Lepida: disaster recovery, al via il servizio pay per use

di |

Il Codice dell’Amministrazione Digitale impone alle Pubbliche Amministrazioni di definire i piani di continuità operativa e disaster recovery (DR) per far fronte a situazioni di non disponibilità dei servizi nel sito primario dovute ai fenomeni più svariati (errore umano, evento naturale, ecc.).

Il servizio di “disaster recovery” rappresenta spesso, nel bilancio IT di un’organizzazione, un costo molto elevato: infatti, l’esigenza di avere nel sito di DR una sostanziale duplicazione dei sistemi per la memorizzazione dei dati e della potenza computazionale rispetto a quello primario e di disporre della connettività adeguata per garantire l’allineamento bidirezionale delle informazioni al fine di consentire il “failover” e il “failback” tra il sito di produzione e quello di disaster recovery, conducono spesso a progetti di DR estremamente onerosi.

La nuova proposta di Lepida per la componente “computing” è molto vantaggiosa: ad un costo pari al 15% del costo previsto per un’analoga macchina di produzione (ossia 60 € annui IVA inclusa per una macchina virtuale base), diventa possibile riservarsi nei Datacenter Lepida un server con finalità di DR.

Il servizio di disaster recovery con i costi citati è disponibile per un uptime complessivo di circa 11 giorni all’anno: superata tale soglia si pagherà l’utilizzo delle risorse in modalità “pay per use” secondo i prezzi delle VM di produzione. Lepida offre anche il servizio di back up dei dati, per archiviare presso sedi remote i dati di produzione.