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Lo stipendio di un poliziotto semplice è di 1.250 euro

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in base ai report Istat e Confindustria 2023, lo stipendio medio in Italia per i dipendenti pubblici è compreso in un range che va dai 1.250 e i 1.700 euro euro netti al mese.

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Nel 1968 la paga base era praticamente la stessa. Ma ci sono le indennità

Gli studenti manifestano, la polizia carica per non farli avvicinare alle zone rosse e l’opinione pubblica e la politica si spaccano. Il dibattito prosegue senza sosta da decenni: bisogna prendere le parti dei poliziotti o degli studenti? Chi ha esagerato? Nel 1968 dopo uno scontro violento tra studenti e forze dell’ordine a Roma (la “battaglia” di Valle Giulia, di cui il primo marzo ricorre il 56esimo anniversario) uno dei principali intellettuali dell’epoca, Pier Paolo Pasolini, provò a rispondere con una provocazione all’annosa domanda: hanno sbagliato gli studenti a cercare di sfondare il cordone dei poliziotti o sono state le divise ad esagerare con il manganello?

Qual è lo stipendio di un poliziotto nel 2024

La risposta di Pasolini, contenuta in una poesia pubblicata dall’Espresso “Il PCI ai giovani”, spiazzò tutti: io, scriveva l’intellettuale, simpatizzo con i poliziotti perché (a differenza degli studenti) sono “figli di poveri”. I poliziotti hanno la stessa età dei manifestanti, continuava lo scrittore, ma non gli stessi privilegi. La provocazione di Pasolini, inoltre, faceva emergere un dato di fatto che l’opinione pubblica trascura ieri come oggi: “lo stato psicologico cui sono ridotti i poliziotti per una quarantina di mille lire al mese“. Ma quanto valevano 40mila lire nel 1960? E quanto guadagna un poliziotto nel 2024?

Paga mensile di un agente di polizia

In base ai dati Istat, negli anni Sessanta, lo stipendio medio di un dipendente pubblico in Italia era di 47mila lire. Quindi lo stipendio di un poliziotto del 1968 rientra nella parte più bassa di questa fascia. E oggi? In Italia nel 2024 la paga mensile di un agente di polizia è di 1.250 euro netti, calcolati su dodici mensilità. Una paga che, oggi come cinquanta anni fa, rientra nella stessa fascia della retribuzione media in Italia, la fascia più bassa. Infatti, in base ai report Istat e Confindustria 2023, lo stipendio medio in Italia per i dipendenti pubblici è compreso in un range che va dai 1.250 e i 1.700 euro euro netti al mese.

Stipendio dipendenti pubblici e inflazione

Quindi possiamo affermare che lo stipendio di un poliziotto semplice nel 2024 è paragonabile a quello di un collega del 1968. Tuttavia il potere d’acquisto che gli italiani avevano negli anni Sessanta era molto più alto, non a caso si parla degli anni del “Miracolo Economico”. Nel 1960, ad esempio, l’affitto incideva per il 25% sull’ammontare totale dello stipendio, oggi incide per oltre il 68%. Quindi oggi chi ha una retribuzione pari alla fascia più bassa dello stipendio medio (1.250 euro) è più povero del suo omologo negli anni Sessanta che, con quello stipendio, poteva comprare molte più cose. Insomma i poliziotti semplici di oggi, a causa dell’inflazione, hanno meno potere di acquisto dei loro colleghi degli anni Sessanta. Cosi come tutti gli altri dipendenti pubblici.

Carriera nelle forze di polizia, tutti gli stipendi in base ai gradi

Tuttavia lo stipendio di un poliziotto è in media più alto della maggior parte dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, infatti oltre alla retribuzione tabellare bisogna calcolare anche l’avanzamento di carriera, i gradi raggiunti e varie indennità accessorie come gli straordinari per i turni nei giorni festivi e nelle ore notturne. In apertura di articolo è possibile consultare la tabella degli stipendi lordi della Polizia di Stato su 12 mensilità, dal grado minore (agente semplice) a quello maggiore, commissario capo. In termini di importi orari straordinari per tutti i gradi, ad esempio un agente semplice che fa il turno notturno in un giorno festivo guadagna 14,72 euro all’ora, un commissario capo riceve invece per lo stesso turno 21,02 euro l’ora.

Stipendio di un poliziotto: quanto si guadagna facendo carriera

Gli stipendi della polizia di stato prevedono anche un bonus economico che si riceve al raggiungimento dei 17, dei 27 e dei 32 anni di servizio. Questo emolumento che si chiama “assegno di funzione per le forze armate” risponde alla necessità di adeguare gli stipendi all’inflazione. Tuttavia riceverlo non è automatico, tutti gli anni in cui un agente riceve un richiamo disciplinare più grave del “richiamo semplice” e tutti gli anni in cui il suo giudizio complessivo risulta inferiore allo standard medio richiesto non vengono calcolati. Quindi per ricevere il bonus l’agente dovrà “ripeterli”. Per quel che riguarda gli importi dell’assegno di funzione delle forze armate per ogni grado, la cifra massima è di 3.531 euro. E’ questo il bonus che riceve un ispettore capo dopo 32 anni di servizio.

Come lavorare nella Polizia di Stato

Per intraprendere una carriera nella Polizia di Stato, è indispensabile superare un concorso pubblico. L’organizzazione della Polizia è articolata in tre principali aree: operativa, tecnica e professionale ma prevede anche i gruppi sportivi e la banda musicale. L’area operativa è composta da tutti i poliziotti e le poliziotte “semplici”, quelli che arrivano quando “chiamiamo la polizia” o che vengono schierati in strada per mantenere l’ordine pubblico. Per diventare Agente di polizia bisogna aver fatto le scuole superiori. Superato il concorso di ammissione e i test di valutazione psico-fisica e attitudinale, i candidati devono fare un corso di formazione di 12 mesi. Per diventare Ispettore la procedura è la stessa e anche i requisiti, cambia però il tipo di concorso. Diverso invece il discorso per diventare Commissario di polizia, prima di tutto bisogna avere una laurea magistrale (non basta la triennale) e dopo il concorso bisogna fare un corso di formazione che dura 24 mesi.

I dati si riferiscono al: 2024
Fonte: Ministero dell’Interno