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Le condizioni poste in Francia dalla CNIL per l’uso delle liste dei non vaccinati

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Via libera condizionato all'uso delle liste dei non vaccinati in Francia da parte dei medici curanti per sensibilizzare la popolazione.

La CNIL, Garante Privacy francese, ha richiamato diversi principi al governo che desidererebbe trasmettere ai medici curanti del paese le liste dei loro pazienti non vaccinati con l’obiettivo di spingerli a fare questo passo.

Vaccinarsi in Francia è facoltativo, per quanto sia fortemente consigliato, ma il Governo vorrebbe usare la sua moral suasion verso i medici di base del paese per aumentare le percentuali. C’è da dire che già il 52% della popolazione francese ha ricevuto la prima dose e che il 37% ha già chiuso il ciclo con due dosi.  

Sì condizionato all’uso delle liste

In una delibera del 7 luglio, l’autorità di protezione dati francese ha sottolineato di essere in linea di principio contraria alla formazione di liste di pazienti in funzione di particolari caratteristiche e destinate ai medici, ma ha altresì aggiunto che in virtù della particolare situazione posta dalla pandemia il contesto sanitario eccezionale può giustificare qeusta pratica, a patto che vengano stabilite forti garanzie.

Ad ogni modo, la CNIL ha fatto sapere che delle azioni di sensibilizzazione alla vaccinazione potranno essere messe in campo, in ragione della crisi sanitaria che è particolarmente grave.

Richiesta del Governo

Su richiesta del Governo, l’Autorità si è espressa a fine giugno nel quadro di un decreto che autorizza la Caisse nationale d’assurance maladie (CNAM) a costituire e poi trasmettere ai medici curanti i nomi dei loro pazienti che non hanno ancora ricevuto le iniezioni contro il Covid-19.

Per la CNIL questa trasmissione dovrà essere fatta soltanto in modo sicuro, soltanto su domanda del medico curante che pensa di averne bisogno per sensibilizzare i suoi pazienti, e non in modo sistematico e massivo a tutti i medici curanti del paese. Inoltre, le liste dovranno essere soppresse dal medico alla fine della campagna di sensibilizzazione.

Il provvedimento prevede inoltre che anche la CNAM possa contattare direttamente le persone non vaccinate per invitarle a procedere con l’iniezione. Al fine di evitare doppioni o un eccesso di sollecitazione, la CNIL ha chiesto che la CNAM abbia un ruolo soltanto complementare e che si concentri in prima istanza sulle persone che non hanno un medico curante.

L’autorità ha peraltro ricordato che le sollecitazioni avranno soltanto lo scopo di informare e non di convincere i pazienti a vaccinarsi, soprattutto nei confronti di chi non vuole farlo.