Ultrabroadband

Lepida, unica italiana premiata all’European Broadband Award 2016

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Il progetto di Lepida per portare la banda larga nelle zone industriali in digital divide premiato all’European Broadband Award 2016.

“The winner is Net4all”: il progetto di Lepida per portare la banda ultralarga nelle aree industriali afflitte dal digital divide è fra i cinque selezionati (su 16 finalisti) dalla Commissione Europea per gli European Broadband Award 2016. Unica italiana in lista, la società che fa capo alla Regione Emilia-Romagna per il 99%, il restante è suddiviso fra la stessa Lepida Spa e quote simboliche di mille euro in capo ad altri 430 soggetti, fra enti locali, università e altri enti.

Il progetto della società che fa capo alla Regione Emilia Romagna è già applicato da 90 imprese in 12 aree industriali ed è basato sul riutilizzo di infrastrutture pubbliche esistenti e sulla creazione di nuove reti da parte di questa compagnia che fonde pubblico e privato. “Un esempio – afferma la Commissione Europea – di un meccanismo vincente di investimento pubblico e privato, che porta a una rete aperta e a un robusto modello economico”.

“La nostra ambizione è possedere connettività in gigabib, 5G e la miglior internet nelle zone rurali” ha spiegato il commissario europeo all’Economia Digitale Günther H. Oettinger. “Oggi premiamo i migliori progetti European Broadband del 2016. Il raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo dati negli anni scorsi ci ha indotto ad alzare l’asticella per saltare più in alto. Mi piacerebbe incoraggiare a continuare il lavoro perché la realtà di una connessione in gigabit si avveri il prima possibile”.

“I modelli messi a punto dalla Regione con Lepida stanno dando grandi risultati”: così l’assessore regionale Raffaele Donini ha commentato il riconoscimento ottenuto dalla società regionale Lepida, unica italiana tra i 16 finalisti al concorso europeo che premia le buone pratiche volte ad espandere la banda larga. Il premio, per la “riduzione costi e coinvestimenti”, una delle 5 categorie, è stato conferito dal commissario Oettinger.

I cinque progetti vincitori sono stati selezionati fra 66 partecipanti:

  • Per prima la categoria, “modelli innovativi di finanziamento, business e investimento” è stata scelta la realizzazione della Wielkopolska Broadband Network (Polonia).
  • Nella seconda categoria, “riduzione dei costi e co-investimenti”, il premio è andato all’italiana Lepida Spa per il progetto “Net4all”
  • Per la terza categoria, “accessibilità e impatto socio-economico”, scelto “Glasvezel De Wolden – FibreOptic De Wolden” (Olanda.
  • Nella quarta categoria, “Apertura e competizione”, scelto il progetto austriaco “nöGIG”
  • Infine, per “progetti a prova di futuro e qualità del servizio” il progetto britannico “RemIX: A Distributed Internet Exchange for Remote and Rural Networks”.

In Emilia-Romagna, sottolinea l’assessore, “ci muoviamo in anticipo rispetto al Governo per provare e sperimentare progetti che poi possano essere portati a livello nazionale, cercando di indirizzare oggi gli obiettivi del dopodomani. Abbiamo finora realizzato un modello che ha messo a disposizione banda larga, e quindi opportunità, non solo per le aziende del territorio ma anche interconnessione per più di 700 scuole e diversi punti wi-fi, con oltre 1400 access point, a disposizione di tutti i cittadini”.

“Ideare un giorno a tavolino un modello – racconta il direttore generale di Lepida Gianluca Mazziniconfrontarsi con tutte le parti, dai sindaci alle aziende ai tecnici, per poi 4 anni dopo vederlo funzionante, implementato, utilizzato e addirittura premiato, è una grande soddisfazione. Come ogni giorno ci rimbocchiamo le maniche per gli obiettivi successivi: quelli al 2020 con la banda ultra larga ovunque ma anche quelli al 2025 con sempre più banda per tutti”, insomma, “continue idee di miglioramento”.

Nel modello pubblico-privato messo a punto da Regione Emilia-Romagna e Lepida, la proprietà delle fibre ottiche è pubblica, mentre le aziende hanno un diritto di uso con possibilità di scegliere gli operatori in massima libertà, a condizione che i costi siano contenuti e che la banda sia simmetrica e garantita. Ad oggi, 90 imprese in 12 aree industriali sono state connesse in fibra e già abilitate all’erogazione fino ad 1Gbps, in linea con gli obiettivi Ue al 2025. I recenti fondi messi a disposizione per lo sviluppo della banda ultra larga ne aumenteranno la diffusione.