La nuvola

Le sei smart city a misura di cloud

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Smart city che funzionano grazie alla nuvola: come il cloud diventa fondamentale per il funzionamento efficiente dei big data, dell’internet delle cose, dell’illuminazione intelligente, per la sicurezza e la raccolta dei rifiuti in sei città del mondo.

Sono tanti ormai i progetti smart city realizzati nelle più importanti città del mondo. Molti di questi vedono l’utilizzo di soluzioni tecnologiche particolarmente avanzate, come l’internet delle cose, le piattaforme machine-to-machine (M2M), sensoristica e big data, e il cloud computing sembra essere il filo conduttore dell’innovazione urbana.

Gli enormi flussi di dati, che ogni minuto sono generati in ogni città del mondo, vanno raccolti, conservati, difesi, elaborati fino alla loro trasformazione in informazioni e quindi servizi di nuova generazione per cittadini e imprese.

Sei città hanno affidato i progetti smart city alla nuvola, hanno sfruttato il cloud computing per rendere efficienti le soluzioni smart lighting, digital sensoring, smart & virtual government, smart street, smart bins per la gestione avanzata dei rifiuti, Wi-Fi pubblico, libero e gratuito.

Los Angeles

Una delle più grandi metropoli americane ha deciso di rivoluzionare il suo sistema di illuminazione introducendo soluzioni di smart lighting fornite da Philips (CityTouch Lighting System), un software cloud based per il controllo in tempo reale della rete dei punti luce. Tale software permette di equilibrare costantemente il consumo di energia e di elaborare in tempo reale il flusso dei dati proveniente da migliaia di punti luce a LED dotati di mobile chip integrato connesso in rete.

Santander

La città spagnola ha da tempo avviato il suo progetto smart city basato soprattutto sull’uso dei sensori digitali per ottenere dati in tempo reale sulle condizioni atmosferiche, sull’inquinamento, sul traffico, sulla densità abitativa, sulla mobilità urbana, sullo stato delle infrastrutture critiche, sui consumi energetici ed idrici e molto altro.

Al momento ce ne sono 25 mila operativi e connessi in rete via fibra o 3G. I big data generati diventano informazioni, organizzate in una piattaforma cloud, e quindi servizi che i cittadini possono sfruttare grazie alle applicazioni mobili sui propri smartphone.

Nizza

Il programma smart city della città francese ha puntato tra le altre cose sulla telepresenza e la videoconference, con schermi interattivi posizionati in edifici chiave del network pubbliuco per le comunicazione face-to-face da remoto. Il sistema è pensato per mettere in contatto visuale diretto cittadini, aziende e il consiglio comunale. Gli schermi consentono anche di accedere a servizi di modulistica generale, con opzione di stampa e scannering per ‘inviare’ da queste postazioni anche propri documenti agli uffici comunali.

Las Vegas

Città da sempre ‘fuori dagli schemi’, stavolta la metropoli californiana ha puntato sullo stravagante tecnologico, consentendo ai propri cittadini di comunicare a voce (parlare) con i lampioni che illuminano le strade. Ogni punto luce (tecnologia LED e smart light) permette di chiedere soccorso e inviare messaggi. La tecnologia wireless e di videosorveglianza, inoltre, consente di controllare (e registrare) quello che accade in strada (audio e video), per una maggiore sicurezza urbana e di pubblicare su schermi pubblici messaggi alla cittadinanza.

Milton Keynes

Qui la tecnologia cloud è impiegata per la raccolta e la gestione dei rifiuti. In questa cittadina della Gran Bretagna, l’azienda indiana Tech Mahindra, assieme all’amministrazione pubblica locale, ha sviluppato una piattaforma per l’internet delle cose applicata ai bidoni dell’immondizia connessi in rete: gli smart bins. Questi comunicano in rete il livello di rifiuti che contengono e la tipologia (grazie ad un semplice ed efficiente sistema di raccolta differenziata). In tal modo il camion per la raccolta dei rifiuti è chiamato direttamente dal bidone quanto è pieno, senza effettuare così viaggi a vuoto.

Palma di Maiorca

Quella di Maiorcak infine, è una delle spiagge più frequentate della Spagna e dell’Europa intera, con più di 1 milione di bagnanti ogni anno. Oltre ai bagni e il surf, l’amministrazione comunale ha pensato di offrire ai turisti un servizio pubblico di connessione Wi-Fi che copre più di 5 chilometri di spiaggia. La tecnologia è di Cisco e prevede l’utilizzo di una piattaforma cloud per gestire contemporaneamente più di 100 hot spot.