La criptovaluta di Facebook

Libra, l’allarme del Garante Privacy: ‘Con la moneta gli OTT diventano Stato-padroni’

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Antonello Soro, Garante per la protezione dei dati personali, intervistato dal 'Mattino', ribadisce i pericoli che la nuova moneta virtuale di Facebook potrà provocare all'intera democrazia globale: "Con la moneta i big del web diventano Stati-padroni, bisogna evitare la nascita delle monarchie digitali".

I colossi del web hanno oggi volumi di transazioni paragonabili a quelli di molti Stati, trattano alla pari con i governi, fanno con loro accordi non solo commerciali, e adesso battono anche moneta. Quote immense di potere stanno via via passando di mano dagli Stati a soggetti privati. Se il settore non sarà vincolato in fretta a principi di governance democratica, rischiamo di consegnare un’ampia fetta dei nostri diritti ad un pugno di monarchie digitali, fondate sul potere dei dati“.

E’ questo l’allarme lanciato oggi da Antonello Soro, presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, intervistato dal ‘Mattino‘, parla di emergenza democratica in riferimento al rischio legato alla moneta alternativa di Facebook che sarà lanciata nella prima metà del 2020.

Adesso si dirà che i dati delle transazioni finanziarie resteranno separati da quelli che Facebook raccoglie sulla piattaforma social, ma in realtà abbiamo già troppe esperienze di impegni mancati rispetto alla privatezza”, ha aggiunto Soro. “La piattaforma americana si impegnò ad esempio a tenere distinti i dati social degli utenti da quelli raccolti su Whatsapp. Ma così non è accaduto. Pensare che non accadrà neanche questa volta è dunque del tutto legittimo. Stavolta con conseguenze ancora più preoccupanti anche per la privacy. Anche il sistema blockchain non è così sicuro come viene presentato, ma evidenzia anzi molte possibili criticità”.

A proposito di Libra

Libra, questo il nome della criptomoneta, sarà una moneta virtuale, tecnologicamente simile al Bitcoin, con la quale ogni utente potrà pagare la corsa su Uber, l’abbonamento di Spotify, comprare su Instagram o inviare soldi a un parente. Il tutto tramite Facebook e le sue app associate come Messenger e WhatsApp.

La moneta sarà lanciata nella prima metà del prossimo anno e sarà gestita dalla Libra Association, organizzazione indipendente e non-profit con sede a Ginevra, in Svizzera, che raduna 28 partner, tra cui:

  • Pagamenti: Mastercard, PayPal, PayU (braccio fintech di Naspers), Stripe, Visa;
  • Tecnologia e mercati: Booking Holdings, eBay, Facebook / Calibra, Farfetch, Lyft, Mercado Pago, Spotify AB, Uber Technologies, Inc.;
  • Telecomunicazioni: Iliad, Vodafone Group;
  • Blockchain: Anchorage, Bison Trails, Coinbase, Inc., Xapo Holdings Limited;
  • Venture Capital: Andreessen Horowitz, Iniziative innovative, Ribbit Capital, Thrive Capital, Union Square Ventures;
  • Organizzazioni non profit e multilaterali e istituzioni accademiche: Creative Destruction Lab, Kiva, Mercy Corps, Women’s World Banking.

La missione è creare un’infrastruttura finanziaria globale che serva a miliardi di persone in tutto il mondo“, ha scritto il CEO di Facebook Mark Zuckerberg.Vogliamo rendere facile per tutti inviare e ricevere denaro proprio come accade con le nostre App per condividere istantaneamente messaggi e foto”.

Libra porterà una svolta epocale, ma il rischio di un potere troppo grande dato a delle società privata fa preoccupare e non poco, per Soro infatti “Occorre pensare tuttavia a come costruire forme di regolazione della società digitale”.