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Lepida, tutto pronto per l’avvio del datacenter di Parma

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Prossima l’attivazione delle componenti IT: la Regione Emilia Romagna ha il suo secondo datacenter e il terzo è in arrivo a Ferrara per la fine del 2017. Lepida sta per dare vita alla prima federazione regionale di datacenter per servizi alla PA locale.

Ci siamo, con l’arrivo dell’energia elettrica e la fornitura di 800 Kw, Lepida ha annunciato che il datacenter di Parma è pronto all’attivazione delle sue componenti IT. La società in-house della Regione Emilia Romagna con questa nuova struttura ha quasi completato il progetto per una federazione di datacenter finalizzata ad offrire e promuovere di servizi digitali alle amministrazioni pubbliche di tutto il territorio regionale.

Lo stesso livello di rete (o network layer), si legge in una nota dell’azienda, “è stato già predisposto sia nelle componenti passive, con la fibra ottica consegnata in doppia via su percorsi geograficamente distinti, sia in quelle attive, con l’installazione di apparati di backbone della rete”.

La struttura, con sede nel DUC-B della città emiliana, è realizzata in architettura Tier III e dispone di una potenza destinata al carico IT pari a 600 kW.

La classificazione dei datacenter prevede 4 livelli o TIER che corrispondono alle architetture impiegate per garantire la più elevata resilienza all’infrastruttura. Un datacenter Tier III, ad esempio, offre una disponibilità del 99.98%. Tale configurazione consente di effettuare interventi di manutenzione senza interrompere la continuità di servizio dei server presenti.

Massima anche l’attenzione all’efficienza energetica del sito, che a regime, ovvero al raggiungimento di un carico elettrico superiore al 60/70% della potenza disponibile, consentirà di ottenere un valore di PUE pari a 1,3 (il PUE o Power Usage Effectiveness, è l’indice che permette di misurare l’efficienza di un datacenter nell’utilizzo dell’energia elettrica di cui è alimentato).

Dopo Ravenna, Parma è il secondo datacenter Lepida per la Regione Emilia Romagna (per la fine del 2017 sarà pronto anche il terzo, quello di Ferrara): “I tre datacenter implementano un cluster che può fornire funzionalità di business continuity e di disaster recovery e come tale è in grado di fornire il massimo livello di affidabilità ai servizi ospitati”.

Nel datacenter di Parma, così come in quello di Ravenna, è presente un soggetto privato, opportunamente selezionato, BT Enìa, che ha già iniziato a sfruttare l’area messa a sua disposizione erogando servizi ai suoi clienti.