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Le previsioni sulle bollette luce e gas 2023: nuovi rischi di aumento?

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Il 2022 si avvia verso la conclusione. La crisi energetica è ancora lontana dall’essere risolta e, di conseguenza, il costo delle materie prime è ancora molto alto.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Il 2022 si avvia verso la conclusione. La crisi energetica è ancora lontana dall’essere risolta e, di conseguenza, il costo delle materie prime è ancora molto alto. Per i consumatori, quindi, c’è ancora da dover fare i conti con bollette luce e gas caratterizzate da importi elevati. A parità di consumo, infatti, la spesa per le forniture energetiche è oggi molto più alta rispetto allo scorso. Il confronto con il 2020 e con gli anni precedenti sottolinea, ancora di più, l’attuale situazione del mercato energetico e i prezzi alle stelle con cui, giornalmente, famiglie e imprese devono fare i conti.

Con la fine dell’anno distante un paio di settimane, è lecito chiedersi cosa potrebbe succedere nel 2023 per il settore delle bollette di luce e gas. All’orizzonte, infatti, potrebbero esserci nuovi rincari, con il rischio, ancora non scongiurato, di ritornare su quotazioni da record come già registrato la scorsa estate. Nelle ultime settimane, infatti, il mercato energetico ha mostrato alcuni segnali di instabilità, con prezzi stabili ma leggermente tendenti verso l’alto. Vediamo, quindi, quali sono le previsioni sulle bollette di luce e gas del 2023 e come fare a prevenire i possibili aumenti.

Bollette luce e gas 2023: cosa potrebbe succedere

L’andamento delle bollette di luce e gas nel corso del 2023 dipenderà dall’andamento delle quotazioni delle materie prime energetiche sul mercato all’ingrosso. Attualmente, infatti, l’Europa non ha ancora trovato un accordo sul tetto al prezzo del gas (il prossimo 19 di dicembre, in occasione del Consiglio Energia, potrebbe arrivare una prima bozza dell’accordo).

L’UE ha proposto un tetto al prezzo del gas fissato tra i 200 e i 220 euro al megawattora, una quotazione nettamente inferiore rispetto ai record di agosto dell’indice TTF (che superò quota 300 euro al megawattora) ma superiore alle attuali condizioni del mercato (in questo momento, l’indice TTF è sopra quota 130 euro al megawattora).

Sulla proposta, ad oggi, non c’è un accordo tra gli Stati membri. Senza un accordo, quindi, non ci sarà la definizione del tetto al prezzo del gas che potrebbe proteggere gli utenti finali, sia famiglie che imprese, da possibili rincari indiscriminati nel corso del 2023. Come detto, sarà necessario attendere i prossimi giorni per saperne di più.

Nel frattempo, sul tavolo resta l’ipotesi di un possibile aumento del prezzo del gas all’ingrosso. Tale aumento andrà, inevitabilmente, a condizionare anche il prezzo dell’energia elettrica con conseguenze sulle bollette. In queste settimane, sono state registrate diverse previsioni, più o meno ottimistiche, in merito al futuro del mercato energetico europeo. L’elevata instabilità del 2022, però, rende difficile avanzare delle ipotesi precise, soprattutto in assenza di una normativa chiara sul tetto al prezzo del gas.

Da gennaio 2023 si aggiornerà il prezzo in Tutela

Per le famiglie in regime di Maggior Tutela, invece, tra un paio di settimane arriverà un importante aggiornamento. Tra la fine del mese di dicembre e l’inizio di gennaio, infatti, ARERA comunicherà il nuovo prezzo dell’energia elettrica (per tutto il primo trimestre del 2023) ed il nuovo prezzo del gas (relativo al mese di dicembre in corso come previsto dal nuovo meccanismo introdotto ad ottobre).

L’aggiornamento dovrebbe prevedere un leggero calo del prezzo dell’energia elettrica che, attualmente, per i clienti in Tutela supera i 50 centesimi al kWh. Considerando il recente aumento del costo all’ingrosso, invece, per il gas dovrebbe arrivare un nuovo aumento, dopo quello già registrato nel passaggio dal mese di ottobre al mese di novembre. Per un quadro più preciso sarà necessario attendere le prossime settimane.

Cosa succederà sul Mercato Libero?

Il Mercato Libero e le sue offerte sono oramai legati a doppio filo all’andamento del mercato all’ingrosso. La maggior parte delle offerte, infatti, sono di tipo indicizzato, garantendo l’accesso diretto al prezzo del PUN per l’energia elettrica e del PSV per il gas naturale (PUN e PSV sono i due indici che regolano il mercato all’ingrosso italiano.

L’andamento degli indici all’ingrosso, che si aggiornano ogni mese, sarà fondamentale per valutare con precisione l’andamento dei prezzi al dettaglio. Considerando i recenti rincari, possiamo attenderci un ritocco verso l’alto dei prezzi a gennaio, rispetto alle quotazioni attuali. Ancora una volta, però, fare previsioni sul lungo periodo, in questo momento, diventa molto difficile.

Sarà necessario, quindi, monitorare l’andamento dei prezzi giorno per giorno e settimana per settimana per avere le idee chiare su quali saranno i costi effettivi dell’energia per le forniture del Mercato Libero nel corso dei prossimi mesi. Come vedremo, in ogni caso, per gli utenti c’è sempre la possibilità di accedere alle condizioni più vantaggiose possibili per massimizzare il risparmio.

Quali sono le contromisure contro la crisi energetiche previste dal Governo?

In attesa che l’UE definita una normativa sul tetto al prezzo del gas (maggiori dettagli, come detto, dovrebbero arrivare nel corso della prossima settimana), per gli utenti finali restano poche difese contro la crisi energetica. Il Governo italiano ha già definito alcuni aiuti per il primo trimestre del 2023 andando a rinnovare le misure già in essere.

In particolare, è previsto l’azzeramento degli oneri di sistema per luce e gas oltre al taglio dell’IVA sul gas al 5% per tutto il primo trimestre. Confermato anche il potenziamento dei Bonus Luce e Gas, con un bonus integrativo e con l’aumento del tetto ISEE che passerà da 12 mila a 15 mila euro (oppure 20 mila euro per le famiglie con almeno 4 figli). Per le aziende c’è il potenziamento del meccanismo del credito di imposta.

Bollette luce e gas 2023: come evitare nuovi aumenti e risparmiare

Per le famiglie, in attesa di capire quali saranno le prossime evoluzioni del mercato energetico, in questo momento diventa fondamentale assicurarsi di poter contare sulle tariffe luce e gas più convenienti del momento. Per raggiungere quest’obiettivo è possibile affidarsi alla comparazione delle tariffe luce e gas disponibile tramite il comparatore di SOStariffe.it.

Basta indicare una stima del proprio consumo annuo (il dato è disponibile in bolletta ma può essere anche stimato direttamente tramite il comparatore) per accedere subito ad una panoramica completa delle offerte disponibili, ordinate in base alla convenienza. In questo modo, scegliere la tariffa da attivare diventerà semplicissimo.

A disposizione degli utenti ci sono, sostanzialmente, due opzioni. La prima è rappresentata dall’attivazione di un’offerta a prezzo indicizzato che permetta di accedere al prezzo dell’energia all’ingrosso senza rincari o con un rincaro minimo da parte del fornitore. Al momento, questo tipo di offerte abbonda sul mercato e non sarà difficile trovare una tariffa di questo tipo.

C’è anche la possibilità di attivare una tariffa a prezzo bloccato (soluzioni oggi più rare ma comunque ancora disponibili). Questo tipo di tariffe presenta un prezzo dell’energia fisso e bloccato per almeno 12 mesi. Attivando un’offerta di questo tipo, in caso di rincari futuri, non ci saranno modifiche al costo dell’energia e, quindi, le bollette continueranno ad essere contenute.

Ricordiamo che tutte le offerte disponibili sul Mercato Libero sono attivabili direttamente online, senza alcuna spesa iniziale. Per attivare un nuovo contratto è sufficiente avere a disposizione i dati anagrafici dell’intestatario e i dati della fornitura (codice POD per la luce e codice PDR per il gas).