I numeri

Lepida, 700 macchine virtuali nei data center dell’Emilia Romagna

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Continua il lavoro di ampliamento dell’infrastruttura data center della regione ad opera di Lepida. Entro l’estate sarà completato il dc Ferrara. Successo del “modello a condominio” per la gestione degli spazi e dei servizi.

La virtualizzazione dei server ha portato ad usare sempre più macchine virtuali nei data center (dc) di tutto il mondo. La stessa cosa accade in Emilia Romagna, con i data center Lepida, che negli ultimi tre anni hanno visto una rapida implementazione dell’infrastruttura.

Caratteristiche tecniche e attività

Secondo dati Lepida, i data center regionali coinvolgono ormai 47 tra Comuni e Unioni di Comuni, 8 aziende nel panorama della Sanità regionale, 4 Province/Città Metropolitane e diversi altri di altri soci, per un totale di 84 clienti e 161 ordini attivi.

In termini di risorse, invece, c’è una situazione a regime di circa 700 macchine virtuali, alle quali si aggiungono più 26 hosting dedicati (Blade-as-a-Service), per una capacità di calcolo totale di oltre 3.130 core equivalenti.

Dal punto di vista dello spazio disco utilizzato, sono 600 i TB presenti negli storage, che trainano anche un servizio di backup che conta oltre 500 TB di library, per uno spazio logico protetto complessivo di 1.386 TB.

I nuovi data center di Parma e Ferrara

Sul fronte dei cantieri per la realizzazione degli ulteriori siti di data center previsti, ormai prossima l’accensione degli apparati del dc Parma. Lo stato di avanzamento lavori di quello di Ferrara è in linea con le tempistiche previste e dovrà essere completato prima dell’estate.

Come per le altre sedi dei dc Lepida, anche per Ferrara è stato recentemente individuato tramite avviso pubblico il partner privato (Gestore Privato per i Privati), secondo il modello a condominio implementato da Lepida stessa: la società Open1. In questo modello, pubblico e privato gestiscono separatamente spazi e servizi, ottimizzando i costi di gestione.