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L’Italia sta entrando in una nuova era politica, Rajoy spera di chiudere al più presto la crisi, Incontro Usa-Giappone

L’Italia sta entrando in una nuova era politica

29 mag 10:55 – (Agenzia Nova) – Il 28 maggio 2018 potrebbe aver segnato l’ingresso dell’Italia nella Terza Repubblica. Lo scrive il quotidiano tedesco “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, secondo cui nel Belpaese ogni cambiamento e’ innescato “da una crisi politica”. Domenica sera il tentativo del Movimento 5 stelle e della Lega di formare un governo di coalizione pan-populista non e’ riuscito. L’avvocato Giuseppe Conte ha restituito il suo mandato al presidente Sergio Mattarella, che ha rifiutato di accettare l’economista Paolo Savona quale ministro delle Finanze. L’ottantatreenne economista si era espresso in passato per “un’Europa forte, ma diversa e piu’ giusta”; il suo profilo dichiaratamente euroscettico si e’ scontrato con un veto inamovibile da parte del Quirinale. Lunedi’ il presidente della Repubblica ha dato incarico a Carlo Cottarelli, ex alto funzionario del Fondo Monetario Internazionale, di formare un nuovo governo. Il suo incarico sara’ limitato essenzialmente all’approvazione della legge finanziaria e alla preparazione della nuova legge elettorale. “Questa non e’ una democrazia libera”, ha detto Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle. Ha persino ventilato l’ipotesi di impeachment per Mattarella. Il leader della Lega Matteo Salvini ha pero’ invitato alla calma. La mossa di Mattarella e’ stata senza precedenti, ammette il quotidiano tedesco. Secondo i sondaggi, Salvini e’ attualmente il politico piu’ popolare in Italia. Nelle elezioni di marzo, la Lega ha ottenuto quasi il 18 per cento dei consensi, piu’ di quattro volte rispetto alle elezioni cinque anni prima, e attualmente i sondaggi attribuiscono a quel partito quasi in 5 per cento in piu’. Salvini ha gia’ avvertito che se Forza Italia dara’ la fiducia a Cottarelli non ci sara’ piu’ alleanza tra le due forze di centrodestra. Al contrario dovrebbe rimanere quella con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, assai critica dell’operato del presidente della Repubblica. L’italia sconta insomma un conflitto aperto tra le istituzioni presidenziali e parlamentari, che puo’ anche essere descritto come espressione della prima crisi costituzionale della Terza Repubblica. Se si tornera’ al voto in autunno sara’ la prima volta dalla fondazione della Repubblica in un anno solare.

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Spagna, Rajoy spera di chiudere al piu’ presto la crisi

29 mag 10:55 – (Agenzia Nova) – Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha preparato con cura il dibattito sulla mozione di censura che potrebbe porre fine alla sua presidenza e carriera politica, nel caso in cui Pedro Sanchez, leader del Partito socialista operaio spagnolo (Psoe), dovesse ottenere almeno 176 voti al Congresso. Lo riferiscono oggi tutti i principali quotidiani spagnoli che ricordano come il Partito popolare, di cui Rajoy e’ leader, e’ stato recentemente travolto dal caso Gurtel. “Voltare pagina il prima possibile”, e’ questa per ora la strategia di Rajoy che cerca di accelerare l’iter della mozione di censura per quattro principali ragioni: in primo luogo, rendere difficile per il Psoe ottenere i voti necessari per rovesciare il governo; secondo, complicare la posizione del Partito nazionalista basco (Pnv), che rischia di perdere i benefici ottenuti nei bilanci se dovesse sostenere la mozione socialista, dal momento che i conti devono ancora essere elaborati al Senato, dove il Pp ha la maggioranza; terzo, evitare un lungo periodo di instabilita’ nella piena applicazione dell’articolo 155 in Catalogna e, infine, fermare l’incipiente dibattito interno che sta dividendo il Pp.

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Uruguay, studio evidenzia possibili vantaggi in trattato bilaterale con Cina

29 mag 10:55 – (Agenzia Nova) – L’Universita’ cattolica di Montevideo mette nero su bianco i benefici di un possibile trattato bilaterale di libero scambio tra Uruguay e Cina. In un documento redatto dal professore della cattedra di Scienze imprenditoriali, Ignacio Bartesaghi, sostiene che sia i settori esportatori che quelli importatori risulterebbero beneficiati da un accordo con caratteristiche simili a quelli gia’ firmati dalla Cina con Cile, Peru’ e Costa Rica. “La Cina ha accresciuto notevolmente la sua relazione con l’America latina non solo nel commercio dei beni, ma anche in quello dei servizi, degli investimenti, del finanziamento e della cooperazione”, sostiene Bartesaghi in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano El Pais”. “L’opportunita’ esiste perche’ la Cina attraverso la sua visione strategica guarda all’America Latina e lo definisce cosi’ anche nel suo Libro Bianco”, ha aggiunto il professore della Ucm che ritiene d’altra parte che non ci sono ancora le condizioni per un accordo nel quadro del Mercato comune del Sud (Mercosur). “Il Mercosur non e’ in condizione di avanzare su un accordo” ritiene il titolare della cattedra di Scienze imprenditoriali. “La realta’ interna che attraversano Argentina e Brasile non assicura una continuita’ in materia di integrazione internazionale e dal punto di vista della struttura produttiva nessuno dei due paesi e’ preparato ad un’apertura commerciale con la Cina”, ha aggiunto Bartesaghi. “Alla Cina chiaramente non interessa il mercato uruguaiano ma si’ l’America Latina” ritiene l’accademico uruguaiano, secondo il quale Montevideo rappresenterebbe quindi una porta d’ingresso ulteriore alla regione.

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Usa-Giappone, presidente Trump incontrera’ premier Abe prima del vertice con la Corea del Nord

29 mag 10:55 – (Agenzia Nova) – Il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, ha annunciato ieri sera di aver concordato un incontro con il presidente Usa, Donald Trump, prima del summit tra quest’ultimo e il leader nordcoreano, che sembra destinato a tenersi come originariamente programmato il mese prossimo, a Singapore. Abe ha riferito i contenuti di una sua conversazione telefonica con l’inquilino della Casa Bianca. “Abbiamo concordato di incontrarci prima del summit Usa-Corea del Nord”, ha detto il premier giapponese nel corso di una conferenza stampa. Lo scorso fine settimana sia Trump che il leader nordcoreano, Kim Jong-un, si sono detti pronti allo storico incontro a Singapore, che il presidente Usa aveva annullato la scorsa settimana dopo giorni di crescente ostilita’ retorica tra i rispettivi paesi. Abe ha spiegato di essere stato informato da Trump in merito ai recenti contatti tra il governo statunitense e quello nordcoreano, senza fornire pero’ alcun dettaglio in proposito.

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Usa, segretario all’Esercito vuole innovare velocemente l’Arma

29 mag 10:55 – (Agenzia Nova) – Il segretario all’Esercito degli Stati Uniti Mark Esper e’ intenzionato a modernizzare l’Arma, a cominciare dalla sostituzione dei suoi mezzi da combattimento. Per Esper, riferisce il quotidiano “Washington Post”, e’ urgente che l’Esercito si modernizzi per stare al passo di potenziali avversari, come la Cina e la Russia. “Voglio lasciare il mio incarico fra tre anni soddisfatto di aver fatto la differenza”, ha dichiarato in un’intervista. Esper e’ stato nominato dal presidente Donald Trump dopo due tentativi falliti. La prima volta la Casa Bianca aveva indicato il nome di Vincent Viola, facoltoso proprietario della squadra di hockey della Florida, Panthers, che si e’ ritirato nel febbraio 2017 per l’impossibilita’ di sciogliere possibili conflitti di interesse prima di accettare l’incarico. Trump aveva poi indicato il senatore del Tennessee Mark Green che si e’ fatto da parte a maggio dello scorso anno in seguito a pressioni sui suoi commenti sui musulmani, i transgender e gli ispanici. Esper, nominato a luglio di un anno fa, ha ricevuto il via libera dal Senato a novembre 2017 con un’amplissima maggioranza. Come altre nomine di Trump al Pentagono, ha precedenti esperienze nell’industria della difesa, avendo lavorato per la compagnia Raytheon come lobbista. Un aspetto che ha sollevato le perplessita’ delle Authority di controllo.

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Libia, oggi a Parigi un vertice con protagonisti della crisi per organizzare nuove elezioni

29 mag 10:55 – (Agenzia Nova) – Si tiene questa mattina a Parigi un nuovo vertice sulla Libia per far uscire il paese dalla crisi. L’evento si svolge su iniziativa del presidente francese, Emmanuel Macron, che accoglie all’Eliseo i protagonisti della crisi libica con l’obiettivo di preparare nuove elezioni legislative e presidenziali prima della fine dell’anno. “Le Monde” sottolinea che Fayez al Sarraj, premier del governo di Accordo nazionale, sara’ al fianco del comandante dell’autoproclamato Esercito nazionale libico, Khalifa Haftar e del capo di Stato francese. Il quotidiano afferma che “il dossier libico e’ una priorita’ della diplomazia francese”, ricordando che Macron aveva gia’ riunito i due uomini forti della Libia quasi un anno fa. Oggi, pero’, ci saranno anche Aguila Salah Issa, presidente della Camera dei rappresentanti, e Khaled al-Mishri, presidente del Consiglio di Stato. Questa riunione vuole metterli dinnanzi alle loro responsabilita’” ha affermato l’Eliseo. All’appuntamento parteciperanno anche i cinque membri permanenti al Consiglio di sicurezza dell’Onu, Italia Germania, Paesi Bassi, Ciad, Egitto, Niger, Tunisia, Algeri, Marocco, Emirati arabi, Arabia, Kuwait, Turchia e Malta. Al termine della giornata dovrebbe essere annunciata una road map articolata in otto punti, invece dei tredici inizialmente pensati. Il documento prevede una semplificazione istituzionale e le modalita’ di organizzazione delle votazioni.

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Francia, gli scioperi del settore ferroviario in calo

29 mag 10:55 – (Agenzia Nova) – Ieri il 13,97 per cento dei ferrovieri ha partecipato allo sciopero indetto dai sindacati. Un numero molto basso se paragonato al picco del 34 per cento registrato nelle scorse settimane. Per la Sncf, azienda nazionale di trasporti ferroviari, la mobilitazione non e’ mai stata cosi’ debole come oggi, mentre i sindacati denunciano delle cifre truccate. “Libe’ration” raccoglie diverse testimonianze di ferrovieri, tra chi si mostra deciso a continuare la mobilitazione e chi, invece, ha deciso di abbandonare la protesta. In molti criticano la “mancanza di solidarieta’” da parte dei dirigenti. Per i lavoratori che hanno deciso di incrociare le braccia in segno di protesta, i sindacati hanno creato un fondo comune, anche se non tutti ne hanno ancora usufruito. In molti alternano giornate lavorative a giornate di sciopero per limitare l’impatto economico. “Bisogna comunque lavorare qualche giorno, senno’ come nutro i miei figli?” afferma un ferroviere, che si dice comunque fiducioso nel fatto che le cose potranno cambiare. I sindacalisti si mostrano positivi, affermando che gli scioperi continuano e un calo della partecipazione e’ piu’ che normale.

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Germania, scandalo Bamf di Brema: l’Spd critica il silenzio di Merkel

29 mag 10:55 – (Agenzia Nova) – Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, si e’ finalmente espressa in merito allo scandalo delle domande di asilo politico irregolari accolte dall’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati (Bamf) di Brema. Il cancelliere ha chiesto chiarimenti, dopo le critiche rivolte al suo silenzio dal partner di governo dell’Unione di centrodestra, il Partito socialdemocratico (Spd). Il cancelliere ora deve assicurarsi che tutto sia chiarito”, ha dichiarato un esponente di quel partito, Rapf Stegner, che ha accusato Merkel di “non far nulla” e di “perdere il controllo della questione”, pur avendo la responsabilita’ della politica di apertura verso i rifugiati. L’Unione e’ a capo del ministero dell’Interno da 13 anni e ora, ha sottolineato il politico della Spd, si vuole scaricare tutta la responsabilita’ sul ministro dell’Sdp Horst Seehofer, che ha assunto la guida del dicastero da un paio di mesi. Il capo dello staff del Bamf, Rudolf Scheinost, ha a sua volta sollevato accuse nei confronti dell’ex dirigente dell’Ufficio Frank-Juergen Weise per aver mal gestito la questione dei permessi d’asilo. Quest’ultimo s’e’ difeso sostenendo che a Brema c’e’ stato un problema di “cattiva condotta personale” e le centinaia di permessi irregolari sarebbero stati concessi “per incomprensioni da un punto di vista umano, senza dolo”. Seehofer e Jutta Cordt dovrebbero riferire oggi alla Commissione del Bundestag che indaga su questi eventi.

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Italia, lo scontro politico smaschera le falle al cuore dell’Ue

29 mag 10:55 – (Agenzia Nova) – Nella grave crisi politica e istituzionale apertasi in Italia, il quotidiano britannico “The Telegraph”, si schiera decisamente al fianco del Movimento 5 stelle e della Lega. Dichiaratamente conservatore e apertamente euroscettico, il “Telegraph” oggi martedi’ 29 maggio pubblica un commento del giornalista Tim Stanley, secondo il quale lo scontro politico in Italia e’ finalmente arrivato al nocciolo della questione, esponendo le falle che minano il cuore stesso dell’Unione europea e dell’Eurozona e dimostrando quanto la gente ne abbia abbastanza delle rigide regole imposte dai burocrati di Bruxelles ai popoli europei. In un articolo correlato, l’opinionista Ambrose Evans-Pricthard definisce come “un colpo di stato” il rifiuto opposto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla nomina dell’euroscettico Paolo Savona al dicastero dell’Economia: un rifiuto che ha di fatto silurato la nascita di un governo M5s-Lega. Ambrose Evans-Pricthard denuncia la palese impossibilita’ di ridiscutere in un paese democratico come l’Italia questioni come l’appartenenza all’euro e ribadisce il concetto che gli ultimi avvenimenti italiani sono un momento-verita’ per l’intero progetto di costruzione europea. Il “Telegraph” infine ospita un intervento del giovane professore italiano Luigi Scazzieri del Centro per la riforma europea, secondo cui le politiche troppo rigide dell’Ue nei confronti dell’Italia equivalgono a spararsi su un piede: ad oggi, la maggioranza degli italiani non e’ affatto a favore dell’uscita dall’euro ma le “tattiche da bullo” adottate da Bruxelles per sabotare la nascita del governo M5s-Lega potrebbero produrre il risultato opposto e spingere gli italiani a chiedere nelle prossime elezioni di abbandonare l’Eurozona.

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Italia, l’azzardo di Mattarella allo scontro con i populisti

29 mag 10:55 – (Agenzia Nova) – Alla complicata situazione politica dell’Italia il quotidiano inglese “The Times” dedica oggi, martedi’ 29 maggio, una serie di articoli tra i quali spicca il principale intervento sulla sua pagina di opinioni e commenti: nell’analisi il corrispondente da Roma Tom Kington riporta che nuove elezioni sembrano ormai inevitabili e sottolinea come, nonostante il fatto che gli italiani siano abituati a un frequente ricorso alle urne, stavolta lo stallo politico sia molto piu’ grave e serio che in passato. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, secondo il giornalista inglese infatti si e’ assunto un grande rischio politico nell’andare allo scontro con i partiti populisti usciti vincitori dalle elezioni del 4 marzo scorso: non c’e’ alcuna garanzia, scrive il “Times”, che alle nuove elezioni che tutti si attendono a breve termine gli elettori tornino all’ovile dei partiti del vecchio ordine pro-Europa, dato che il Partito democratico (Pd) di centrosinistra e quello di centro-destra Forza Italia guidato da Silvio Berlusconi sono in stato confusionale. Molti italiani anzi sono arrabbiati con Mattarella, lo accusano di aver frustrato la volonta’ dell’elettorato e sono ancora piu’ determinati a sovvertire l’ossificato sistema politico dell’Italia per dare una scossa al paese. Il risultato potrebbe essere un ulteriore rafforzamento dei partiti populisti, l’anti-sistema Movimento 5 stelle (M5s) e la Lega di estrema destra, che potrebbero persino tentare di cementare nelle urne la loro abortita alleanza per formare un governo, invece che tornare al loro status di rivali politici precedente alle elezioni di marzo che gia’ comunque li aveva visti trionfare. Tuttavia, secondo il “Times”, Mattarella ha agito bene perche’ la coalizione di governo tra il Movimento 5 stelle e la Lega e’ intrinsecamente instabile, minaccia la sicurezza dell’Italia e il suo ancoraggio internazionale post-bellico e non puo’ permettersi di gettare a mare l’euro senza un ampio e approfondito dibattito pubblico sul tema. Il populismo per ora sembra assai popolare, conclude il commento del giornalista inglese; ma molti italiani, e probabilmente molti partiti, sperano che un nuovo voto produca un risultato piu’ pratico e piu’ chiaro.

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