Lettera aperta alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen da parte degli amministratori delegati dei 24 principali operatori Tlc europei aderenti all’associazione Connect Europe, tra cui Pietro Labriola Ceo di Tim e Massimo Sarmi, ad di FiberCop, per chiedere di accelerare sulla strada della digitalizzazione e della semplificazione degli investimenti.
Il timore delle telco è che la spinta innovatrice della Commissione sia troppo lenta e timida.
Soltanto il 2% delle reti 5G Ue è standalone
“Solo il 2% degli europei si connette alle reti 5G standalone, rispetto a un quarto degli americani e a oltre il 77% in Cina. Si stanno già perdendo enormi opportunità, sia economiche che sociali, in particolare per quanto riguarda la valorizzazione dei dati industriali e l’esplorazione del vero potenziale dell’IA.
Con l’84% di tutte le connessioni Internet globali effettuate su dispositivi mobili lo scorso anno, la necessità di reti 5G standalone deve essere prioritaria per garantire la competitività dell’Europa. Le potenze industriali europee, dall’automotive al fintech, potrebbero presto arrivare ad assomigliare a castelli di carte senza la connettività necessaria per esplorare, scalare e sfruttare nuovi servizi. La vostra Commissione ha il potere di contribuire a invertire questa tendenza”, si legge nella missiva.
DNA opportunità cruciale
Per questo motivo la legge sulle reti digitali (DNA) rappresenta un’opportunità cruciale. La sovranità, la sicurezza e la capacità dell’Europa di proteggere i suoi valori dipendono dal fatto che la Commissione mantenga la sua promessa di una seria riforma.
Fornire e mantenere un’infrastruttura digitale leader a livello mondiale non è economico: gli operatori di reti mobili in Europa hanno investito più di 500 miliardi di euro nell’ultimo decennio nell’introduzione del 5G, con lavori in corso. Ma la scala conta. L’Europa ha più di 100 operatori di telefonia mobile, in 27 paesi; a meno che la Commissione non intraprenda un’azione coraggiosa con l’intento chiaramente dichiarato di affrontare la necessità di scalare, le industrie europee continueranno a non avere la forza di investire allo stesso ritmo dei loro concorrenti negli Stati Uniti, in Asia e in altri mercati”.
La Commissione, conclude la missiva, “deve agire con coraggio per riconoscere il legame tra scala e investimento e un quadro normativo molto semplificato che aumenti le capacità di investimento per tutti i settori industriali nel contesto della comunicazione e dell’informatica”.
Elenco dei firmatari:
Thomas Arnoldner, Vice-CEO, Gruppo A1 Telekom Austria
Amel Kovačević, Direttore generale, BH Telecom
Allison Kirkby, Amministratore Delegato, BT Group
Robert Finnegan, Vice Presidente di CK Hutchison Group Telecom
Georgios Metzakis, Amministratore Delegato ad interim, Autorità per le telecomunicazioni di Cipro (CYTA)
Timotheus Höttges, Amministratore Delegato, Deutsche Telekom AG
Börje Ekholm, Presidente e CEO, Ericsson
Massimo Sarmi, Presidente e Amministratore Delegato, FiberCop
Joost Farwerck, CEO e Presidente del Consiglio di Amministrazione, KPN
Mike Fries, amministratore delegato, Liberty Global
Ana Figueiredo, Presidente e CEO, MEO
Justin Hotard, Presidente e Amministratore Delegato, Nokia Corporation
Christel Heydemann, CEO, Orange Group
Stijn Bijnens, CEO, Gruppo Proximus
Christoph Aeschlimann, CEO, Swisscom SA
Michel Jumeau, AMMINISTRATORE DELEGATO, TDC NET
Marc Murtra Millar, Presidente e Amministratore Delegato, Telefónica S.A.
Vladimir Lučić, Amministratore delegato, Telekom Srbija
Benedicte Schilbred Fasmer, Presidente e Amministratore Delegato, Gruppo Telenor
Pietro Labriola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM
Margherita Della Valle, Amministratore Delegato, Gruppo Vodafone
Vivek Badrinath, Direttore Generale, GSMA
Alessandro Gropelli, Direttore Generale, Connect Europe
