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L’Intelligenza artificiale applicata alla ricerca sui capelli. Lo studio

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Myti - società parte del gruppo Neosperience - insieme al partner Yonder pubblicano i risultati della ricerca per lo studio - tramite Intelligenza Artificiale - dei capelli, e di come shampoo e conditioner ne modificano la struttura. Lo studio è stato realizzato per permettere all’industria cosmetica di sviluppare, con molta più facilità ed economicità, ricerche sull'efficacia dei propri prodotti per capelli.

Myti – società parte del gruppo Neosperience – insieme al partner Yonder pubblicano i risultati della ricerca per lo studio – tramite Intelligenza Artificiale – dei capelli, e di come shampoo e conditioner ne modificano la struttura. Lo studio è stato realizzato per permettere all’industria cosmetica di sviluppare, con molta più facilità ed economicità, ricerche sull’efficacia dei propri prodotti per capelli.

Lo studio – partito tra Londra e Brescia per mano del Cosmetic Science Research Group, dell’azienda britannica Sensory Dimensions e del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Brescia – e ha poi coinvolto anche altre realtà, tra cui la stessa Myti.

L’obiettivo consisteva nel trovare un modo per eseguire panel per la valutazione degli effetti di un prodotto sul capello in modo più economico: infatti, sebbene si tratti di uno degli elementi più importanti e utile per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, comporta investimenti che solo i grandi brand della cosmesi possono permettersi.

Obiettivi della ricerca

In particolare, due erano obiettivi pratici dello Studio:

Il primo riguardava l’applicazione delle tecniche di computer vision e machine learning per quantificare gli effetti dei trattamenti per la cura dei capelli sull’allineamento dei capelli, e identificare correttamente se le ciocche in esame fossero state trattate o meno con uno shampoo e un conditioner.

Il secondo obiettivo era esplorare e confrontare i risultati della valutazione “umana” con quelli ottenuti dagli algoritmi di intelligenza artificiale (AI).

Risultati dello studio

Per la realizzazione dell’algoritmo prodotto dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Brescia sono servite alcune settimane di lavoro. Il processo di training della macchina ha richiesto qualche ora. Una volta pronta, la macchina è stata in grado di eseguire il test e l’assessment in pochi millisecondi.

L’apprendimento automatico del Machine learning è stato applicato a un dataset di 1080 immagini di ciocche di capelli (vergini e decolorate), sia trattate che non trattate con lo shampoo e il balsamo in esame: il risultato atteso dall’applicazione dei due prodotti doveva essere un aumento del volume dei capelli, un miglioramento dell’allineamento e una riduzione della carica elettrostatica del capello. Gli effetti avrebbero dovuto essere più netti sulle ciocche decolorate.

L’algoritmo è stato in grado di percepire in modo oggettivo le variazioni, mentre la valutazione umana ha solo parzialmente confermato l’analisi dell’immagine. La valutazione umana delle immagini in due dimensioni è risultata più difficile rispetto a quando le ciocche vengono visualizzate in 3D. Nel complesso, i capelli decolorati hanno evidenziato effetti di maggiore entità rispetto ai capelli vergini.

Conclusioni

È risultato certo che l’algoritmo di Intelligenza Artificiale è utile per fare la valutazione di capelli trattati e non. Agendo in modo oggettivo, e misurando volumi e allineamenti, l’algoritmo riesce a percepire dei dettagli difficilmente percepibili dagli umani.

“Tutte le aziende che devono condurre dei panel per misurare alcune caratteristiche dei loro prodotti dovrebbero considerare l’AI come una via per ridurre i costi degli assessment e avere una misurazione delle caratteristiche quanto più oggettiva possibile, senza l’interferenza delle percezioni umane, soggette a influenze o inquinamenti” afferma Sergio Benini, socio titolare di Yonder

Per consentire la replicabilità e incoraggiare ulteriori ricerche in questo campo, il codice e altri materiali pertinenti utilizzati per questo studio sono stati rilasciati e sono a disposizione nella pubblicazione.