Rapporto ABI

Le banche italiane accelerano sull’automazione e aumenta la qualità professionale

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Rapporto lavoro 2018: si evidenziano gli sforzi degli istituti per un recupero di redditività di fronte al difficile contesto macroeconomico, per la digitalizzazione e i nuovi modelli di business.

Il settore bancario è all’avanguardia nella trasformazione digitale dei servizi e dei processi, si legge nel nuovo Rapporto ABI 2018, “con effetti sia nel rapporto con i clienti, sia nella gestione delle risorse umane”.

Un impatto delle nuove tecnologie che è valutato positivamente nel settore bancario, perché la digital transformation è vista “come un’opportunità di crescita e di ulteriore valorizzazione delle persone”.

L’automazione e le soluzioni tecnologiche 4.0 si stanno diffondendo capillarmente in tutti i settori economici, industriali e finanziari. Le banche non ne sono esenti da questo processo: “Il settore affronta questo scenario partendo da basi più solide rispetto al recente passato, con una qualità degli attivi in netto miglioramento e più pronto ad operare nel nuovo contesto che va delineandosi”.

La presentazione del Rapporto ABI sul mercato del lavoro 2018 prosegue una tradizione ultraventennale ed è un momento di analisi tecnica quest’anno focalizzata sulla regolamentazione, l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione”, hanno dichiarato Salvatore Poloni, Presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro ABI (Casl), e Giovanni Sabatini, Direttore Generale ABI.

Il documento affronta una molteplicità di temi e di prospettive che debbono essere analizzate e valutate nella loro interezza per fornire una corretta rappresentazione dei fenomeni.

In ogni caso, il Rapporto non è teso a precostituire elementi di rigidità volti a orientare o condizionare il futuro percorso di confronto sindacale, che deve necessariamente svolgersi nel tavolo preposto e nel consueto clima di confronto che caratterizza le relazioni sindacali nel settore”.

Trend bancari, tra crescita e diminuzione dell’organico

Nel settore del credito italiano, si legge nella ventiseiesima edizione del Report, la stabilità del posto di lavoro continua ad essere un profilo caratteristico, con un’incidenza di oltre il 99% dei contratti a tempo indeterminato (compresi gli apprendisti).

In forza degli scenari organizzativi e prospettici, “il settore ha registrato nel 2017 una contrazione degli organici intorno al 3,5% confermando nella pressoché totalità dei casi una gestione delle uscite su base volontaria, attraverso l’accompagnamento a pensione tramite le prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà (ammortizzatore sociale del settore)”.

Tra le principali caratteristiche del personale bancario si evidenziano anche “la qualità professionale in costante crescita (con il 38,9% di laureati) e il continuo aumento del personale femminile che rappresenta ormai quasi la metà dei dipendenti di settore (45,9%)”.

Di fronte ad uno scenario in rapida evoluzione, si legge nella nota ABI che accompagna i dati, “sono necessarie azioni volte ad ottimizzare i modelli di business in “continuità” con la natura di banca commerciale, e a rinnovare il modello distributivo – in una logica crescente di multicanalità – per via del progressivo aumento del numero di “clienti digitali”.