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L’Imperatore ritrovato

di James Hansen |

Una moneta trovata in Transilvania nel 1713 potrebbe aggiungere un nuovo “Cesare” alla lunga lista di imperatori romani, ma i dubbi ancora sono tanti sulla figura di Sponsianus.

C’è stata negli ultimi tempi una pacata eccitazione tra gli storici dell’Impero romano per la ‘scoperta’ di un nuovo Imperatore che mancava alla lista dei ‘regnanti imperiali’ iniziata con Gaius Iulius Caesar Augustus – Augusto – nel 27 a.C. Il ‘nuovo’ si chiama, o si chiamerebbe, Sponsiano. La prova della sua esistenza, almeno come ‘Imperatore’, dipenderebbe da una moneta d’oro ritrovata in Transilvania nel 1713. Più nota per la tradizione vampiresca che per il suo ruolo nella storia dell’Impero, la Transilvania è una regione storica della parte occidentale e centrale dell’odierna Romania.

James Hansen

La moneta rimase largamente ignorata finché, un secolo e mezzo più tardi, nel 1863, il numismatico Henry Cohen della Biblioteca nazionale di Francia non la dichiarò autorevolmente un falso evidente per via della scarsa fattura e, forse soprattutto, per il fatto che un Imperatore “Sponsianus” semplicemente era ignoto alla storia.

La moneta, secondo Cohen, sarebbe stata una patacca fatta per ingannare i collezionisti ‘gonzi’.

Una recente ricerca rovescia la bocciatura francese. Analisi compiute da studiosi della University College London e della University of Glasgow, in Scozia, ne dimostrerebbero invece l’autenticità, principalmente in base ai segni microscopici di usura, che indicherebbero l’effettiva circolazione della moneta, ma anche per i depositi di minerali sulla superficie, che confermerebbero come la moneta sia rimasta sotterrata per molto tempo.

Tutto bene, ma… basta la faccia su una moneta per essere Imperatore? In effetti, c’erano già altri due ‘imperatori ufficiali’ che regnarono nella stessa epoca storica della moneta: Gordiano III (238-244) e Filippo l’Arabo (244-249). Chi era allora Sponsiano? Un banale usurpatore in una provincia lontana che pensava di mettersi ‘in proprio’? Oppure un disgraziato funzionario tagliato fuori dal resto dell’Impero – c’era in corso una guerra civile, la “Crisi del III secolo” – che tentava disperatamente di tenere in piedi quella fetta di territorio ‘romano’ che gli era stato imposto di governare? O forse sono vere entrambe le cose?