per i soggetti IVA, solo così sarà valso lo sforzo di investimento dei vari partecipanti al sistema.

Corsi sull’e-Fattura

In un prossimo articolo di questa Rubrica, analizzeremo le possibili alternative per superare i limiti dell’attuale processo di fatturazione elettronica.

Per concludere, un consiglio: se vuoi approfondire la tua conoscenza in materia di e-Fattura e governance digitale, puoi accedere al percorso in e-learning “Professionisti della Digitalizzazione” di Studio Legale Lisi Academy, dove troverai una mia lezione dedicata alla Fatturazione elettronica e documenti informatici fiscalmente rilevanti, tenuta insieme a Rosario Farina.

Il corso è pensato per coloro che già si occupano della gestione dei processi di digitalizzazione, per conto di aziende, società, enti pubblici e privati o che aspirano a ricoprire questa posizione.

Il corso è disponibile comodamente in e-learning su piattaforma Digital&Law Academy, accessibile da pc, tablet e smartphone.

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Di Fabrizio Lupone, Esperto in Digitalizzazione, Firme e Fatturazione Elettronica, Identità e Conservazione digitale, componente del D&L NET

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