“Il lavoratore è titolare del diritto al lavoro da remoto, ogni volta che le mansioni da svolgere lo consentano”. E’ questa la principale novità di una proposta di legge di M5s, riguardante lo smart working, presentata a Montecitorio dalla prima firmataria Valentina Barzotti, dall’ex ministra Nunzia Catalfo, e dalla vicepresidente del Gruppo M5s alla Camera Ilaria Fontana, e da Paola Pizzighini, consigliera regionale M5S Lombardia.
Lavoratori da remoto equiparati a quelli in presenza
Il testo, composto da 8 articoli, prevede fra le altre cose un maggiore coinvolgimento della contrattazione collettiva e l’equiparazione dei lavoratori da remoto a quelli in presenza, anche ai fini della maturazione di alcune prerogative come i buoni pasto.
L’attuale legge sul lavoro da remoto, la 81 del 2017, prevede un accordo individuale tra l’azienda e il lavoratore per accedere allo smart working, mentre la proposta di legge dei pentastellati non solo ne fa un diritto del lavoratore, quando le mansioni da svolgere lo consentano, ma regola anche la contrattazione; viene privilegiata quella collettiva, mentre per quella individuale, il lavoratore può avvalersi “dell’assistenza di un rappresentante dell’organizzazione sindacale cui lo stesso aderisce”. Inoltre, afferma la proposta di legge, “i fini del trattamento economico e normativo, il lavoratore da remoto è equiparato a tutti gli effetti al lavoratore in presenza”, il che implica che debba ricevere ad esempio i buoni pasto.
La proposta detta poi alcuni requisiti perché la contrattazione collettiva sia legittima, tra cui la previsione del diritto alla disconnessione.
Potenziare il diritto alla disconnessione
“E va potenziato il diritto alla disconnessione, proteggendo così il benessere psicofisico e l’equilibrio tra vita privata e lavoro”, afferma Barzotti, secondo cui “è necessario fare un tagliando all’attuale normativa, superando la logica individuale e affidando alla contrattazione il diritto a lavorare da remoto laddove le esigenze produttive dell’azienda o della Pa lo permettano. Tale dinamica porterebbe benefici anche per l’ambiente: per le aziende che, in base a dei nuovi indici presentati oggi, vedono migliorare la propria efficienza energetica sono previsti degli incentivi fiscali”.
“Fin qui – riprende Barzotti – maggioranza e governo hanno ignorato il tema, arrivando a togliere tale diritto ai lavoratori fragili. Auspichiamo che da parte loro ci sia la volontà di aprire una discussione nel merito. La nostra pdl è sul tavolo, pronta per essere presa come base di partenza. Con l’Ia il lavoro sta cambiando velocemente, non possiamo restare fermi”.
Rischio iperconnessione
La Pdl del M5S prevede quindi tra le altre cose di tutelare il lavoratore dal rischio di iperconnessione. Il diritto di disconnessione va regolato con dalla contrattazione collettiva, così come le modalità di controllo da parte del datore di lavoro sull’attività svolta all’esterno dei locali aziendali.
Prevista anche nella Pdl una formazione continua e permanente sulle dotazioni tecnologiche e la sicrezza e corsi di formazione.
Secondo i dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Torino, dopo il picco vissuto nel 2019 il lavoro agile conta 3,582 milioni di lavoratori nel 2023, saliti a 3,65 milioni nel 2024.
Fra i vantaggi del lavoro da remoto l’abbattimento delle emissioni, che vengono tagliate di 480 chili di CO2 pro capite, secondo i dati dell’Osservatorio.
Istituire un “indice smart”
La Pdl prevede inoltre l’elaborazione da parte del Ministero del Lavoro e di quello dell’Ambiente, insieme al MEF, di un “indice smart” che quantifichi le misure della sostenibilità ambientale e sociale ottenute tramite il lavoro da remoto.
Fra le altre tematiche affrontate, il diritto ai buoni pasto anche per i lavoratori da remoto, equiparati a tutti gli effetti a quelli che lavorano in presenza.
Proposta l’istituzione di un fondo ad hoc di sostegno allo smart working e proposto l’uso di immobili pubblici dismessi come luoghi di smart working collettivo e convenzioni con il trasporto pubblico locale per tariffe scontate agli smart workers.