I modelli

Lepida e i nuovi indicatori previsionali dei flussi vaccinali in Emilia Romagna

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È il prototipo a supporto della programmazione del numero di dosi vaccinali somministrabili in
un dato periodo e ambito territoriale, che considera come principale sorgente di incertezza il flusso di fornitura delle dosi vaccinali.

Nell’ambito della messa a punto di metriche e analisi di scenari di rischio relativi alle emergenze – aree di azione individuate per la nuova Divisione – Lepida ha elaborato IMPF-ER: “Indicatori e Metriche Previsionali di Flussi vaccinali anti Covid-19 in Emilia-Romagna”.

Si tratta di un prototipo a supporto della programmazione del numero di dosi vaccinali somministrabili in un dato periodo e ambito territoriale, che considera come principale sorgente di incertezza il flusso di fornitura delle dosi vaccinali.

Sono stati predisposti tre modelli di simulazione. Il primo è incentrato sulla dinamica di attivazione di diversi punti vaccinali territoriali in modo da ottimizzare le risorse complessivamente disponibili sulla scala territoriale prescelta (ambito regionale/aziendale).

Le variabili da inserire sono date dal numero di prime e seconde dosi erogabili per ciascun punto vaccinale e dalle quantità previste di dosi settimanali totali disponibili per tipologia di vaccino. La simulazione consiste nel mostrare immediatamente come distribuire sui diversi centri le dosi vaccinali che si prevede siano disponibili; laddove l’input sul numero di dosi previste si riduca nelle settimane successive considerate, il modello ricalcola l’erogazione delle prime e seconde dosi e l’allocazione ottimale per punto vaccinale.

La scelta sulla distribuzione dei punti vaccinali avviene chiaramente sulla base di criteri aggiuntivi e diversi rispetto alla sola ottimizzazione delle risorse professionali impiegate nella campagna vaccinale, con criteri di prossimità volti, ad esempio, a facilitare l’accesso a tutti gli assistiti.

Il modello può essere quindi di supporto laddove, permanendo una variabilità nello stock di vaccini presenti, si intenda valutare l’ottimizzazione delle risorse vaccinali per l’apertura di nuovi punti vaccinali all’interno dello stesso ambito territoriale (es. distretto, distretti confinanti, azienda sanitaria) al fine di raggiungere il massimo numero di somministrazioni possibili con lo stock disponibile. Il secondo strumento predisposto si colloca invece a un livello meno granulare di simulazione.

Non viene più rappresentata la distribuzione ottimizzata per punti vaccinali: le variabili sono rappresentate ancora dal numero di dosi totali disponibili per intervalli temporali futuri (configurabile per n giorni) e dalla distribuzione tra prime e seconde dosi, che viene resa una dimensione modificabile e non più fissata al 50% come nel modello precedente.

Questo secondo modello consente di valutare diversi scenari previsionali sul numero totale di dosi da somministrare sulla base di ipotesi sull’effettiva consegna delle forniture, modificando la percentuale di stock da mantenere per le seconde dosi.

Il terzo modello è invece più centrato sul processo di prenotazione, introducendo nella simulazione la quantificazione della coda principale dei prenotati e di code secondarie per l’overbooking a fronte di determinati eventi, quali la disdetta.

È stato predisposto pensando alle fasi della campagna con volumi prossimi al massimo della capacità produttiva su scala regionale. In sintesi, IMPF-ER affianca e integra gli strumenti programmatori già utilizzati, consentendo di formulare previsioni e simulazioni in tempo reale e testare velocemente vantaggi e criticità di diversi scenari organizzativi.