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Liberty Media compra la F1. Tutti i diritti tv in mano a John Malone

Liberty Media, il gruppo del tycoon americano John Malone, ha preso il controllo della Formula 1, scrivendo la parola fine su anni di incertezza e avviando la futura gestione di questo sport di rilevanza mondiale.

Una bella gallina dalle uova d’oro per il magnate dei media.

A parte tutto il business che ruota intorno al GP, d’ora in poi per trattare sui diritti televisivi tutti i broadcaster dovranno bussare alla porta di Malone.

Ricordiamo che nel 2012 solo Sky ha speso 60 milioni di dollari per compare i diritti del GP per il triennio 2013-2015.

Malone ha poi una grossa partecipazione nel network televisivo Discovery Channel ed Euronews.

C’è il rischio di conflitti di interesse?

Bernie Ecclestone (86 anni) resterà amministratore delegato per tre anni, mentre l’americano Chase Carey, ex braccio destro di Rupert Murdoch nella 21st Century Fox, sarà il nuovo presidente secondi termini dell’accordo siglato ieri.

In totale Liberty metterà sul piatto 8 miliardi di dollari circa.

L’operazione inizia con il passaggio di una quota del 18,7% per 4,4 miliardi di dollari per poi rilevare, entro la fine del primo trimestre 2017, la quasi totalità della holding Delta Topco, attraverso la quale il fondo di investimento CVC Partners ha controllato finora la F1.

Alla fine potrebbe esserci anche l’ingresso in Borsa.

Bisognerà però ottenere il via libera della Federazione Internazionale dell’Automobile e delle Autorità della Concorrenza mentre la Commissione Ue sta portando avanti al momento un’indagine sui metodi di gestione della F1.

Questo accordo mette fine a diversi anni di speculazioni sulla gestione del campionato del mondo di F1, gestito in modo quasi dittatoriale da Bernie Ecclestone.

L’operazione permette anche a John Malone di aggiungere al suo carniere uno degli sport più seguiti al mondo con 400 milioni di spettatori tv in media per corsa.

Nel settore sportivo, Malone possiede già la squadra americana di baseball degli Atlanta Braves e ha interessi nella Formula E delle auto elettriche.

Gestita da Bernie Ecclestone a partire dalla metà degli anni ’80, la Formula 1 si è da subito rivelata una gallina dalle uova d’oro per i suoi promotori, generando fatturati di diversi miliardi.

Il campionato del mondo conta al momento 21 gare e sia gli organizzatori delle corse che i broadcaster devono pagare ingenti somme alla Formula One Managment, per avere i diritti tv di ritrasmissione.

Anche le scuderie della F1, attualmente 11, ricevono una parte dei ricavi secondo un accordo che durerà fino al 2020.

Tra questi ci sono nomi prestigiosi come Ferrari, Mercedes, Renault ma anche McLaren e Red Bull in forte competizione non solo sulle piste ma anche nella divisione degli utili.

Il modello però varierà con l’acquisizione da parte di Liberty Media. Malone ha infatti spiegato che diventeranno azionisti, acquistando i titoli che saranno quotati in Borsa.

Le modalità esatte di questa partecipazione devono tuttavia essere ancora definite.

Grazie al suo coinvolgimento nella Formula E attraverso Liberty Global e il canale televisivo Discovery (entrambe controllate da lui), Malone non è completamente estraneo al mondo dei motori.

Conformemente alla sua abitudine di investitore potente ma estremamente discreto, il suo nome non compare nella transazione annunciata ieri.

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