Banda ultralarga

Lepida, Premio European Broadband Award al progetto Coviolo Wireless

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EBA 2017, premiati per il secondo anno consecutivo Lepida e la Regione Emilia Romagna, stavolta col progetto "Coviolo wireless" vincitore della categoria “Impatto socio-economico e sostenibilità”.

Per il secondo anno consecutivo all’Emilia Romagna sono stati assegnati gli European Broadband Awards. Nel 2016 Lepida vinceva il primo premio nella categoria “Riduzione costi e coinvestimenti”, per l’edizione 2017 si fa il bis grazie al progetto Coviolo wireless vincitore della categoria “Impatto socio-economico e sostenibilità”.

Il premio è stato consegnato a Bruxelles all’assessore ad Agenda digitale e Partecipazione del Comune di Reggio Emilia, Valeria Montanari, e ai cittadini del Centro sociale Coviolo in Festa che sono stati ideatori e promotori di Coviolo Wireless. Alla cerimonia era presente Mariya Gabriel, commissaria europea per l’economia e la società digitali.

“Credo che la Commissione che ha valutato il progetto abbia apprezzato soprattutto questo aspetto: attraverso il digitale, alcuni cittadini grazie anche al Comune hanno migliorato un servizio per l’intera comunità”, ha commentato l’assessore Montanari.

“Ora con i nuovi 41 km di banda ultra larga pubblica, l’obiettivo sarebbe realizzare in altri luoghi della città progetti simili a Coviolo Wireless, e ci stiamo lavorando”.

Coviolo Wireless mira al superamento del digital divide su scala di quartiere. Villa Coviolo è una frazione a sud-ovest di Reggio Emilia di circa 2.700 abitanti, non adeguatamente coperta dalla rete Internet banda larga tramite provider privati.

Il progetto nasce nel Laboratorio di cittadinanza di Rivalta, Coviolo e San Rigo nel 2015, all’interno del programma “Qua_Quartiere bene comune”. Il Comune di Reggio Emilia, oltre a cofinanziare il progetto, si è impegnato attivamente nella promozione dell’iniziativa. La Regione Emilia Romagna, attraverso la propria in-house Lepida, ha fornito gli apparati per l’utilizzo della fibra ottica di proprietà comunale e tutto quanto necessario per l’attivazione del ponte radio; ha inoltre garantito Banda internet di 100 Mbps simmetrici e la manutenzione della connettività e degli apparati forniti.

Come spiegato in una nota, “Il Centro sociale di Coviolo si è costituito provider di comunità, modalità permessa dalla legge, in modo da condividere tecnologie, risorse e costi, con un miglioramento dell’efficienza di connessione della zona, un abbattimento notevole dei costi di ogni singola utenza a fronte di un livello di navigazione di qualità, garantita dalla banda larga pubblica”.

Il risultato del progetto Coviolo Wireless è simile a quello del Piano Wifi per tutta la frazione (10 chilometri quadrati), con un sistema radio di ripetitori di segnale, generato da un’unica origine comune collocata sulla

sede del Centro sociale polifunzionale. La presenza di una rete informatica a banda larga di quartiere permette, inoltre, “l’integrazione della nuova infrastruttura con altri sistemi, quali quelli per il soccorso personale e la sicurezza, come la videosorveglianza”.