Diritti tv

L’eliminazione dell’Italia dal Mondiale una doppia beffa per la Rai?

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La Rai ha pagato uno sproposito per i diritti in esclusiva del Mondiale in Qatar e avanza l'ipotesi di una cessione in sublicenza di una metà dei match. Come andrà a finire?

L’eliminazione dell’Italia dal Mondiale in Qatar rischia di pesare non poco sulle casse della Rai. Viale Mazzini si era aggiudicato i diritti di trasmissione del Mondiale dopo aver sborsato la bellezza di 170-190 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 78 milioni sborsati da Mediaset per ottenere la trasmissione in esclusiva dei Mondiali di Russia 2018. Il flop degli Azzurri è un danno non indifferente in termini di perdita secca di rientri pubblicitari per la tivù di Stato.

Un incubo per Viale Mazzini

Un incubo per Viale Mazzini che a questo punto potrebbe innescare una serie di reazioni a catena per alleggerire il peso delle perdite. Si ricorda che il mondiale in Qatar è il primo che si terrà a novembre-dicembre, con una interruzione di 53 giorni del nostro campionato.  

In tempi non sospetti, la Rai si è aggiudicata la trasmissione in esclusiva per tv, radio e Internet di tutti e 64 i match del mondiale qatariota. Un’esclusiva che ora pesa sul groppone.

Tutta un’altra storia rispetto all’affarone realizzato da Mediaset nel 2018 con i diritti del mondiale russo, che aveva portato grossi ricavi pubblicitari nelle casse aziendali.

Un prezzo troppo elevato

Lo scorso anno, quando chiuse l’acquisto dei diritti, la Rai era stata aspramente criticata per questa scommessa finanziaria troppo rischiosa. Oggi torna quindi di moda il piano B, vale a dire la sublicenza di almeno metà delle partite (32 in tutto) a qualche competitor. Fra i papabili, Amazon, Dazn ma anche Sky.

“Per rimediare all’errore di non trasmettere il concorso in Russia (una prima volta per il girone), hanno fatto di tutto per ottenerne i diritti, anche se questo significava pagare un prezzo decisamente troppo alto”, ricorda Michele Anzaldi, segretario del Parlamento Commissione di monitoraggio Rai. C’è però chi ha messo in dubbio la capacità di Viale Mazzini – già in rosso a livello di conti – di ammortizzare l’investimento grazie agli introiti pubblicitari.

 Oggi, con la sortita prematura e inattesa dell’Italia dalla competizione iridata, la sfida sarà ancor più dura. Senza gli Azzurri in corsa, molti inserzionisti potrebbero defilarsi.  Secondo alcuni esperti, un quarto dei ricavi pubblicitari preventivati è a rischio, pari a 50 milioni di euro anche per i tetti pubblicitari in vigore.

Salvare il salvabile

A questo punto, per salvare il salvabile, la direzione della rai potrebbe essere tentata di cedere almeno una parte dei diritti di trasmissione. Ma a chi e soprattutto a quanto? Fra i potenziali interessati ci potrebbero essere, come detto, Amazon, Sky, Dazn e la stessa Mediaset.

A rimetterci ad ogni modo sarebbero gli utenti, costretti a pagare due volte per vedere tutte le partite. Da un lato, con il canone Rai, dall’altro con un abbonamento ad una pay tv. E’ per questo che il Governo potrebbe decidere di togliere i tetti pubblicitari, almeno temporaneamente, per consentire alla Rai di rientrare delle spese.