la fusione

Lepida – Cup2000, avanti con il percorso di fusione ‘Si concluderà a dicembre’

di |

A metà ottobre si terrà l’Assemblea dei Soci, in cui si prevede la nomina degli organi di amministrazione e controllo e l’approvazione del progetto di fusione, per concludere l'iter entro dicembre, con piena operatività a partire dal 1° gennaio 2019.

Da tre anni ormai la Regione Emilia Romagna ha avviato un percorso di “razionalizzazione e riduzione” delle proprie partecipazioni societarie. Tra le misure adottate c’è la decisione di fondere per incorporazione Cup2000 in Lepida spa.

Come previsto dalla Regione, dalla fusione in corso “nascerà un polo aggregatore a supporto dei piani nello sviluppo dell’ICT regionale in termini di progettazione, realizzazione, manutenzione, attivazione ed esercizio di infrastrutture e della gestione e dello sviluppo dei servizi per l’accesso e servizi a favore di cittadini, imprese e pubblica amministrazione, con una linea di alta specializzazione per lo sviluppo tecnologico ed innovativo della sanità e del sociale”.

L’agenda prevede che a metà ottobre si terrà l’Assemblea dei Soci, in cui si procederà alla nomina degli organi di amministrazione e controllo e all’approvazione del progetto di fusione, per concludere l’iter entro dicembre, con piena operatività dal 1° gennaio 2019.

Parallelamente, si sta lavorando per trasformare Lepida in una società consortile per azioni, che consentirebbe di poter operare in esenzione di IVA, con conseguente vantaggio netto per i soci stimato in 3,2 milioni di euro l’anno.

Dopo la fusione, è atteso un ulteriore vantaggio complessivo per i soci di circa 9,2 milioni di euro.

In termini di operatività, la nuova società nata dalla fusione di Cup2000 in Lepida potrà contare su un budget di 60 milioni di euro l’anno, con un organico di 600 dipendenti circa.

In corso di scrittura, invece, il Piano industriale del nuovo soggetto, che dovrà tener conto di una serie di riflessioni, tra cui: “il mantenimento della partecipazione azionaria in Lepida è condizione indispensabile per fruire della connettività della Community Network nel modello cofinanziato da Regione, per fruire di connettività in aree altresì non connesse da nessuna altra infrastruttura, per gestire le infrastrutture di rete, di calcolo e di storage mediante funzioni centralizzate rispetto alle recenti norme nazionali sui piani di ottimizzazione e sul mantenimento di infrastrutture, per lo sviluppo di piattaforme di servizi centralizzati con l’erogazione di servizi digitali agli enti”.

Si attende ora la valutazione dell’operazione da parte dei soci, i quali sono stati forniti di un kit di approvazione, con una breve relazione sui principali benefici inerenti al risparmio e alla qualificazione e integrazione dei servizi, oltre a una bozza di delibera di approvazione in Consiglio consultabile, unitamente ai documenti inerenti al progetto di fusione e ad alcune FAQ sul sito di Lepida (https://www.lepida.it/progetto-fusione).