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L’inflazione si mangia il risparmio dei Paesi europei

La Banca Centrale Europea ha stimato di quanto sia aumentata o diminuita la capacità di risparmio dei cittadini europei. La Bce non ha i dati di tutti sul risparmio nei Paesi europei dell’Unione (e nemmeno di tutti i Paesi dell’eurozona), ma il dato è interessante ugualmente non tanto per i confronti tra Paese e Paese (quelli per i quali si hanno i dati) ma per verificare che cosa è successo tra il 2021. Il grafico sopra, infatti, mostra quanto i cittadini europei di alcuni Paesi sono riusciti a risparmiare nel 2022 rispetto all’anno precedente. Interessante vedere di quanto siano aumentati o diminuiti gli euro messi da parte.

Quant’è il risparmio nei Paesi europei

Il primo dato da notare è quello dell’Austria. Gli austriaci non risparmiano, secondo i dati della Bce. Il dato negativo mostrato nel grafico sta a significare che la spesa di una famiglia austriaca è superiore alle sue entrate. Ma quello che è successo nel 2022 è che se nel 2021 la differenza tra spese ed entrate era di 4.983 euro, nel 2022 la differenza è scesa a 4.473 euro. Significa che gli austriaci hanno ridotto le uscite di circa 500 euro rispetto alle entrate. Stanno migliorando, insomma.

Quanto risparmiano le famiglie italiane

Veniamo al dato che ci riguarda più da vicino: il risparmio delle famiglie italiane. Secondo la Bce è calato. Nel 2021 il risparmio medio è stato di 3.810 euro, nel 2022 è stato di 3.022. In pratica le famiglie italiane l’anno scorso hanno speso un po’ di più. Oppure, altra spiegazione possibile, hanno guadagnato di meno. Resta il fatto che il denaro che sono riuscite a mettere da parte è diminuito. Ma c’è anche un’altra spiegazione, forse la migliore: l’inflazione. Nel 2022 i prezzi sono aumentati mediamente dell’8,1%, cioè l’1,9% in più rispetto all’anno precedente. Vuol dire che le famiglie hanno speso di più per acquistare beni e servizi e, ovviamente, a farne le spese sono stati i soldi destinati al risparmio.

A soffrire sono gli investimenti delle famiglie italiane

Ovviamente meno risparmio significa anche meno investimenti in attività finanziarie. Tanto è vero che l’anno scorso gli investimenti delle famiglie italiane si sono ridotti di oltre 20 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, l’1,6% in meno. Ma c’è un altro fatto da tener presente, ed è il Covid. Nel 2020 c’è stato un vero e proprio crollo dei consumi dovuto alle restrizioni che sono state introdotte dal governo per combattere il diffondersi del contagio. Queste restrizioni sono proseguite anche per una buona parte del 2021 e sono completamente scomparse nel 2022. Significa che nel 2020 e nel 2021 le famiglie sono state “costrette” a spendere meno e, quindi hanno aumentato il risparmio. Nel 2020-2021 la propensione al risparmio delle famiglie italiane è salita dall’8% a quasi il 20%. Nel corso del 2022 la propensione al risparmio è scesa fino a toccare un minimo del 7,1% nel terzo trimestre dell’anno tornando, cioè, sotto il livello pre-Covid e interrompendo l’accumulo di risorse. E pensare che gli interventi straordinari decisi dai governi di sostegno al reddito e all’occupazione hanno attutito l’impatto negativo sul reddito disponibile e sulla componente di risparmio precauzionale, sennò sarebbe andata anche peggio.

Cala il risparmio delle famiglie nei Paesi europei

D’altra parte, basta guardare il grafico, c’è un solo Paese tra quelli considerati dove le famiglie sono riuscite a risparmiare di più nel 2022 rispetto al 2021, è la Repubblica Ceca. Lì le famiglie hanno messo da parte nel 2022 2.622 euro rispetto ai 2.540 del 2021. Le famiglie che abitano in tutti gli altri Paesi europei hanno ridotto i risparmi. Vediamo, per esempio, la Germania, il Paese con l’economia più forte d’Europa (e anche il Paese più popoloso). Le famiglie tedesche hanno risparmiato nel 2022 5.924 euro rispetto ai 6.416 del 2021. Vale lo stesso ragionamento dell’Italia? La causa è l’inflazione? Sì.

L’inflazione si mangia il risparmio dei Paesi europei

Nel 2022 l’inflazione in Germania è stata più bassa in media rispetto a quella italiana, il 7,9% ma il balzo rispetto al 2021 è stato molto più significativo: il 3,1%. In ottobre dell’anno scorso l’indice dei prezzi ha raggiunto addirittura il 10,4% a causa soprattutto della guerra russo-ucraina, che ha fatto esplodere il prezzo dei prodotti energetici che sono aumentati del 34,7% rispetto all’anno precedente. I prezzi dei prodotti alimentari sono saliti del 13,4%. Pesantissimo il calo della capacità di risparmio anche degli spagnoli. Nel 2022 le famiglie hanno risparmiato 1.203 euro rispetto ai 2.318 del 2021.

Il risparmio medio delle famiglie europee

Le difficoltà di ogni singolo Paese non poteva non riflettersi sulla media continentale o, meglio, sulla media dei Paesi che hanno adottato l’euro. Nel 2022 i soldi messi da parte dalle famiglie che abitano nei Paesi che hanno adottato la moneta unica sono stati 3.443 euro rispetto ai 4.098 dell’anno precedente. Complessivamente, dice sempre la Bce, il risparmio netto dell’area dell’euro si è ridotto a 626 miliardi di euro nel 2022, rispetto a 814 miliardi dell’anno precedente.

I dati si riferiscono al: 2021-2022

Fonte: Banca Centrale Europea

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