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Le partecipazioni statali rappresentano il 30% della capitalizzazione di tutta la borsa italiana

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Il peso delle Partecipate statali è rilevante anche in termini di presenza in Borsa, secondo quanto evidenzia la quinta edizione del “Rapporto sui bilanci delle Società partecipate dallo Stato 2017-2022” realizzato dal Centro Studi CoMar.

Il peso delle Partecipate statali è rilevante anche in termini di presenza in Borsa, secondo quanto evidenzia la quinta edizione del “Rapporto sui bilanci delle Società partecipate dallo Stato 2017-2022” realizzato dal Centro Studi CoMar.

Le Società quotate sono 13: Banca MPS, Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Leonardo, Italgas, Poste Italiane, Raiway, Saipem, Snam, STMicroelectronics, Terna. A queste, se ne aggiungono altre 6, per strumenti finanziari quotati, con Amco, Invitalia, Cdp, Ferrovie dello Stato Italiane, Rai, Sace.

Al 1° dicembre 2023, le 13 quotate pubbliche capitalizzavano 224,2 miliardi di euro, il 30,28% dei 740,4 miliardi di tutta la Borsa Italiana, con Enel ed Eni ai primi due posti del listino. Tra il 1° gennaio e il 1° dicembre 2023, la capitalizzazione delle 13 Partecipate statali è cresciuta di 32,6 miliardi, ovvero del 16,8% (andamento inferiore al 18,3% di incremento del valore complessivo di Borsa). I migliori incrementi, negli ultimi undici mesi, sono stati, nell’ordine, di: Leonardo (+77,3%), Banca MPS (+53,1%), Saipem (+32,8%), Enel (+28,7%); risultati meno positivi per Enav (-17,6%), Raiway (-9,2%), Italgas (-1,8%).

Per 4 di dette quotate, la percentuale di partecipazione dello Stato (considerando anche Cdp) è superiore al 50%: Enav (53,3%), Fincantieri (71,3%), Poste Italiane (64,7%), Raiway (65%). Le partecipazioni minori si hanno per Enel (23,6%), STMicroelectronics (28,2%), Terna (29,8%), Eni (32,3%), Leonardo (30,2%), Snam (31,3%).

Come esercizio teorico, considerando la quota detenuta dallo Stato in ognuna delle 13 singole Partecipate quotate e la capitalizzazione di ciascuna di queste, sempre al 1° dicembre 2023, il valore complessivo delle azioni di proprietà pubblica risulta ammontare a 69 miliardi di euro.

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