l'intervista

Litio geotermico a Campagnano di Roma. Il sindaco: “Sì a estrazioni, ma solo se green. A Vallelunga la Silicon Valley dell’oro bianco per automotive”

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Intervista ad Alessio Nisi, sindaco di Campagnano di Roma, a Nord della Capitale: “Vulcan Energy con Enel Green Power ha avviato una ricerca sui dati già presenti relativi a 1.300 ettari presenti sul territorio del nostro Comune. Se ad impatto zero, siamo favorevoli alle estrazioni del litio presente in grande quantità nella valle di Baccano in pozzi a 1500-3000 metri di profondità e l’area dell’autodromo di Vallelunga potrebbe essere estesa di 100 ettari per realizzare la ‘Silicon Valley’ italiana dell’oro bianco per l’automotive.

Alle porte di Roma potrebbe partire presto la caccia al litio, gettonatissimo metallo in tutto il mondo, perché utile a realizzare le batterie di veicoli elettrici e materia prima critica per la transizione energetica. Il litio è, infatti, un elemento chiave dell’industria dell’e-mobility, perché da esso si ricava il carbonato di litio per la creazione di una delle componenti (il catodo) delle batterie per i veicoli elettrici. Fino al 2007, il metallo era richiesto soltanto da una piccola parte dell’industria, poi dal 2010 la sua produzione si è quadruplicata. Nel dettaglio, secondo i dati riportati da Mobilità Futura, il carbonato di litio ha un costo di circa 76mila euro a tonnellata: 76 euro al chilo. È “oro bianco”. 

Oggi il litio viene estratto principalmente in Australia, che con le sue 4 miniere occidentali (con altre 2 in preparazione) copre più della metà della domanda mondiale. Seguono Cile e Cina, anche se il futuro del litio del Sud America potrebbe essere particolarmente florido.

Fonte CNR

Anche l’Italia sul litio potrebbe avere un ruolo da protagonista sia a livello geopolitico sia per la transizione ecologica. Secondo questo recente studio del CNR, nel nostro Paese c’è una quantità rilevante di litio nei fluidi geotermici, ossia disciolto nell’acqua calda a 200 °C, in pozzi presenti tra i 1500-3000 metri di profondità nelle zone di origine vulcanica. Per i ricercatori del CNR è “in fluidi profondi utilizzabili in modo sostenibile e con basso impatto ambientale… con valori tra i più alti riscontrati nei fluidi profondi del pianeta e permetterebbero l’estrazione del metallo con la tecnica conosciuta come Direct Lithium Extraction”.

Tra le zone d’Italia più ricche dell’oro bianco in questa forma non convenzionale (liquido e non in miniere) c’è Campagnano di Roma, a Nord della Capitale.


Noi abbiamo intervistato il sindaco Alessio Nisi.

Key4biz. Ad oggi, non è possibile ancora estrarre il litio?

Alessio Nisi, sindaco di Campagnano di Roma (RM)

Alessio Nisi. No, non è possibile, ad oggi, effettuare estrazioni o trincee. La Regione Lazio ha dato l’ok alla richiesta di Vulcan Energy di effettuare la ricerca sui dati presenti negli archivi di Enel relativi a 1.300 ettari presenti sul territorio del nostro Comune. Quindi non parliamo di ricerca sul suolo e sul sottosuolo. Si tratta di una ricerca scientifica dei dati presenti nell’archivio di Enel, che già negli anni ’70 e ’80 aveva effettuato delle perforazioni fino a 3mila metri di profondità nella valle di Baccano. E durante queste perforazioni, esattamente nel 1974, Enel ha individuato, a circa 1480 metri di profondità, una quantità di risorsa geotermica molto, molto alta e, contestualmente, la presenza di litio: quest’ultima pari a 380 milligrammi per litro (mg/l). 

Allora, il litio non aveva l’attuale prezzo di mercato e non si è proceduto alla sua estrazione sul nostro territorio. Ora che è diventato ‘l’oro bianco’ a livello mondiale, anche il sottosuolo del territorio di Campagnano di Roma può giocare un ruolo strategico a livello geopolitico e per la transizione ecologica dell’Italia. 

Nel frattempo, la società australiana Vulcan Energy ha siglato un accordo con Enel Green Power, perché considerato il partner ideale per portare avanti questa attività di ricerca scientifica.

Key4bizQual è la posizione del Comune e dei residenti da lei rappresentati?

Alessio Nisi. Seguiamo da vicino il dossier da ottobre 2021. Ci interessa sapere che tipo di interventi intenderanno realizzare Vulcan Energy e Enel Green Power e la valutazione dell’impatto ambientale di una loro eventuale infrastruttura di estrazione del litio geotermico. A fronte di oggettive garanzie di sostenibilità ambientale, allora ci sarà anche il mio gradimento all’estrazione, che però, non dovrà essere un mero sfruttamento del territorio, ma un’occasione di crescita economica, di infrastrutture e dei servizi per la comunità, in modo responsabile per l’ambiente.

Key4biz. Quali possono essere i prossimi passi, anche a livello istituzionale?

Alessio Nisi. Io lancio quest’appello: spero venga, immediatamente, convocato il tavolo interministeriale tra Governo-Regione Lazio e il Comune di Campagnano di Roma per seguire, in modo istituzionale, il percorso intrapreso da Vulcan Energy e Enel Green Power, che può giungere anche all’estrazione del litio. E attraverso il tavolo interministeriale noi cittadini vogliamo dire la nostra per condividere un eventuale progetto di green economy delle due società. 

Key4biz. Lei ha un approccio di apertura e non di chiusura verso la possibile estrazione dell’oro bianco?

Alessio Nisi. Ho un approccio responsabile. Se Vulcan Energy e Enel Green Power dovessero impiegare le migliori tecnologie estrattive, se a impatto zero, allora da parte del Comune ci sarà il sostegno. Come abbiamo letto dal progetto, Vulcan Energy è titolare di un brevetto, il più innovativo in questo senso, che garantisce impatti zero a livello ambientale.

Key4biz. E in quale area del territorio di Campagnano si potrebbe estrarre e poi lavorare il litio, per creare una filiera italiana?

Alessio Nisi. L’estrazione del litio potrebbe avvenire nell’area della valle di Baccano, un cratere vulcanico, particolarmente ricco di litio in fluidi geotermici: negli atti è riportata pari a 380 mg/l. Sul nostro territorio c’è l’autodromo di Vallelunga di ACI con Enel uno dei partner. Dal punto di vista urbanistico, secondo gli strumenti di pianificazione regionale-provinciale e comunale (PTPR-PTPG E PRG) è possibile un ulteriore sviluppo produttivo dell’autodromo di altri 100 ettari, rispetto ai 90 attuali. Queste nuove aree potrebbero essere classificate di interesse strategico del Paese per intercettare investimenti internazionali ed avviare a Vallelunga la ‘Silincon Valley’ dell’oro bianco in Italia per quanto riguarda l’automotive. 

Per saperne di più:

L’innovazione di Vulcan Energy consiste nel produrre le brine dai pozzi geotermici e nel generare l’energia necessaria per estrarre il litio direttamente da queste brine calde. Questa materia prima, fondamentale per la produzione di batterie, viene prodotta, secondo la società, senza alcun rilascio di anidride carbonica, secondo la metodologia brevettata “Zero Carbon LithiumTM”. L’obiettivo è vendere idrossido di litio ai produttori di catodi (industrie delle batterie e dell’E-mobility) e, quindi, eliminare la produzione di CO2 rispetto alla catena di fornitura convenzionale.