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LinkedIn, Garante: “Violazione privacy fare marketing in messaggi privati agli utenti”. E le campagne del social via messaggio?

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Il Garante privacy ammonisce un’agenzia immobiliare, che aveva proposto offerte commerciali a un utente su LinkedIn attraverso un messaggio privato. E gli altri annunci che ci arrivano ogni giorno nei messaggi da utenti che pagano LinkedIn?

Un’agenzia immobiliare è stata ammonita dal Garante Privacy per aver proposto i suoi servizi alla proprietaria di un immobile utilizzando i contatti di LinkedIn. Ma se in ciò consiste la propria attività lavorativa, perché non è possibile inviare offerte commerciali in messaggi privati agli utenti del social network?

No marketing su LinkedIn con messaggi privati, le motivazioni del Garante Privacy

Lo spiega l’Autorità, che ha accolto il ricorso di una persona a cui è stato mandato 1 solo messaggio con scopo commerciale. “Questa piattaforma ha come finalità lo scambio di contatti al fine di fornire opportunità di lavoro e non prevede che gli utenti del social network possano utilizzare la piattaforma per inviare messaggi ad altri utenti con lo scopo di vendere prodotti o servizi, anche se in ciò consiste la propria attività lavorativa”, scrive il Garante Privacy.

Manca il consenso

E questa attività commerciale che vìola la privacy degli utenti di LinkedIn, perché non vi è espresso un preciso consenso ad essere contattata per finalità promozionali con tali modalità, non può essere svolta neanche “se profilo di una persona sia aperto o meno a ricevere contatti da parte di altri utenti del social”, precisa l’Autorità. 

L’agenzia ha comunque dovuto subire una sanzione di 5.000 euro per non aver fornito riscontro alle reiterate richieste di informazioni del Garante, rendendo necessaria la notifica tramite il Nucleo speciale privacy della Guardia di Finanza.

Invece sono lecite le campagne LinkedIn con annunci che ci arrivano nei messaggi privati?

Quest’attività a scopi commerciali effettuata con messaggi privati sul social, dichiarata illecita dal Garante Privacy, ci fa venire in mente le tante campagne LinkedIn con annunci che ci arrivano nei messaggi privati. Quanto sono fastidiosi? Gli utenti hanno la possibilità di pagare al social queste campagne che vengono veicolate direttamente nei messaggi.

Queste sono legittime? 

Sì, perché se andiamo nelle impostazioni privacy dei Messaggi del nostro profilo scopriamo, a sorpresa, che il consenso a ricevere “messaggi InMail” e “messaggi sponsorizzati” è espresso di default. 

Se volete, è possibile rimuovere il consenso.

Per non ricevere più messaggi sponsorizzati:

  1. Clicca sull’icona Tu nella parte superiore della tua home page di LinkedIn.
  2. Seleziona Impostazioni e Privacy e clicca sulla scheda Comunicazioni a sinistra.
  3. Clicca su Chi può contattarti e seleziona Cambia accanto a Messaggi.
  4. Sposta il pulsante su No sotto Consenti ai partner di LinkedIn di mostrare messaggi sponsorizzati?

Procedura per i dispositivi mobili

Per scegliere di non ricevere più messaggi Sponsorizzati:

  1. Fai tap sulla foto del profilo.
  2. Fai tap su Impostazioni.
  3. Fai tap sulla scheda Comunicazioni e seleziona Messaggi.
  4. Sposta il pulsante su No accanto a Consenti ai partner di LinkedIn di mostrare Messaggi sponsorizzati?

Per rifiutare esplicitamente la ricezione dei messaggii InMail messaggi:

  1. Clicca sull’icona Tu nella parte superiore della tua home page di LinkedIn.
  2. Selezionare Impostazioni e Privacy e fare clic sulla scheda a Comunicazioni sinistra.
  3. Fare clic su Chi può contattarti, quindi su Cambia accanto a Messaggi.
  4. Passare all’interruttore No accanto a Consenti ad altri utenti di messaggio InMail inviarti?